CECCARELLI (COINA): “PARERE PRESIDENZA DEL CONSIGLIO È NETTO: PRONTA DISPONIBILITÀ È STRAORDINARIO A TUTTI GLI EFFETTI”

Il parere dell’Ufficio Legislativo chiarisce l’ambito dell’agevolazione al 5%

Il COINA – Sindacato delle Professioni Sanitarie – accoglie con legittimo favore il parere emesso dall’Ufficio Legislativo del Ministro per la Pubblica Amministrazione, nell’ambito della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in risposta al quesito formulato dall’Agenzia delle Entrate.

Il documento conferma in modo inequivocabile che lo straordinario degli infermieri costituisce un unico istituto, comprensivo anche delle prestazioni rese in pronta disponibilità quando il dipendente viene effettivamente richiamato in servizio.

Ceccarelli: “Non si può dividere ciò che la legge e il contratto definiscono come unico”

«Se un infermiere viene richiamato per un’urgenza – afferma il Segretario Nazionale COINA, Marco Ceccarelli – sta svolgendo a tutti gli effetti la sua attività professionale oltre l’orario ordinario.
È lavoro vero, con identiche responsabilità e rischi dello straordinario in turno.
Pretendere di separare queste prestazioni è contrario alla legge, al contratto e alla logica dei servizi sanitari.»

Il parere conferma l’impostazione unitaria dello straordinario

Nel parere si evidenzia che:

• la legge non distingue le diverse tipologie di straordinario previste dal CCNL;

• la relazione tecnica alla Legge 207/2024 considera un unico aggregato complessivo di straordinario del personale infermieristico;

• il richiamo in servizio con la pronta disponibilità costituisce attività lavorativa effettiva e rientra nel monte ore di straordinario ai fini dell’agevolazione;

• l’unica eccezione riguarda le prestazioni disciplinate dalla normativa elettorale, estranee al perimetro considerato.

La conclusione è chiara: le ore svolte in pronta disponibilità sono straordinario a pieno titolo e devono accedere alla tassazione agevolata del 5%.

“Serve omogeneità immediata: stop alle interpretazioni restrittive”

Per il COINA, il parere elimina ogni residuo margine interpretativo per le Aziende sanitarie.
«Da oggi – afferma Ceccarelli – non possono più esserci differenze tra territori né letture arbitrarie. Le amministrazioni sono tenute ad applicare quanto chiarito dalla Presidenza del Consiglio.»

Estendere la norma anche alle altre Professioni Sanitarie

Il COINA sottolinea inoltre che la misura sulla tassazione agevolata non può riguardare esclusivamente gli infermieri. Molte altre Professioni Sanitarie garantiscono continuità assistenziale, emergenze, reperibilità e interventi fuori orario che presentano la stessa natura di lavoro aggiuntivo previsto dalla norma.
«È necessario – afferma Ceccarelli – che il perimetro dell’agevolazione venga ampliato, includendo tutte le professioni che assicurano servizi essenziali e attività urgenti al di fuori del turno ordinario. La tutela fiscale deve essere coerente con l’organizzazione reale del SSN e con il contributo concreto di ogni professionista.»

Valorizzare chi sostiene il servizio sanitario

Il sindacato ricorda che la finalità della misura fiscale era, e resta, quella di riconoscere l’impegno aggiuntivo del personale sanitario, fondamentale per la continuità assistenziale, soprattutto nelle situazioni più critiche.

«Una norma nata per sostenere gli infermieri – conclude Ceccarelli – non può essere indebolita da interpretazioni burocratiche.
Il parere della Presidenza del Consiglio ristabilisce la linea corretta.
Ora servono applicazione uniforme e rispetto pieno del dettato legislativo. Ora occorre passare dalle parole ai fatti.

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