Eritropoietina. Carenza Binocrit 40.000 UI problema nazionale, ASL Pescara non lascia nessuno senza le cure

Eritropoietina: la carenza del Binocrit 40.000 UI è un problema nazionale, non aziendale.

In riferimento alle affermazioni diffuse dal consigliere regionale Antonio Di Marco e riportate dagli organi di stampa sul caso in una paziente in cura presso la UOC Ematologia, la ASL di Pescara ritiene doveroso fornire chiarimenti ai cittadini.

La temporanea difficoltà di approvvigionamento del farmaco Binocrit (eritropoietina alfa) riguarda esclusivamente il dosaggio da 40.000 UI (Unità Internazionali). Si tratta di una problematica di carattere nazionale, legata a dinamiche produttive e distributive che interessa tutto il territorio italiano: è evidente che non vi sia alcun collegamento con tagli, deficit o scelte di bilancio aziendali / regionali.

Peraltro il reparto di Ematologia, con il consueto rapporto di coordinazione dialogo e collaborazione con la Farmacia ospedaliera, ha provveduto a coprire le esigenze terapeutiche della paziente prescrivendole un dosaggio composito tale da raggiungere le 40.000 UI (come anche riportato dal consigliere Di Marco).

Il Binocrit è una terapia di supporto, utilizzata per stimolare la produzione di globuli rossi in pazienti che presentano anemia dovuta a varie condizioni cliniche. “Non si tratta di un farmaco salvavita di pronto impiego – spiega il Prof. Mauro Di Ianni, Direttore UOC Ematologia – ma di una terapia programmata e monitorata dagli specialisti in regime ambulatoriale”.

Il farmaco è oggetto di gara regionale e la ASL di Pescara, capofila del progetto DPC (Distribuzione per Conto), attraverso l’attività del Nucleo DPC presente in Farmacia Ospedaliera, emette ordinativi per l’intero fabbisogno regionale e rende disponibili i farmaci presso tutte le farmacie private e convenzionate presenti sul territorio abruzzese.

Si precisa che attualmente tutti gli altri dosaggi del Binocrit (come quelli erogati) sono regolarmente disponibili nelle Farmacie convenzionate del territorio.

Il Nucleo DPC della ASL di Pescara è in contatto costante con la casa produttrice del farmaco per ottenere priorità alla consegna delle forniture del dosaggio attualmente carente. Nel frattempo, i medici prescrittori possono adeguare i piani terapeutici, come fatto per la paziente, ricorrendo a dosaggi alternativi già disponibili, evitando così qualsiasi interruzione delle cure.

La nostra priorità è tutelare i pazienti – afferma il Direttore Generale della ASL di Pescara Vero Michitelli – e per questo il sistema è già organizzato per consentire continuità terapeutica. Le notizie che collegano la carenza del farmaco a tagli o deficit aziendali sono fuorvianti e infondate: la criticità è esclusivamente di carattere nazionale e temporaneo”.

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