ATS BERGAMO. EQUITÀ NEI PROGRAMMI DI SCREENING ONCOLOGICI: BUONE PRATICHE E INNOVAZIONE

Bergamo, 14 novembre 2025 – È in corso nella sede di ATS Bergamo un evento nazionale sull’equità nei programmi di Screening, realizzato con il contributo del Programma Mattone Internazionale Salute -ProMIS, in stretto raccordo con la Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia, che parteciperà con l’Unità Organizzativa Prevenzione.

Garantire a tutti i cittadini pari opportunità di accesso ai programmi di prevenzione oncologica è una priorità per la Sanità Pubblica e un obiettivo strategico condiviso a livello europeo, nazionale e regionale. Con questo spirito, ATS Bergamo promuove e organizza l’evento in oggetto.

L’iniziativa si inserisce in un più ampio percorso di collaborazione volto a diffondere esperienze, strumenti e modelli organizzativi, capaci di rendere i programmi di screening oncologici sempre più accessibili, inclusivi ed efficaci. L’equità rappresenta infatti un pilastro fondamentale della Sanità Pubblica: significa garantire a ogni persona – indipendentemente dal reddito, livello di istruzione o luogo di residenza e provenienza – la possibilità di accedere gratuitamente a interventi di prevenzione e diagnosi precoce.

A livello internazionale, le Nazioni Unite e la Commissione Europea pongono il tema dell’equità al centro delle politiche sanitarie, riconoscendo le disuguaglianze nell’accesso ai servizi di prevenzione come una delle principali minacce alla Salute Pubblica. Il piano “Europe’s Beating Cancer Plan” definisce una strategia complessiva per ridurre l’incidenza e la mortalità dei tumori, potenziando gli screening e promuovendo il Registro Europeo delle Disuguaglianze Oncologiche (ECIR).

In Italia, l’impegno per l’equità negli screening è declinato nel Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) 2020–2025, che dedica un’azione specifica al “Perseguimento dell’equità nell’offerta e nell’erogazione dei programmi di screening oncologici”. Per Regione Lombardia, il tema è parte integrante del Piano Regionale della Prevenzione (PRP) 2021-2025, in particolare del Programma Libero 14 sugli Screening oncologici, con l’obiettivo di favorire la partecipazione ai programmi di screening e raggiungere anche le persone più difficili da coinvolgere attraverso campagne multilingue, iniziative mirate e progetti di prossimità.

Durante l’incontro, partecipato da esperti provenienti da diversi Enti e Istituzioni sanitarie, vengono presentate buone pratiche, strumenti innovativi e approcci multidisciplinari per rafforzare l’equità nella prevenzione oncologica.

Tra gli interventi istituzionali il dr. Danilo Cereda, Responsabile dell’Unità Organizzativa Prevenzione della Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia, ad illustrare le strategie regionali per ridurre le disuguaglianze di accesso ai servizi di prevenzione e promuovere una partecipazione sempre più ampia e consapevole ai programmi di screening.

Tra gli esperti di rilievo nazionale e internazionale:

  • Dr. Salvatore Vaccarella (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, OMS)
  • Dr.ssa Paola Mantellini (ISPRO, Osservatorio Nazionale Screening)
  • Dr. Gianluigi Ferrante (CPO Piemonte)
  • Dr. Antonio Gianpiero Russo (ATS Milano)
  • Dr.ssa Cinzia Campari (AUSL-IRCCS Reggio Emilia)
  • Dr. Giuseppe Gorini (ISPRO)
  • Dr.ssa Antonia Semeraro (ASST Mantova)
  • Dr. Diego Iemmi (ATS Milano)

L’equità nei programmi di screening oncologici è una responsabilità condivisa che richiede la collaborazione tra tutti i livelli del sistema sanitario – europeo, nazionale, regionale e locale – dichiara Nicoletta Castelli, Direttore Sanitario di ATS Bergamo-. Grazie a ProMIS, ATS Bergamo ha potuto costruire un’occasione di dialogo e confronto che mette al centro la persona e l’accesso ai Servizi di Prevenzione. Collaborare per individuare strategie efficaci e aumentare l’adesione agli Screening, ponendosi sempre più dalla parte del cittadino, valorizzare l’impegno -anche economico- che sta dietro ogni singolo Programma e l’attività di coloro che lo rendono possibile, rendere la Comunicazione più efficace: si tratta di obiettivi raggiungibili, se percorsi assieme. ATS Bergamo ha già intrapreso il primo passo, pubblicando il Bilancio sociale dello Screening colorettale 2021-2024 quale strumento di trasparenza e misurazione della propria efficacia; seguiranno lo stesso percorso anche gli altri Programmi, in un’ottica di condivisione di obiettivi e valorizzazione di competenze al servizio dei nostri cittadini”.

Garantire l’equità nei programmi di screening oncologici significa non soltanto offrire prestazioni gratuite e di qualità, ma rimuovere ogni ostacolo che impedisce ai cittadini di accedervi, che sia linguistico, culturale, logistico o informativo -afferma Danilo CeredaResponsabile dell’Unità Organizzativa Prevenzione della Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia-. Regione Lombardia, in coerenza con le strategie europee e nazionali, sta investendo in percorsi di prevenzione sempre più capillari e inclusivi, capaci di raggiungere le persone più vulnerabili e di integrare le esperienze maturate nei diversi territori. Iniziative come quella promossa da ATS Bergamo, rappresentano un momento prezioso di confronto e di crescita collettiva per tutto il Sistema Sanitario.”

Oggi ribadiamo con convinzione l’importanza dei programmi di screening oncologici promossi in Lombardia, strumenti fondamentali di prevenzione e diagnosi precoce – ha dichiarato Paolo Franco, Assessore alla Casa e Housing sociale Regione Lombardia-. Parlare di buone pratiche significa investire in salute, perché individuare un tumore in fase iniziale fa spesso la differenza tra la vita e la malattia. La prevenzione non è un atto tecnico: è un dovere sociale e culturale. Per questo dobbiamo rafforzare la partecipazione, sensibilizzare e portare questi strumenti sempre più vicini ai cittadini. La nostra priorità è rendere gli screening un’opportunità reale per tutti, senza differenze territoriali o socioeconomiche. Prevenire è vivere, e Regione Lombardia continuerà ad investire con determinazione in politiche e servizi che mettano al centro la salute dei lombardi.”

L’incontro intende valorizzare le esperienze maturate in diversi contesti regionali e promuovere la costruzione di una rete sempre più solida tra istituzioni, professionisti e territori, per tradurre il principio di equità in pratiche operative capaci di generare impatto reale sulla salute dei cittadini. La Prevenzione è la “prima cura”.

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