«Un medico e un infermiere su tre soffrono di depressione, uno su dieci pensa al suicidio: questi numeri sono una ferita aperta per l’Europa e per l’Italia» – dichiara il Prof. Foad Aodi – «la salute mentale degli operatori è la base della sicurezza dei pazienti e va difesa con prevenzione, sostegno e dignità professionale». «Ansia e depressione sono ormai patologie del secolo – aggiunge la Cav. Dott.ssa Chiara Benedetta Rita Varisco – lo psicologo può essere il primo riferimento, indicando percorsi integrati di cura e diagnosi precoce, perché solo con il lavoro di squadra si affrontano le sfide globali».
ROMA, 11 OTTOBRE 2025 – In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, AMSI (Associazione Medici di Origine Straniera in Italia), Umem (Unione Medica Euromediterranea), Aisc News (Agenzia Mondiale Britannica Informazione Senza Confini) e Movimento Internazionale Uniti per Unire, proseguono il loro impegno di sensibilizzazione e divulgazione.
Il Prof. Foad Aodi, leader e presidente delle suddette associazioni e movimenti, medico-fisiatra, giornalista internazionale ed esperto di salute globale, Direttore di Aisc News, membro del Registro Esperti FNOMCeO, quattro volte Consigliere dell’OMCeO di Roma, docente dell’Università di Tor Vergata, Membro della Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI) e dell’Associazione Stampa Romana, ha condotto una nuova puntata della nostra “Scuola Unione per l’Italia”, trasmesso sempre attraverso i canali digitali di AISC NEWS Internazionale.
I dati sulla salute mentale dei professionisti sanitari: le riflessioni di Aodi
Secondo nuove autorevoli indagini mondiali, in occasione della recente Giornata della salute mentale, un medico e un infermiere su tre in Europa soffrono di depressione o ansia e uno su dieci ha avuto pensieri suicidari nelle ultime due settimane. Violenza sul lavoro, turni estenuanti e contratti precari emergono come le cause principali. Anche in Italia i dati sono allarmanti: il 24% dei professionisti mostra sintomi d’ansia, il 28% dei medici e il 32% degli infermieri soffrono di depressione, oltre il 10% dichiara pensieri suicidari.
Su questo quadro interviene il Prof. Foad Aodi: “Questi numeri sono una ferita aperta per l’Europa e per l’Italia. Da anni denunciamo che medici e infermieri vivono condizioni di stress estremo, tra turni massacranti, precarietà contrattuale, aggressioni e isolamento psicologico. La salute mentale degli operatori sanitari non è un tema marginale, ma la base della sicurezza dei pazienti e della stabilità dei sistemi sanitari. È urgente investire in prevenzione, sostegno psicologico, assunzioni e formazione. Senza dignità per chi cura, non può esserci sanità”.
L’impegno di Scuola Unione per l’Italia
La Scuola Unione per l’Italia, promossa dal Movimento Internazionale Uniti per Unire e dalle associazioni e comunità collegate, nasce come piattaforma di formazione e dialogo aperta a tutti, con particolare attenzione alle nuove generazioni italiane di origine straniera. È un laboratorio permanente che, attraverso lezioni, interviste e dibattiti con esperti, intende preparare e promuovere i professionisti del futuro: politici, giornalisti, operatori sanitari e cittadini consapevoli.
La Scuola si propone di affrontare in modo multidisciplinare le principali tematiche sociali, sanitarie, culturali e di attualità, promuovendo conoscenza, inclusione e cittadinanza attiva. Ogni appuntamento unisce divulgazione, formazione e testimonianze concrete, per fornire strumenti utili a comprendere la complessità del presente e costruire una società più giusta, competente e solidale.
Una persona su sei soffre di disturbi mentali e il 75% di essi si sviluppa entro i 25 anni
«Parlare di salute mentale significa affrontare una delle emergenze globali più rilevanti – sottolinea il Prof. Aodi –. Una persona su sei soffre di disturbi mentali e il 75% di essi si sviluppa entro i 25 anni, la metà già entro i 16. Per questo è fondamentale prevenire, fare diagnosi precoci e lavorare in squadra: psichiatri, medici di famiglia, pediatri, neurologi, fisiatri, psicologi, logopedisti e tutti i professionisti della salute. Ogni patologia deve essere affrontata in team, nel rispetto del ruolo del medico e delle competenze di ciascuno».
In questa occasione il Prof. Aodi ha intervistato la Cav. Dott.ssa Chiara Benedetta Rita Varisco, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, psicologa e giurista con Master in Criminologia, esperta di prevenzione e contrasto al bullismo e al cyberbullismo, autrice e divulgatrice scientifica, attiva con progetti e pubblicazioni diffuse in Italia e all’estero. Le sue opere sono conservate nelle più prestigiose biblioteche, dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano fino alla Harvard Library. La Dott.ssa Varisco è anche componente del Movimento Uniti per Unire.
La Dott.ssa Varisco ha ricordato l’importanza della collaborazione tra professionisti, della prevenzione e della diagnosi precoce, sottolineando il ruolo centrale dello psicologo come primo approccio:
«Ansia e depressione sono ormai patologie del secolo. Lo psicologo può essere il primo riferimento, indirizzando i pazienti verso gli specialisti più adeguati e contribuendo a un percorso integrato di cura».
Tra le sue iniziative, la Dott.ssa Varisco ha fondato “Giardinieri dell’Anima”, attività di servizio volta alla promozione della salute psicologica attraverso webinar, conferenze e momenti di dialogo con i cittadini. Il progetto è sostenuto dall’Accademia dei Cavalieri, dall’Unione Nazionale dei Cavalieri d’Italia – sezione Monza e Brianza, dal Lions Club Carate Brianza Cavalieri e dal Lions Club Lombardia Cavalieri di San Maurizio, ed è ispirato al concetto di sociatria, intesa come “cura” della società in tutte le sue dimensioni.
Con questa iniziativa si consolida la seconda stagione di Amsi, che prosegue dopo la prima, avviata nel 2000 con Amsi, Co-mai, Uniti per Unire, Umem, U.I. Arabi del ’48 e Aisc News, una stagione che ha prodotto 25 anni di congressi, iniziative e successi internazionali. Oggi Aisc News diffonde oltre 35 articoli al giorno in 120 Paesi, rafforzando la rete di informazione e cooperazione culturale e sanitaria.
«La salute mentale è un bene globale e va difesa con scienza, prevenzione e cultura. Bisogna abbattere lo stigma, valorizzare i giovani, affrontare ansia e depressione non come tabù ma come sfide comuni. Uniti possiamo costruire una società più attenta, giusta e solidale» – ha concluso il Prof. Aodi.