Fondazione CRC e Intesa Sanpaolo promuovono un intervento congiunto che mette a disposizione 3 milioni di euro per 3 interventi infrastrutturali a favore dell’Ospedale “Santa Croce e Carle” di Cuneo, dell’Ospedale “Michele e Pietro Ferrero” di Verduno e dell’Ospedale “Regina Montis Regalis” di Mondovì. Un progetto che conferma la grande sintonia tra le due istituzioni, già sperimentata con iniziative in ambito sociale e culturale realizzate sul territorio della provincia di Cuneo.
L’iniziativa è stata presentata questa mattina durante una conferenza stampa, presso il Rondò dei Talenti di Cuneo, a cui hanno preso parte Alberto Cirio (Presidente Regione Piemonte), Mauro Gola (Presidente Fondazione CRC), Gian Maria Gros-Pietro (Presidente Intesa Sanpaolo), Livio Tranchida (Commissario Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle), Silvia Merlo (Presidente Fondazione Ospedale di Cuneo), Giuseppe Guerra (Direttore Generale ASL CN1), Paola Malvasio (Direttore Generale ASL CN2) e Bruno Ceretto
(Presidente Fondazione Ospedale Alba-Bra).
Mauro Gola, presidente della Fondazione CRC, dichiara: “Garantire a tutta la comunità provinciale le migliori condizioni di cura, in un dialogo costante con le istituzioni sanitarie attive sul territorio, è da sempre una delle priorità strategiche per l’azione della Fondazione CRC. L’iniziativa presentata oggi, che vede la luce grazie alla collaborazione con Intesa Sanpaolo, conferma la nostra attenzione al benessere delle persone e alla loro salute, sostenendo interventi di grande valore per la crescita e l’innovazione dei tre poli ospedalieri di riferimento per la provincia di Cuneo. La sinergia con Intesa Sanpaolo, cresciuta nel corso degli anni, si conferma leva strategica per la crescita di tutta la comunità provinciale in ambito sanitario, sociale e culturale”.
Gian Maria Gros-Pietro, Presidente Intesa Sanpaolo, commenta: “Questo vero e proprio patto per il territorio di Cuneo tra Intesa Sanpaolo e Fondazione CRC rinnovato oggi è la conferma di una comune visione identitaria a sostegno di due dimensioni che definiscono il livello di civiltà di un Paese, richiamate nel dettato costituzionale: l’attenzione a chi ha bisogno e la salute. Poter garantire interventi sociosanitari infrastrutturali, tecnologici e di servizio di primaria qualità, come merita il Cuneese, uno dei tessuti produttivi più dinamici in Italia, significa evitare ai pazienti e ai loro famigliari di spostarsi per motivi diagnostici e di cura. Siamo quindi orgogliosi di continuare a sostenere queste eccellenze sanitarie”.
Alberto Cirio, Presidente Regione Piemonte, sottolinea: «La collaborazione tra pubblico e privato non è solo un intento di buon senso, ma si sta consolidando come una buona pratica della pubblica amministrazione soprattutto quando si concretizza nella relazione con le fondazioni di origine bancaria, che restituiscono alle comunità risorse originate dai risparmi dei cittadini. I tre milioni messi oggi a disposizione da Fondazione CRC e Intesa Sanpaolo sono soldi ben spesi, che si aggiungono e integrano le risorse regionali per garantire una sanità di qualità ai cittadini. Quando le istituzioni e il sistema finanziario lavorano insieme, i risultati diventano immediatamente percepibili dalle comunità locali. Questa misura in particolare ha anche un valore speciale perché oltre a esprimere l’identità del territorio restituisce alla comunità ciò che nasce dall’impegno delle persone. È un modello virtuoso che dimostra come, unendo le forze, si possano realizzare interventi concreti e di grande impatto».
I fondi messi a disposizione permetteranno lo sviluppo di tre progettualità specifiche sui principali hub ospedalieri della provincia:
Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle – Realizzazione Sala Ibrida di ultima generazione ad altissima tecnologia
Fondazione Ospedale Cuneo ETS si avvarrà dei fondi messi a disposizione, anche integrandoli con risorse proprie, per realizzare presso l’Ospedale S. Croce di Cuneo una Sala Ibrida innovativa ed unica nel suo genere, dotata di apparecchiature e strumentazioni ad altissima tecnologia, un investimento strategico per le strutture sanitarie orientate all’eccellenza clinica, alla sicurezza del paziente e all’innovazione tecnologica,
con benefici rilevanti in termini di esiti, efficienza e sostenibilità.
La Sala Ibrida – o sala a tecnologia integrata – è un ambiente di lavoro che permette di incorporare un’area chirurgica ad alta tecnologia alle prerogative di una sala operatoria classica, per un trattamento multidisciplinare di patologie altamente complesse che unicamente un ospedale Hub può garantire. La sala consente la pianificazione, tra le altre, di procedure cardiovascolari diagnostiche, interventistiche, emodinamiche, cardiochirurgiche, toraciche, neurochirurgiche spinali, urologiche.
Con 40 mila interventi chirurgici e circa 2 milioni di prestazioni ambulatoriali erogate nel 2024 anche a pazienti provenienti da fuori regione, l’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo, con il costante supporto della Fondazione Ospedale Cuneo ETS, è fortemente convinta della necessità di dover investire nella sanità di eccellenza, per garantire trattamenti scientificamente all’avanguardia e sempre più efficaci.
Ospedale “Michele e Pietro Ferrero” di Verduno (ASL CN2) – Copertura e valorizzazione dell’ingresso nord “Santa Vittoria”
Attraverso un importante progetto di valorizzazione architettonica e ingegneristica, la Fondazione Ospedale Alba-Bra intende supportare l’Azienda Sanitaria Locale CN2 nella piena rifunzionalizzazione dell’ingresso Nord “Santa Vittoria” dell’Ospedale “Michele e Pietro Ferrero” di Verduno, in un contesto attuale che vede tale entrata attrarre sempre più flussi di arrivo dato l’affacciarsi sull’ampio parcheggio ai piedi del nosocomio. Sviluppato in completa sintonia con lo stile architettonico moderno dell’ospedale e nel pieno rispetto dei più stringenti canoni di sostenibilità ambientale richiesti dall’ambito paesaggistico in cui la struttura è situata, il progetto consentirà di migliorare l’accoglienza verso l’utenza anche attraverso la copertura armoniosa della scalinata d’accesso e degli spazi adiacenti, ad oggi inevitabilmente sottoposti alle intemperie climatiche dei mesi invernali. Accessibilità, inclusione, accoglienza, umanizzazione sono alla base del progetto. Ospedale Regina Montis Regalis di Mondovì (ASL CN1): Nuova TAC e Auditorium Il progetto prevede due interventi: in primis, la dotazione, per l’ospedale “Regina Montis Regalis” di Mondovì, di una seconda TAC 128 strati per incrementare l’attività ed evitare eventuali interruzioni del servizio in caso di manutenzione di quella esistente. In seconda battuta, è prevista la ristrutturazione degli attuali spazi ancora grezzi e già destinati, in sede di progetto, alla realizzazione di una sala conferenze, con l’obiettivo di sostenere i percorsi di formazione per i dirigenti medici e in generale per tutto il personale, al fine di valorizzare le professionalità presenti e garantire una crescita di competenze e conoscenze. Entrambi gli investimenti rispondono alla necessità di garantire un positivo sviluppo delle potenzialità del “Regina Montis Regalis”: l’Auditorium per attrarre risorse, professionalità e competenze; la TAC di ultima generazione per consentire alla struttura di mantenersi all’avanguardia con nuove tecnologie di diagnostica per immagini di alta specialità.