Il medico di medicina generale sarà protagonista nella sperimentazione delle innovazioni tecnologiche che stanno investendo la sanità. “Il fascicolo sanitario elettronico, la telemedicina e l’intelligenza artificiale hanno l’obiettivo di supportare i medici a migliorare i processi di cura e diagnosi. La medicina generale ha bisogno di acquisire consapevolezza rispetto a quello che sta accadendo e nel frattempo ha bisogno di entrare nel merito delle questioni affinché questo processo di innovazione tecnologica non sia solo ‘tecnologico’”. Lo ha detto il vicesegretario della Fimmg, Nicola Calabrese, riassumendo il dibattito “Acn 5.0: fascicolo sanitario elettronico, patient summary, telemedicina, intelligenza artificiale”, che si è svolto oggi all’83esimo congresso della Federazione italiana dei medici di famiglia.
La tecnologia, ha proseguito Calabrese, deve avere “strumenti maneggevoli, di facile usabilità e che non condizionino troppo, se non in termini di miglioramento, i processi assistenziali e di cura”. Il vicesegretario della Fimmg ha poi sottolineato “l’importanza delle competenze digitali e della loro certificazione, come espresso dall’Enpam”, e “la centralità che la recente legge sull’intelligenza artificiale affida al medico, considerato soggetto responsabile dell’ultima decisione rispetto alla diagnosi e alla cura”.
Il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli, ha spiegato che “i medici sono portati a collaborare sul digitale. L’uso degli algoritmi ha portato la medicina in una fase di cambiamento globale in cui la diagnosi non avviene più attraverso i sintomi ma attraverso i dati. È una evoluzione che ci porta sempre di più verso una medicina personalizzata”.
Per il commissario di Agenas, Americo Cicchetti, la tecnologia può aiutare i medici a “liberare tempo clinico, migliorare la capacità di assistere i pazienti e migliorarli”, oltre che “avere una sanità più vicina, più efficace e più rapida”. Mauro Moruzzi, tra i massimi esperti italiani di e-Health, ha rimarcato la necessità che ci sia “il grande contributo di tutte le categorie e la partecipazione della parte medica”. Per Achille Iachino, Direttore dell’Unità di missione per l’attuazione degli interventi del PNRR al ministero della Salute, “non è in discussione se compilare o meno” il fascicolo sanitario elettronico, “ma come compilarlo. I campi obbligatori di ogni fascicolo sono quelli più alla portata per una prima compilazione. Il tutto e subito non ci appartiene in questo contesto”.