Ausl Piacenza. Ilaria Moschini, nuovo direttore di Radioterapia: riferimento nella cura dei pazienti oncologici

“La Radioterapia oncologica rappresenta un riferimento fondamentale nel percorso di cura del paziente affetto da patologia oncologica. Portare avanti il lavoro della dottoressa Daniela Piva e migliorare ulteriormente le nostre performance sono due degli obiettivi che mi sono posta come responsabile del reparto”.

Nominata poche settimane fa dal direttore generale Paola Bardasi, Ilaria Moschini è il nuovo direttore della Radioterapia di Piacenza, un servizio che ogni anno accoglie circa 800 nuovi pazienti, effettua oltre 200 ritrattamenti e sviluppa più di 900 piani di cura personalizzati.

“Un’attività intensa – sottolinea Moschini – portata avanti da uno staff quasi tutto al femminile: quattro medici, sette tecnici, un’infermiera e un’operatrice socio-sanitaria”.

Laureata e specializzata in Radioterapia all’Università di Parma, la professionista ha come priorità quella di consolidare il livello di eccellenza raggiunto e continuare a innovare in ambito tecnologico, a beneficio diretto dei pazienti.

“Uno degli sviluppi più significativi che abbiamo vissuto riguarda l’introduzione dell’intelligenza artificiale nella pianificazione terapeutica, grazie al software Limbus per l’autocontornazione. Questo strumento consente di individuare con estrema precisione le aree da trattare e quelle da preservare, migliorando la sicurezza e l’efficacia delle terapie. L’intelligenza artificiale individua prima gli organi a rischio e successivamente i volumi bersaglio, ottimizzando la distribuzione della dose di radiazioni. Un passo importante verso trattamenti sempre più personalizzati. L’ospedale, inoltre, dispone di due acceleratori lineari, uno di ultimo generazione installato nel 2019 e dotato di tecnologie all’avanguardia come Surface guided radiotherapy che ci permette di tracciare in tempo reale la superficie corporea dei pazienti in 3D, fondamentale per la gestione dei movimenti durante specifici trattamenti. Tra le procedure più complesse attualmente disponibili rientra la tecnica di irradiazione corporea totale, la Total Body Irradiation, impiegata come trattamento preparatorio al trapianto di midollo osseo in pazienti selezionati affetti da patologie ematologiche”.

Guardando al futuro prossimo, tra le innovazioni in programma spicca l’introduzione della PET-centratura.

“In collaborazione con Massimiliano Casali della Medicina nucleare – spiega Moschini – stiamo lavorando con la nuova PET-CT fissa, che permetterà una definizione ancora più accurata delle aree da irradiare, proteggendo al contempo i tessuti sani. Una novità strategica per migliorare l’accuratezza terapeutica”.

“La radioterapia rappresenta un percorso terapeutico, spesso impegnativo, che si sviluppa nell’arco di settimane e talvolta di mesi. Comporta un contatto quotidiano con i pazienti, che favorisce la costruzione di un rapporto umano profondo e significativo tra il paziente stesso e l’équipe sanitaria”.

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