È stata l’occasione per toccare con mano l’evoluzione della struttura sanitaria, confrontarsi con i professionisti impegnati quotidianamente nell’erogazione dei servizi sanitari
Visita alla Casa della Comunità di Comacchio della Direttrice Generale delle Aziende Sanitarie ferraresi Nicoletta Natalini, per toccare con mano l’evoluzione della struttura sanitaria e rafforzare la collaborazione con i professionisti impegnati quotidianamente nell’erogazione dei servizi sanitari.
La visita si è svolta alla presenza del direttore sanitario dott. Roberto Bentivegna, della direttrice del Distretto Sud Est dott.ssa Rita Maricchio, della dirigente delle Professioni Sanitarie Distretto Sud Est dott.ssa Federica Borghesi e della direttrice FF UOC Cure Primarie dott.ssa Carlotta Serenelli.
Ad accompagnare la delegazione della direzione strategica Daniela Zanellati, responsabile organizzativa Casa della Comunità di Comacchio.
La Direttrice Generale ha avuto modo di visitare il CAU – Centro Assistenza Urgenza che – a due anni dall’apertura del servizio – ha visto crescere ulteriormente la sua operatività, consentendo al presidio di ampliare la capacità di intercettare le esigenze sia di chi abita e lavora a Comacchio tutto l’anno, sia dei turisti che la scelgono d’estate; l’ambulatorio degli IFeC – Infermieri di Famiglia e di Comunità, che con le sedi distribuite sul territorio comunale (nella Casa della Comunità di via Felletti, a Lido degli Estensi, Lido di Pomposa e Porto Garibaldi) è diventato un punto di riferimento per i cittadini e la sede della COT – Centrale Operativa Territoriale, che ha la funzione di coordinamento della presa in carico in integrazione ospedale-territorio.
E’ stato anche un importante momento per incontrare il dott. Guido Margutti, responsabile dell’UO Oncologia Territoriale e del progetto On Connect, attivo all’interno della Casa della Comunità per permettere ai pazienti di proseguire la propria terapia oncologica il più vicino possibile a casa. On Connect rappresenta, sin dagli esordi, lo strumento pensato per dare ulteriore sviluppo all’oncologia di prossimità, estendendo i trattamenti oncologici – nel rispetto di principi di qualità e sicurezza – anche presso le strutture di primo livello della Rete Oncologica (Case ed Ospedali di Comunità), fino al domicilio dei pazienti.