Grazie al Centro Cardiologico Monzino IRCCS, nasce in Italia il primo Cardio Metabolic Clinical Hub: una nuova alleanza fra ospedale e farmacie per migliorare gli studi clinici. Giulio Pompilio, Direttore Scientifico: “Vogliamo riportare la ricerca clinica nei luoghi della quotidianità, offrendo a pazienti e cittadini un accesso diretto, semplice e qualificato alla sperimentazione clinica. I pazienti inseriti in uno studio clinico hanno esiti di cura migliori”
Milano, 16 Giugno 2025 -Il CentroCardiologico Monzino IRCCS annuncia la nascita del Cardio Metabolic Clinical Hub, un’alleanza fra ospedale e farmacie che punta a rivoluzionare il paradigma della ricerca clinica in Italia, superando il modello ospedale-centrico.
Fino ad oggi i cittadini possono infatti partecipare agli studi clinici sperimentali, la chiave di accesso alle nuove cure, solo raggiungendo gli ospedali e centri di ricerca, con tutti i problemi che ne derivano, a partire dalle distanze geografiche. L’alleanza con le farmacie permetterà di costruire un nuovo sistema integrato fondato su prossimità, inclusività e rappresentatività reale della popolazione. Quando il progetto sarà pienamente operativo, le farmacie diventeranno un punto di reclutamento per gli studi clinici con tutte le migliori caratteristiche: facile da raggiungere e affidabile. Gli studi riguarderanno le malattie cardiometaboliche, vale a dire l’ampio gruppo di patologie che colpiscono il cuore, i vasi e il metabolismo come il diabete, l’obesità, l’infarto o l’ictus.
Il progetto ha l’obiettivo di rispondere alle sfide strutturali che da anni rallentano l’efficienza e la sostenibilità degli studi clinici tradizionali – tra cui difficoltà di reclutamento, campioni poco rappresentativi e complessità nella gestione del follow-up – attraverso un modello integrato e decentralizzato, che vede le farmacie di comunità come punti di accesso alla ricerca.
In questo contesto, è stato selezionato come partner strategico Phoenix Pharma Italia, grazie alla sua rete capillare di farmacie su tutto il territorio nazionale. Saranno infatti oltre 60 le farmacie della rete Phoenix coinvolte attivamente nella conduzione dei primi studi clinici pilota.
“Vogliamo portare la ricerca clinica nei luoghi della quotidianità, offrendo a pazienti e cittadini un accesso diretto, semplice e qualificato alla sperimentazione clinica. I vantaggi non sono solo per i ricercatori: è dimostrato che i pazienti inseriti in uno studio clinico hanno esiti di cura e prevenzione migliori”ha dichiarato il prof. Giulio Pompilio, Direttore Scientifico del Monzino. “Le farmacie possono diventare un nuovo ed importante snodo sul territorio per specifici progetti di ricerca clinica. La partecipazione diretta dei farmacisti, formati e integrati nella rete di ricerca, garantisce qualità operativa, fiducia nel rapporto con il paziente e una raccolta dati solida e tempestiva, secondo gli standard internazionali delle Good Clinical Practice.”
A supportare l’iniziativa, accanto al Monzino e a Phoenix Pharma Italia, anche CVBF (Consorzio per la Valutazione Biologica dei Farmaci) che offrirà un presidio regolatorio, operativo e logistico.
A sostegno dell’Hub si aggiunge il contributo non condizionante di sette aziende farmaceutiche – Amgen, AstraZeneca, Eli Lilly, Bayer, Neopharmed Gentili, Novo Nordisk e Sandoz – che hanno riconosciuto nel progetto un’opportunità per raccogliere e analizzare dati real-world di alta qualità, rappresentativi della popolazione italiana e utili allo sviluppo di trattamenti mirati e personalizzati.
Il kick-off del progetto sarà un corso di formazione dedicato ai farmacisti delle farmacie coinvolte, in programma a Milano, il 17-18 giugno e 3-4 luglio prossimi, che rilascerà una certificazione formale abilitante per i partecipanti a svolgere, con autonomia e responsabilità, il proprio ruolo all’interno del nuovo ecosistema di ricerca.
Il corso è realizzato con il gratuito patrocinio di AICRO (Associazione Italiana Contract Research Organization) e SIF (Società Italiana di Farmacologia), a testimonianza del valore scientifico e formativo dell’iniziativa.
“Il Cardio Metabolic Clinical Hub rappresenta un punto di svolta per la ricerca clinica in Italia. Grazie alla sinergia tra eccellenze scientifiche, partner industriali e operatori sanitari di prossimità, il progetto promuove una sanità più accessibile, sostenibile e centrata sul paziente, in linea con i trend internazionali e con i principi dell’innovazione responsabile” conclude il dott. Marco Scatigna, Direttore della Clinical Trial Unit del Centro Cardiologico Monzino IRCCS.