Con i fondi ex articolo 20 garantita la piena copertura e liberate risorse di bilancio per oltre 2,2 milioni di euro
Siracusa, 15 ottobre 2025 – In merito ad alcune notizie apparse sulla stampa riguardanti le delibere 1574 e 1575 del 9 ottobre 2025, l’Asp di Siracusa precisa che nessun intervento è stato definanziato.
Le deliberazioni in questione riguardano una rimodulazione tecnica delle fonti di finanziamento che consente di garantire integralmente l’esecuzione delle opere con fondi statali ex articolo 20 della legge 67/88, liberando al contempo risorse aziendali per circa 2,2 milioni di euro. Gli interventi oggetto delle delibere riguardano le Case della Comunità di Melilli, Siracusa HUB e Rosolini e gli Ospedali di Comunità di Pachino e Noto, tutti confermati e in fase di attuazione secondo i cronoprogrammi contrattuali.
“Mi dispiace se le delibere siano state poco chiare e abbiano generato incomprensione– dichiara il direttore generale Alessandro Caltagirone – probabilmente a causa dei tecnicismi presenti nei testi. Alcuni articoli di stampa hanno ipotizzato definanziamenti o rallentamenti degli interventi, ma si tratta di interpretazioni infondate: tutti i progetti restano confermati e pienamente finanziati”.
Grazie all’Assessorato regionale della Salute, che ha colto la necessità di sostenere le azioni dell’Asp e conseguentemente intervenire con i fondi ex art. 20, sarà possibile coprire interamente gli investimenti senza gravare sul bilancio aziendale. Le tempistiche di completamento dei lavori, infatti, non dipendono dalla fonte di finanziamento, ma dai contratti stipulati con le imprese, che restano pienamente vincolanti e in corso di esecuzione.
“Provo dispiacere – prosegue Caltagirone – se qualcuno abbia voluto leggere in questa attività di rimodulazione un segnale di inefficienza. Al contrario, il nostro obiettivo è uno solo: migliorare e potenziare le strutture sanitarie del territorio, per poter erogare più servizi e in modo sempre più capillare. È un percorso complesso, in salita, ma che porteremo a compimento entro marzo 2026. Da quel momento in poi – conclude il direttore generale – avvieremo progressivamente nuovi servizi nelle Case e negli Ospedali di Comunità e all’interno dei presidi ospedalieri come quello di Noto che sta subendo un complesso intervento di miglioramento sismico. Chiediamo a tutti sostegno e pazienza in questa fase di intenso lavoro dei nostri servizi tecnici, in cui stiamo contemporaneamente realizzando le nuove strutture e garantendo ogni giorno la continuità dei servizi sanitari”.