Peste Suina Africana. Asl Savona, saranno intensificati i provvedimenti di Sanità Pubblica

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Dopo un periodo di 22 mesi senza nuovi casi, la peste suina africana (PSA) è purtroppo riapparsa sul nostro territorio. Alcuni focolai sono stati recentemente confermati grazie al lavoro continuo di sorveglianza e monitoraggio condotto senza interruzioni dai servizi veterinari.

La peste suina africana è una malattia virale altamente contagiosa che colpisce i suini domestici e selvatici, con gravi conseguenze sanitarie ed economiche. È importante precisare che la malattia non è trasmissibile all’uomo e non rappresenta un pericolo per la salute pubblica in termini di contagio diretto, ma la sua diffusione tra gli sùidi ha un impatto rilevante sul comparto agricolo e sull’ambiente.

Il costante monitoraggio del territorio, che non è mai venuto meno nemmeno nei periodi di apparente assenza del virus, ha permesso di individuare tempestivamente la presenza di nuovi casi. Questo ha reso possibile l’immediata attivazione delle misure di contenimento e controllo previste dalla normativa nazionale ed europea. Le autorità competenti hanno già identificato le aree dove verranno adottati provvedimenti specifici di sanità pubblica veterinaria, tra cui:

  • la delimitazione di una zona infetta con relativo perimetro di sorveglianza,
  • il rafforzamento delle attività di controllo sui suini domestici,
  • l’intensificazione della ricerca attiva di carcasse di cinghiali infetti

ASL2, in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale, il Servizio Veterinario Regionale, la Vigilanza Faunistica Regionale e gli Enti locali, è impegnata nella raccolta di tutti i dati epidemiologici utili a comprendere la reale estensione del contagio. La definizione precisa dell’area interessata è fondamentale per contenere l’espansione della malattia e tutelare le zone ancora indenni.

Siamo inoltre in costante contatto con Regione Liguria e con la Struttura Commissariale Nazionale e il Ministero della Salute, al fine di definire congiuntamente le strategie più efficaci per il contenimento della malattia, l’armonizzazione degli interventi sul territorio e il coordinamento delle risorse tecniche e operative disponibili.

Si rinnova l’invito a tutti i cittadini, in particolare a coloro che vivono o frequentano le aree rurali e boschive, a segnalare tempestivamente la presenza di carcasse di cinghiali ai servizi veterinari competenti o al 112. Si ricorda che la rimozione o l’interramento non autorizzato di carcasse di cinghiali è un reato perseguibile penalmente, in quanto ostacola le operazioni sanitarie e può contribuire alla diffusione della malattia.

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