West Nile. ISS: da inizio anno 582 casi, 39 decessi

Salgono a 582 in Italia i casi confermati di infezione da West Nile Virus (WNV) nell’uomo (502 nel precedente bollettino), con 39 decessi. Lo afferma il nono bollettino della sorveglianza pubblicato oggi e in allegato.

Tra i casi confermati 260 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (14 Piemonte, 24 Lombardia, 22 Veneto, 1 Friuli-Venezia Giulia, 1 Liguria, 20 Emilia-Romagna, 3 Toscana, 77 Lazio, 2 Molise, 74 Campania, 1 Puglia, 2 Basilicata, 5 Calabria, 1 Sicilia, 13 Sardegna), 48 casi asintomatici identificati in donatori di sangue, 262 casi di febbre (di cui 1 importato dal Kenya), 4 casi asintomatici e 8 casi sintomatici

Sono stati notificati 39 decessi (5 Piemonte, 2 Lombardia, 1 Emilia-Romagna, 15 Lazio, 14 Campania, 2 Calabria). La letalità, calcolata sulle forme neuro-invasive confermate e finora segnalate, è pari al 15% (nel 2018 20%, nel 2024 14%).

Nello stesso periodo sono stati segnalati 7 casi di Usutu virus (2 Piemonte, 2 Lombardia, 1 Veneto, 2 Lazio).

Salgono a 68 (vs 63) le Province con dimostrata circolazione del WNV appartenenti a 16 Regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

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 Altre arbovirosi

Dal 1 gennaio al 9 settembre 2025 (aggiornamento settimanale), al sistema di sorveglianza nazionale risultano:

 – 208 casi confermati di Chikungunya: 41 casi associati a viaggi all’estero e 167 casi autoctoni, età mediana 60 anni, 47% di sesso maschile, nessun decesso. Sono stati identificati quattro episodi di trasmissione locale del virus Chikungunya in due Regioni (Emilia-Romagna e Veneto), uno rappresentato da un caso sporadico (evento considerato già chiuso) e tre da focolai.

– il focolaio di maggiori dimensioni, con 133 casi confermati di infezione, tutti sintomatici, è localizzato principalmente in un comune della provincia di Modena (Emilia-Romagna). Sono attualmente in corso ulteriori indagini epidemiologiche.
– un altro focolaio, di dimensioni più contenute, con 30 casi confermati di infezione, tutti sintomatici, è localizzato in alcuni comuni della provincia di Verona (Veneto). Anche in questo caso sono in corso ulteriori indagini epidemiologiche.
– il terzo focolaio, con 2 casi confermati di infezione, tutti sintomatici, è localizzato in un comune della provincia di Bologna (Emilia-Romagna). Anche in questo caso sono in corso ulteriori indagini epidemiologiche.

 Dal 1 gennaio al 26 agosto 2025 (aggiornamento mensile), al sistema di sorveglianza nazionale risultano:

– 134 casi confermati di Dengue: 130 casi associati a viaggi all’estero e 4 casi autoctoni, età mediana 40 anni, 57% di sesso maschile, nessun decesso. Sono stati identificati due eventi distinti di trasmissione locale del virus Dengue in due Regioni (Emilia-Romagna e Veneto), uno dei quali rappresentato da un caso sporadico e l’altro da un focolaio ma non si registrano nuovi casi di infezione nell’uomo da più di trenta giorni.
– 4 casi di Zika virus: tutti importati, nessun decesso.
– 30 casi di TBE: tutti autoctoni, età mediana 57,5 anni, 63% di sesso maschile, con un decesso.
– 75 casi di Toscana virus: tutti autoctoni, età mediana 57 anni, 77% di sesso maschile, con un decesso

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