Evento divulgativo nell’auditorium della ASL Bari: donne, soprattutto casalinghe, anziani e bambini i più esposti a cadute, ustioni, ferite e traumi. I consigli utili per proteggere tutta la famiglia
Bari, 6 dicembre 2025 – Casa dolce casa… ma attenzione a dove si mettono mani e piedi, perchè i rischi sono in agguato ovunque. Una sedia usata come scala, un tappeto scivoloso, un fornello lasciato acceso, una pentola piena d’acqua bollente, un detersivo a portata di bambino.
Si chiama “Casa sicura anche a Natale” l’evento divulgativo promosso dalla ASL Bari e dedicato alla prevenzione degli infortuni domestici, con indicazioni pratiche per proteggere la salute di tutta la famiglia durante le feste natalizie ma anche tutto l’anno.
Innanzitutto capendo le dimensioni del fenomeno, che è molto diffuso e genera impatti sociali importanti a causa dei costi sanitari, delle disabilità permanenti e del calo della produttività conseguente, senza dimenticare l’effetto psicologico sulla popolazione che considera la casa pur sempre un luogo sicuro.
Numeri, casi e contromisure di cui hanno parlato ieri pomeriggio nell’Auditorium Arcobaleno, assieme al direttore generale Luigi Fruscio e alla direttrice sanitaria Rosella Squicciarini, gli esperti della ASL Bari, Guido Quaranta direttore del Dipartimento Emergenza-Urgenza e Vincenzo Caiaffa, direttore del Dipartimento di Ortopedia e Traumatologia, con l’intervento di Luciana Marzella, una delle massime esperte in traumatologia, responsabile del Servizio Trauma Mano e Microchirurgia dell’Ospedale “Galeazzi-Sant’Ambrogio” di Milano e autrice del libro “La Casa sicura”, e la partecipazione del prof. Giuseppe Solarino, direttore di Ortopedia al Policlinico di Bari. A moderare il dibattito Annamaria Ferretti, presidente del Municipio I di Bari e giornalista e Antonio Stornaiolo, attore e – per l’occasione – interprete di richieste e curiosità provenienti da un pubblico costituito da associazioni e categorie particolarmente interessate.
«Un evento come questo, aperto ai cittadini e alle associazioni – ha sottolineato il direttore generale Luigi Fruscio – rientra pienamente nella mission dell’azienda sanitaria che, oltre a garantire assistenza sanitaria, è tenuta ad offrire strumenti di conoscenza nel campo della promozione della salute e della prevenzione. Il tema degli infortuni domestici, che può riguardare davvero tutti e ad ogni età, ci permette di entrare nelle case delle persone e di fornire, con un linguaggio semplice e diretto, informazioni utilissime per prevenire quei rischi – più o meno grandi – che spesso sottovalutiamo perché, in fondo, a casa ci sentiamo al sicuro. Attraverso una comunicazione accorta e utilizzando anche piccoli accorgimenti, possiamo esserlo per davvero».
Le dimensioni del fenomeno
Nel 2023, infatti, l’ISTAT ha stimato un aumento di circa il 15% rispetto al 2022, anno in cui si sono registrati circa 2,5 milioni di infortuni domestici. I maggiori rischi e i più gravi infortuni in casa – come rileva un report dell’Istituto Superiore di Sanità – si verificano a seguito di cadute, ustioni, intossicazioni e soffocamento, che possono causare ferite e lesioni di diversa gravità, invalidità o addirittura morte. Un incidente domestico può accadere a chiunque indipendentemente dall’età, essendo una delle maggiori cause di trauma mortale: secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è la prima causa di morte nei bambini nel mondo, la seconda in Italia, dopo i tumori.
I soggetti e i luoghi più a rischio
Le fasce di popolazione più a rischio rimangono donne, in particolare casalinghe che rappresentano i 2/3 delle vittime, anziani ultraottantenni (28%) con una rilevante dimensione di genere – essendo le donne over 80 maggiormente soggette a cadute gravi rispetto agli uomini della stessa età -, e bambini da 0 a 5 anni (4,5%). Proprio negli ambienti domestici si osserva il maggior numero d’infortuni e nessuno dei luoghi frequentati quotidianamente sembra essere al riparo: in cucina si verifica il 20% dei casi, in soggiorno e camera da letto il 26%, seguono garage e cantina (13%), scale (10%) e bagno (7%). I rischi di infortunio, in sostanza, secondo Eurispes dipendono dai pericoli presenti in casa, per aspetti strutturali, e dalle caratteristiche delle persone, connesse a comportamenti sbagliati o condizioni di salute.
Monitoraggio e prevenzione
Di qui la necessità di monitorare la situazione. Ogni anno, secondo le indagini ISTAT e Istituto Superiore di Sanità, circa a 1 milione e 800 mila dei soggetti coinvolti in infortuni domestici richiedono assistenza di Pronto Soccorso (il 92% del totale), circa 135.000 (7%) vengono ricoverati e 5.500 (0,3%)muoiono. Parallelamente è un obiettivo di prioritario interesse sanitario ridurre la frequenza di accadimento di questi eventi, come la loro gravità.
Per questi motivi da un lato è di fondamentale importanza disporre di un adeguato sistema nazionale di sorveglianza, come il SINIACA dedicato alla raccolta dei dati sugli accessi al Pronto Soccorso per incidenti domestici, dall’altro è necessario incidere sui comportamenti individuali e individuare opportune misure e strategie di prevenzione, con il coinvolgimento diretto dei Dipartimenti di Prevenzione, in collaborazione con i servizi territoriali, con compiti di valutazione e prevenzione dei rischi e di educazione sanitaria in materia di incidenti domestici.
Su un altro versante, l’Istituto Superiore di Sanità ha sviluppato il Sistema di sorveglianza delle esposizioni pericolose e delle intossicazioni (SIN-SEPI), in collaborazione con i Centri Antiveleni, essenziale per identificare i prodotti pericolosi sul mercato e adottare misure di prevenzione. Nel 2020 sono stati registrati 17.526 casi di esposizione a sostanze tossiche, di cui la stragrande maggioranza (il 92%) in ambito domestico.
I consigli utili
Fare prevenzione vuol dire anche disporre di guide pratiche per prevenire gli infortuni domestici più comuni e affrontare al meglio le emergenze. Ne ha parlato diffusamente la dottoressa Marzella, con anni di esperienza in Pronto soccorso, che ha accompagnato il pubblico in un percorso stanza per stanza, offrendo consigli semplici ma qualificati per evitare i rischi, oltre a suggerimenti di primo soccorso basati su episodi reali molto frequenti. Con parole chiare e semplici e un tono mai allarmistico, ha spiegato come la sicurezza nasca “dalle piccole attenzioni quotidiane” – come utilizzare tappeti antiscivolo, installare corrimano, chiudere il gas, usare in modo corretto elettrodomestici – e fornito indicazioni utili per tutti, soprattutto per famiglie con bambini, anziani o persone fragili, in caso di ferite, cadute, piccole ustioni e altri incidenti domestici. Per fare la cosa giusta e risolvere al meglio la situazione.