Curare le persone non le malattie. Potrebbe essere questa una definizione molto sintetica di “umanizzazione delle cure”, ovvero la necessità di rendere i luoghi di assistenza e i programmi diagnostici terapeutici orientati quanto più possibile alla persona, considerata nella sua interezza fisica, sociale e psicologica.
La realizzazione di ambienti e percorsi “umanizzati” è possibile solo grazie ad una riflessione e un impegno congiunto degli enti, delle strutture e delle associazioni che hanno come obiettivo quello di accompagnare le persone nei loro momenti di maggior fragilità.
È per questo che la Regione Piemonte, insieme all’Associazione CittadinanzAttiva, ha invitato tutte le Aziende Sanitarie Locali a realizzare la valutazione partecipata dell’umanizzazione nelle RSA per anziani, riconoscendo il valore strategico di un approccio condiviso che renda i servizi più trasparenti e orientati alla persona
La valutazione partecipata è un percorso strutturato che, grazie al confronto tra professionisti delle ASL, strutture socio-sanitarie e volontari delle Associazioni, si pone l’obiettivo di analizzare attraverso una checklist nazionale, sviluppata con metodologia e strumenti di Agenas, aspetti fondamentali come qualità dell’assistenza, tutela della dignità e della privacy, comfort degli ambienti, accesso alle informazioni, cura della relazione e sicurezza.
L’équipe multidisciplinare, costituita ad hoc dall’ASL TO5, insieme ai volontari di CittadinanzAttiva, ha svolto martedì 3 dicembre la valutazione partecipata della RSA Sant’Antonio di Carmagnola, struttura selezionata a seguito di un’estrazione casuale tra le RSA accreditate con l’Azienda
Sanitaria, che dispone di 79 posti letto, di cui 16 dedicati a persone autosufficienti. La collaborazione tra la RSA Sant’Antonio, CittadinanzAttiva e l’équipe dell’ASL TO5 si è rivelata efficace: l’esito complessivo della valutazione ha restituito un giudizio positivo sulla struttura, evidenziandone l’impegno nel garantire ambienti accoglienti, relazioni di cura adeguate e attenzione alla dignità dei residenti e fornendo utili spunti di miglioramento.
«La valutazione partecipata non è un adempimento formale” – commenta il Direttore Generale dell’ASL TO5, Bruno Osella – “ma un esercizio di responsabilità collettiva. Il confronto tra professionisti, cittadini e associazioni permette di osservare le nostre strutture con occhi diversi e di
orientare le azioni future in modo più efficace e trasparente. Voglio ringraziare la RSA Sant’Antonio, CittadinanzAttiva e tutti i partecipanti per il lavoro svolto con serietà e spirito costruttivo». “Ringrazio l’ASL TO5 per questa iniziativa che recepisce le indicazioni date dalla Regione” – aggiunge l’Assessore alla Sanità, Federico Riboldi – “l’umanizzazione delle cure è uno degli obiettivi principali che abbiamo dato alle Asr. Nel caso specifico, sono soddisfatto che l’esito complessivo della valutazione sia stato positivo. Il nostro lavoro prosegue per estendere questa modalità a tutte le Aziende»