Brindisi. Celebrazione di San Pio e inaugurazione dell’Anno sociale, una messa nel porticato dell’ospedale Perrino

Si è tenuta questa mattina, nel porticato dell’ospedale Antonio Perrino di Brindisi, la celebrazione eucaristica in onore di San Pio da Pietrelcina, patrono tra l’altro dei volontari della Protezione civile, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno sociale 2025-2026.

A presiedere la Santa Messa è stato monsignor Giovanni Intini, vescovo dell’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni, affiancato dai cappellani dell’ospedale don Cosimo Soliberto e fra Adolfo Marmorino, nuovo membro della cappellania ospedaliera, e dagli esponenti provinciali dei frati minori a cui fra Adolfo appartiene.

Alla celebrazione hanno partecipato il direttore generale della Asl Brindisi, Maurizio De Nuccio, insieme ai vertici delle forze armate locali, rappresentanti istituzionali della provincia e numerosi operatori sanitari, pazienti, volontari e cittadini.

La cerimonia è stata accompagnata dal coro degli studenti del Polo universitario dell’ex ospedale Di Summa, guidato da Gabriella Chionna, direttore didattico del corso di laurea in Fisioterapia. In apertura, la professoressa Chionna ha rivolto un toccante invito alla riflessione sulla pace, con particolare attenzione ai bambini di Gaza, vittime innocenti dei conflitti in corso.

Un momento particolarmente simbolico è stato offerto dai giovani studenti del corso, che hanno cantato prima della messa alcuni brani che celebrano la pace e hanno indossato guanti in lattice blu, rappresentativi della professione sanitaria, sui quali era disegnato il simbolo della Pace come segno tangibile dell’impegno a operare quotidianamente nel nome della cura, della solidarietà e della non violenza.

La celebrazione ha rappresentato un’occasione di raccoglimento, ma anche di rinnovato slancio umano e professionale per tutti coloro che operano, a vario titolo, all’interno della sanità brindisina.

“Da questa assemblea – ha ammonito Intini durante l’omelia – deve partire forte il richiamo per una pace immediata a Gaza. Il Vangelo ci parla di Gerusalemme come città di pace, ma è proprio dal cuore di Israele che è partita una ferocia inaudita contro la Palestina e la Striscia di Gaza. Nelle nostre invocazioni di preghiera dobbiamo chiedere che Gerusalemme torni luogo di pace. La Città Santa è intatta ma deserta: mancano i fedeli, manca la gente che crede nella convivenza tra le tre maggiori religioni monoteistiche. L’umanità ha bisogno che Gerusalemme torni luogo di dialogo e rispetto reciproco. Noi, nel nostro piccolo, dobbiamo costruire percorsi di riconciliazione e pace in ogni occasione e contesto. Oggi siamo qui per San Pio ma abbiamo un peso nel cuore per la morte e la distruzione a cui tutto il mondo sta assistendo”.

De Nuccio, durante il suo intervento alla fine della celebrazione, ha aggiunto che “per noi che lavoriamo in sanità la testimonianza San Pio è molto importante. Per prendersi cura del prossimo non bastano competenza, professionalità e dedizione, ma sono necessari anche la vicinanza, l’altruismo e l’ascolto. Ringrazio monsignor Intini per aver accettato l’invito a celebrare l’Eucarestia nel nostro ospedale, tutti i sacerdoti presenti, il nostro cappellano padre Cosimo. Voglio fare anche gli auguri a padre Adolfo che è da poco entrato a far parte della famiglia della Asl Brindisi. Spero che l’intercessione San Pio ci dia la forza per essere sempre portatori di pace e amore”.

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