Toscana. Le carni degli ungulati abbattuti vanno in beneficenza

Si cercano centri di lavorazione disponibili. Domande entro il 12 novembre alle 13 

L’iniziativa si ripete dal 2021 e torna anche quest’anno, riproposta dalla Regione. Le carni di ungulati selvatici, quelli per lo più abbattuti nell’ambito dei piani di controllo della popolazione deli animali, saranno ancora una volta destinate alla beneficenza e distribuite dal Banco alimentare, dotato di un’organizzazione e di una rete territoriale funzionale ed efficace oltre che sicura. Prima occorre però trovare chi si occuperà della lavorazione delle carni e per questo le tre Asl di area vasta della Toscana hanno pubblicato avvisi per raccogliere adesioni.

C’è tempo fino alle ore 13 del 12 novembre per farsi avanti e presentare la domanda. L’obiettivo è duplice: garantire la sicurezza nella lavorazione delle carni, che saranno confezionate sottovuoto e surgelate, e offrire un aiuto al sostentamento di fasce di popolazione bisognose e in difficoltà.

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