La Piana di Lucca è la diciottesima zona della Regione Toscana ad entrare a far parte della rete del SEUS, il pronto intervento del servizio sociale. Ieri (26 giugno 2025) nell’auditorium del centro sanitario di Capannori si è infatti svolta la consegna ufficiale del numero verde unico regionale.
Il sistema, che si sta estendendo in maniera progressiva in tutta la regione, permette di fronteggiare H24 e 365 giorni all’anno le situazioni gravi come i casi di maltrattamenti familiari, violenze di genere, e le situazioni di estrema povertà e disagio.
Si tratta, è bene sottolinearlo, di un servizio di secondo livello. Non viene cioè attivato direttamente dai cittadini ma a far partire le segnalazioni sono soggetti pubblici: servizi sociali territoriali, forze dell’ordine, dipartimento dell’emergenza urgenza sanitaria, altri servizi sanitari, soggetti del territorio che si trovino di fronte ad una situazione di emergenza-urgenza sociale personale o familiare.
“Questo servizio ci permette di essere ancora più presenti nell’aiutare i cittadini – afferma il sindaco di Capannori Giordano Del Chiaro, che ha aperto l’evento -. È infatti molto importante l’attivazione di un pronto intervento sociale, perché spesso ci sono situazioni di emergenza o di criticità che devono essere gestiti velocemente e in modo coordinato. Un servizio che denota anche la grande passione e disponibilità verso gli altri che caratterizza gli operatori e operatrici del settore, che sono il perno su cui si fonda il nostro welfare. Ringrazio quindi tutti e tutte per questo progetto, che come Capannori sosteniamo pienamente”.
“Con il SEUS – evidenzia la vice presidente della Conferenza zonale dei sindaci Sara D’Ambrosio in rappresentanza anche del presidente Mario Pardini – raggiungiamo un livello più diffuso ed efficace di prestazione soprattutto sull’urgenza e lo facciamo come Piana che è una cosa importantissima perché il servizio si attiverà su tutto il territorio a prescindere dal comune dove avviene l’urgenza. Quindi da una gestione comunale si passa a una gestione di Piana di Lucca che alza il livello del servizio di risposta all’urgenza e lo uniforma in tutti i Comuni, con l’obiettivo di essere sempre più connessi e integrati a livello zonale e di territorio quando si tratta di politiche e servizi sanitari, scolastici e sociali. Rivolgo un grande ringraziamento a tutte le professionalità che hanno lavorato affinché si arrivasse a questo risultato”.
“Questa data – aggiunge la direttrice della Zona distretto della Piana di Lucca Eluisa Lo Presti – segna un cambiamento significativo nella gestione delle emergenze sociali nella Piana di Lucca. Vorrei anche mettere in rilievo l’entusiasmo e la passione del gruppo (GOES) e di tutti gli operatori e le operatrici che hanno lavorato al progetto, credendo molto in quello che si stava predisponendo”.
L’evento di giovedì 26 giugno nella Piana di Lucca, con un’ampia partecipazione di “addetti ai lavori”, è iniziato con la presentazione di un filmato di presentazione del nuovo importante servizio.
Sono seguiti i saluti del sindaco di Capannori Giordano Del Chiaro, della vice presidente della Conferenza zonale dei sindaci Sara D’Ambrosio, della referente SEUS per l’Asl Toscana nord ovest Marica Ghiri, della direttrice della Zona distretto della Piana di Lucca Eluisa Lo Presti e di Cristina Corezzi della Regione Toscana (Direzione Sanità, welfare e coesione sociale – Settore Welfare e Innovazione Sociale), alla presenza della responsabile dell’emergenza sociale, l’assistente sociale di Capannori Maria Giulia Mannocci, e di altri rappresentanti delle amministrazioni comunali della Zona.
Il coordinatore tecnico-scientifico SEUS a livello regionale Andrea Mirri ha quindi illustrato di questa ulteriore tappa di avvicinamento all’obiettivo finale, che è quello di arrivare a una copertura totale del territorio regionale.
A spiegare il funzionamento della centrale operativa (COES) e delle unità territoriali (UTES) è stata poi la coordinatrice della COES e delle UTES (sempre Cooperativa Sociale Proges) Arianna Giannelli.
Da evidenziare che le unità UTES saranno collocate in sedi territoriali e verranno attivate un po’ come avviene per il 118, in base alla disponibilità della squadra più vicina al luogo in cui è richiesto l’intervento. Visto il contesto emergenziale, una volta sul posto gli operatori lavoreranno esclusivamente per la “messa in sicurezza nell’immediato della persona” e non quindi per un progetto a lungo termine.
Il momento clou dell’incontro di ieri (26 giugno) è stato dunque quello della consegna ufficiale del numero verde a tutti gli operatori Asl e degli enti locali componenti la zona.
Nel corso della giornata si è parlato anche dell’esperienza della Zona distretto della Piana di Lucca su SEUS (è stata infatti fatta una sperimentazione prima di partire).
L’evento si è chiuso con un’esercitazione basata sulla simulazione di casi, sul nuovo processo di soccorso.
Il pronto soccorso sociale, che la Regione Toscana ha introdotto per prima, si sta rivelando di grande utilità. Risponde infatti in maniera tempestiva ed adeguata a situazioni sociali gravi e improvvise, permettendo di integrare la risposta sociale con quella sanitaria e consentendo una continuità fondamentale tra l’evento che ha determinato l’intervento e la presa in carico dei servizi sociali.
Tra le motivazioni più frequenti per cui viene attivato il servizio ci sono esplosioni di alta conflittualità in nuclei familiari fragili, episodi di violenza e maltrattamento di donne o di persone anziane, manifestazioni di grave malessere in ragazzi e adolescenti, improvviso abbandono o stato di solitudine di persone non autosufficienti o gravemente disabili. In situazioni come queste, per le quali un intervento sociale è necessario e indifferibile, questo servizio garantisce l’attivazione tempestiva di un pronto intervento di sostegno per garantire una stabilizzazione della situazione, o per evitare un suo peggioramento o un rischio per l’incolumità della persona coinvolta.