“Attraverso la Rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali Italiani viene garantita la sicurezza alimentare su tutte le produzioni di origine animale, come carne, latte, miele, uova e, in alcuni territori, anche su prodotti di origine vegetale. Controlli scrupolosi dalla terra alla tavola, quindi, ma anche lungo l’intera filiera produttiva, fino ai materiali di confezionamento, di packaging che entrano in contatto con gli alimenti e ai contenuti organolettici, passando per le analisi sensoriali dei prodotti per poterli distinguere per qualità e sicurezza. Quella della sicurezza alimentare è una garanzia del marchio Made in Italy”. E’ quanto dichiara, in rappresentanza della Rete degli IZS, Giorgio Varisco, Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia-Romagna (IZSLER), a margine dell’evento “Strategie e programmi di sviluppo in sinergia tra pubblico e privato nell’ambito della filiera agroalimentare e dell’export. Proteggere la filiera, promuovere l’eccellenza”, promosso dal Ministero della Salute, in occasione della Giornata del Made in Italy.
Con 10 sedi centrali, 90 sezioni territoriali, oltre 4mila collaboratori specializzati e qualificati e circa 25 milioni di analisi di laboratorio l’anno, la Rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali Italiani rappresenta un importante strumento operativo per assicurare la sicurezza della filiera agroalimentare e dei prodotti italiani, monitorando la salubrità degli alimenti e dell’ambiente, la salute ed il benessere animale e l’antimicrobico resistenza (AMR), tutelando, dunque, anche la salute umana in ottica One Health.
“Ogni laboratorio degli IZS che compongono la Rete – spiega ancora Varisco – effettua quotidianamente esami di tipo microbiologico, chimico, di composizione organolettica e merceologica. I controlli e le analisi, associate alle azioni di sorveglianza epidemiologica e alle attività di ricerca sperimentale, permettono di mantenere un forte legame tra le tradizioni locali e l’ambiente stesso di produzione, sostenendo così tanto le grandi quanto le piccole produzioni territoriali, verificando scrupolosamente tutti i processi produttivi, proprio a garanzia della sicurezza alimentare. Questo permette a molti prodotti italiani di ottenere le Certificazioni di Prodotti Agroalimentari a marchio di origine (D.O.P., I.G.P)”.
“Obiettivo del processo produttivo è quello di garantire l’assenza di batteri e patogeni. Per fare ciò entra in campo la microbiologia predittiva: attraverso i ‘challenge test’, eseguiti continuamente dagli Istituti, viene dimostrata la capacità o meno di eliminare un determinato patogeno in grado di contaminare un alimento. E tale sistema si applica a tutte le tipologie di produzione”, conclude il referente della Rete degli IZS.