Siracusa – 30.9.2025 – Gli aspetti relativi alla situazione attuale e alle prospettive future dell’ospedale Trigona di Noto sono stati stamane al centro di un incontro nella sede dell’Assessorato regionale della Salute con l’assessore Daniela Faraoni, al quale hanno partecipato il direttore generale dell’Asp di Siracusa Alessandro Caltagirone e l’onorevole Riccardo Gennuso.
Nell’occasione è stato concordato che l’Asp invierà una richiesta formale all’Assessorato per anticipare l’attuazione di alcune misure già previste nella nuova rete ospedaliera recentemente presentata, in particolare:
• l’attivazione del Pronto soccorso H24;
• l’attivazione di alcuni posti letto di Chirurgia;
• l’attivazione di alcuni posti letto di Medicina.
• il mantenimento di posti letto di Ortopedia in area geriatrica.
Tali iniziative consentiranno, una volta ultimati i lavori di ristrutturazione del presidio ospedaliero Trigona, di riportare a Noto l’Unità Operativa di Ortopedia, temporaneamente e necessariamente in trasferimento ad Avola, per permettere gli interventi del PNRR. Il rientro è previsto a partire da aprile 2026.
“L’attenzione del Governo regionale per il presidio di Noto è massima – ha dichiarato l’assessore regionale della Salute Daniela Faraoni -. Abbiamo condiviso la necessità di anticipare alcune misure organizzative, così da garantire al territorio una risposta sanitaria più tempestiva ed efficace. L’obiettivo è rafforzare i servizi in coerenza con la programmazione regionale e nazionale, valorizzando il ruolo del Trigona all’interno della rete ospedaliera”.
“Il nostro impegno è offrire ai cittadini non solo la piena attuazione di quanto già previsto – ha sottolineato il direttore generale dell’Asp di Siracusa Alessandro Caltagirone – ma un percorso accelerato che permetta di avere sin da subito un Pronto soccorso potenziato e reparti attivi in area medica e chirurgica. Con il completamento dei lavori e il ritorno dell’Ortopedia a Noto, il presidio potrà rafforzare il proprio ruolo strategico di integrazione ospedale-territorio”.
“L’incontro di oggi ha rappresentato un passaggio concreto e importante per il futuro dell’ospedale di Noto – ha sottolineato l’onorevole Riccardo Gennuso -. È fondamentale che i cittadini possano contare su un pronto soccorso H24 e su servizi ospedalieri più forti già nei prossimi mesi, senza attendere il completamento di tutte le procedure. Continueremo a seguire da vicino l’iter, con l’obiettivo di dare risposte rapide e tangibili alla comunità. Ritengo un grande successo essere riusciti ad eleggere l’ospedale di Noto, che nella rete non aveva più servizi essenziali come il pronto soccorso, a presidio complementare di un DEA di primo livello e che passerà, con la nuova programmazione, da una ventina di posti letto attivi a quasi 80 posti letto. Non vorrei che alcune componenti politiche siano intervenute sul tema solo per oscurare l’ottimo risultato messo in campo dal governo Schifani”.
L’Ospedale Trigona di Noto è al centro delle azioni della Direzione Strategica dell’ASP di Siracusa, che sta attuando quanto previsto nella vigente rete ospedaliera con un potenziamento significativo delle attività, l’attivazione di nuovi servizi e un riassetto complessivo che garantirà un salto di qualità rispetto al passato.
Sono in corso importanti interventi di ristrutturazione edile, impiantistica e architettonica legati al PNRR che consentiranno, una volta completati entro marzo 2026, di offrire spazi più moderni e funzionali per l’attività sanitaria.
Il nuovo assetto del presidio di Noto comprenderà inoltre reparti dedicati alla fase post-acuta, con 20 posti letto per Recupero e Riabilitazione Funzionale e 16 posti letto di Lungodegenza strettamente collegati con le strutture territoriali già previste: Ospedale di Comunità con 20 posti letto, Casa di Comunità e Centrale Operativa Territoriale, già parzialmente operative e che saranno a pieno regime entro marzo 2026.
“La sinergia tra l’Assessorato della Salute e la Direzione Aziendale – prosegue – ha sottolineato il direttore generale dell’ASP di Siracusa, Alessandro Caltagirone ha consentito di predisporre un documento che consentirà al Trigona di collocarsi come punto strategico di integrazione ospedale-territorio, in rete con il Dea di I livello Avola-Noto e con il Distretto sanitario, in piena coerenza con i bisogni di salute della collettività”.