In occasione della Giornata Mondiale della Malattia di Alzheimer, che si celebra il 21 settembre, le Aziende Sanitarie Ferraresi ribadiscono il proprio impegno nella lotta contro questa patologia, promuovendo una serie di iniziative sul territorio provinciale. Culmine di questo percorso sarà il convegno dal titolo “L’innovazione al servizio della persona affetta da demenza: strategie per la cura”, che si terrà venerdì 26 settembre 2025 dalle ore 9:00 alle 13:00 presso l’Auditorium Biblioteca “Giorgio Bassani” in Via Giovanni Grosoli 42 a Ferrara. L’evento, aperto a professionisti e cittadini, affronterà i più recenti sviluppi nelle terapie farmacologiche e nei modelli di assistenza. L’appuntamento, realizzato in collaborazione con AMA – Associazione Malattia Alzheimer e le istituzioni cittadine, rappresenta un momento di approfondimento in cui saranno discussi argomenti inerenti la Malattia di Alzheimer e le demenze, focalizzandosi su terapie farmacologiche innovative e su temi di rilievo etico, come la promozione della consapevolezza e l’accesso alle cure palliative, oltre alla necessità di adottare modelli di assistenza che tengano conto dei cambiamenti terapeutici e culturali.
La provincia di Ferrara, in particolare, con uno degli indici di vecchiaia più alti della Regione Emilia-Romagna, registra oltre 6.000 persone affette da demenza, pari a 14,4 casi ogni 1.000 abitanti. Nonostante questi dati l’attenzione alla malattia risulta spesso insufficiente, e l’80% della popolazione e il 65% dei professionisti sanitari sono erroneamente convinti che la demenza sia una manifestazione “normale” dell’invecchiamento.
“La demenza, e l’Alzheimer in particolare, – dichiara la dott.ssa Daniela Gragnaniello, Direttrice della Neurologia Provinciale di Ferrara, che modererà una sessione sui nuovi approcci farmacologici – rappresentano una delle sfide sanitarie e sociali più significative del nostro tempo, con numeri in costante crescita anche nella nostra provincia, che vanta uno degli indici di vecchiaia più alti in Emilia-Romagna. I nostri CDCD (Centri per i Disturbi Cognitivi e Demenze) garantiscono una presa in carico e una diagnosi accurata per oltre un migliaio di pazienti, ma è fondamentale continuare a promuovere la conoscenza e superare le false credenze. Il tema di quest’anno, “Ask about dementia. Ask about Alzheimer’s” (Chiedi informazioni sulla demenza. Chiedi informazioni sull’aAlzheimer), è un invito diretto a tutti a informarsi. E il convegno del 26 settembre offrirà un’importante occasione per approfondire le nuove frontiere terapeutiche e diagnostiche”.
“L’impatto della demenza – evidenza il dott. Franco Romagnoni, Direttore del Dipartimento Cure Primarie e relatore al convegno sull’innovazione assistenziale – si estende ben oltre il singolo paziente, coinvolgendo profondamente familiari e caregiver. È nostro dovere fornire un supporto completo e modelli di assistenza che sappiano evolvere con le nuove conoscenze. Il convegno sarà un momento cruciale per discutere l’innovazione assistenziale nelle fasi moderate e severe della malattia, ponendo l’accento sulla promozione della consapevolezza e l’accesso alle cure palliative, aspetti etici e umani fondamentali. Lavoriamo affinché ogni persona con demenza e la sua famiglia possano contare su una rete di sostegno che garantisca dignità e qualità della vita”.
Numerose sono le altre iniziative locali che rafforzano l’impegno per la Giornata Mondiale Alzheimer.
– Il Comune di Cento si sta candidando per entrare nelle “Alzheimer’s friendly communities”, inserendosi in un progetto mondiale che prevede un percorso di crescita dell’intera comunità (scuola, forze dell’ordine, commercianti) in una sfida a creare una rete sociale di supporto diffuso per i malati e le loro famiglie.
– Il “Silver Festival” di CIDAS, si svolge dal 15 al 21 settembre tra Ferrara e Portomaggiore, ha incluso iniziative focalizzate sulla patologia demenziale. L’appuntamento è ideato dalla Cooperativa Sociale CIDAS e rivolto al mondo delle persone anziane, dei caregiver e dei professionisti della cura. Il titolo scelto per questa edizione – “Il tempo che abito: benessere, identità e cura in ogni stagione della vita” – riflette l’approccio olistico del Festival, che propone un ricco programma di dibattiti, workshop, reading, mostre fotografiche e presentazioni di libri, con l’obiettivo di promuovere una cultura della cura attenta, inclusiva e sostenibile.
– A chiudere il calendario, domenica 21 settembre alle ore 10.00, sarà la tradizionale Camminata per l’Alzheimer “Tutti insieme sulle Mura”, promossa da AMA (Associazione Malattia Alzheimer). Il ritrovo sarà presso Porta degli Angeli Rampari di Belfiore. La camminata è aperta a tutti e si svolgerà sulle mura di Ferrara. Per informazioni e iscrizioni contattare AMA chiamando il numero 0532.792097 (lunedì, mercoledì e venerdì) oppure inviando una mail a info@amaferrara.it.
LA MALATTIA DI ALZHEIMER rappresenta la più diffusa delle patologie degenerative del sistema nervoso centrale e ricevere una diagnosi di questo tipo tuttora incute timore non solo nelle persone affette ma anche nei familiari dei pazienti.
La demenza è una patologia in crescita che riguarda circa 55 milioni di persone a livello globale, con una previsione di quasi 150 milioni entro il 2050 e un impatto significativo sulla vita di familiari e caregiver. In Italia si contano oltre 1.200.000 persone affette da demenza (e altre 800.000 presentano problemi cognitivi), con circa 270.000 nuove diagnosi ogni anno.
La “Giornata Mondiale della malattia di Alzheimer”, istituita dall’OMS nel 1994 in collaborazione con Alzheimer Disease International, si inserisce nel più ampio “World Alzheimer’s Month” di settembre, dedicato ad accrescere la consapevolezza sull’importanza di questa patologia e a cancellare lo stigma che ancora la accompagna. Il tema della campagna 2025.
Le Aziende Sanitarie Ferraresi, in sinergia con associazioni di volontariato ed istituzioni locali, riaffermano il proprio impegno costante nella sensibilizzazione, prevenzione e cura delle demenze, per migliorare la qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie e per costruire una comunità più consapevole e inclusiva.