“Il Fasi, negli ultimi anni, ha compiuto una profonda evoluzione: da Fondo focalizzato sul rimborso delle prestazioni sanitarie a Fondo che mette la prevenzione al centro della propria missione. I pacchetti dedicati alla prevenzione secondaria sono cresciuti fino a 22 e, più recentemente, abbiamo avviato un impegno deciso anche su quella primaria, ampliando il nostro lavoro sulla diagnosi precoce e sugli stili di vita sani. Nonostante ciò, l’accesso a questi strumenti resta ancora troppo basso: nel 2024 abbiamo erogato circa 27 mila pacchetti, e puntiamo ad aumentarli in modo significativo. Proprio per questo stiamo lavorando per diffondere una vera cultura della prevenzione, anche attraverso strumenti digitali: la nostra nuova app, la partecipazione al programma CV-Risk sulle malattie cardiovascolari, e un podcast”. Così Fabio Pengo, Vicepresidente del Fasi, il Fondo sanitario integrativo dei dirigenti d’azienda, intervenuto questa mattina alla prima sessione del “Milano Life Science Forum” di Assolombarda, con focus su “Prevenire è meglio che curare: una visione integrata della sanità”.
“Ci consideriamo una sandbox dell’innovazione, una leva strategica per la sostenibilità futura – ha proseguito il vicepresidente. Nel 2024 abbiamo avviato progetti che hanno nell’innovazione e nel digitale il loro punto di forza: penso a TAETE, realizzato con il Politecnico di Milano, che introduce un sistema di tariffazione basato sull’efficienza tecnologica delle strutture, valorizzando le prestazioni eseguite con macchinari avanzati e con adeguata maturità organizzativa, misurando gli esiti attraverso PROMs e PREMs. Un altro progetto riguarda invece la valutazione della propensione della popolazione ad adottare terapie digitali: ciò che emerge con chiarezza è il ruolo centrale della fiducia e della qualità delle informazioni con cui queste innovazioni vengono presentate. Il nostro messaggio, dunque, è semplice e fondamentale: la prevenzione è un investimento in salute, non un costo. È l’elemento che rende sostenibile il Servizio Sanitario Nazionale”.