ASP Catania. Operativo Centro di Pronta Accoglienza per dipendenze, modello integrato e équipe multiprofessionale

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La struttura dotata di 12 posti letto, è rivolta alla presa in carico di pazienti inviati dai Ser.T., con l’obiettivo di garantire un accesso facilitato e multidimensionale, laddove sia necessario un intervento residenziale di breve durata.

CATANIA – È stato attivato oggi a Catania, presso i locali dell’ex Clinica Argento in via Ottavio D’Arcangelo 14-16, il nuovo Centro di Pronta Accoglienza (Cpa) dedicato alle persone con dipendenze patologiche, realizzato dall’Asp di Catania. La struttura, dotata di 12 posti letto residenziali, nasce con l’obiettivo di offrire un intervento residenziale di breve durata a pazienti inviati dai Servizi per le Tossicodipendenze (Ser.T.), garantendo un accesso facilitato e multidimensionale.

Il Cpa rappresenta un passaggio intermedio fondamentale tra la fase pre-sanitaria, i Ser.T. e le comunità terapeutiche. Si rivolge in particolare a pazienti a rischio clinico che necessitano di un breve ricovero propedeutico a programmi di cura ambulatoriali o residenziali più strutturati.

«Questo nuovo Centro nasce all’interno di una rete di interventi sempre più strutturata ed è il frutto di una programmazione regionale lungimirante, voluta dal presidente Schifani e promossa dall’assessore alla Salute Faraoni. Un progetto che abbiamo concretizzato nella nostra provincia grazie alla collaborazione e alla visione condivisa dell’intera rete dei servizi di salute mentale – ha dichiarato il direttore generale dell’Asp di Catania, Giuseppe Laganga Senzio -. Il Cpa adotta un modello organizzativo integrato e si avvale di un’équipe multiprofessionale altamente qualificata per garantire una risposta di cura efficace agli utenti, alle loro famiglie e a chi affronta ogni giorno il dramma delle dipendenze. Un punto di riferimento facilmente accessibile e pienamente inserito nel tessuto dei servizi territoriali. Desideriamo rivolgere un sentito ringraziamento a tutti i professionisti che hanno contribuito alla realizzazione e all’attivazione di questa importante struttura, che saprà essere un presidio sanitario di prossimità, fondato sulla competenza, sull’accoglienza e sull’umanità».

Il Cpa è gestito da un’équipe multiprofessionale operativa h24 composta da medici, psicologi, infermieri, assistenti sociali, educatori, terapisti della riabilitazione e operatori socio-sanitari, con una presa in carico orientata alla motivazione al trattamento e alla continuità assistenziale. All’interno della struttura vengono garantiti interventi farmacologici integrati con attività psicologiche e psicoterapeutiche, terapie di gruppo, attività riabilitative e azioni pedagogico-educative, anche finalizzate all’inserimento lavorativo.

«Spesso i nostri utenti si trovano in una condizione di svantaggio – ha spiegato il direttore dell’UOC Servizio Territoriale Dipendenze patologiche, Fabio Brogna -. Una volta conclusa la terapia ambulatoriale, ritornano nel proprio contesto di origine, esponendosi al rischio di ricaduta nell’uso di sostanze o in altri comportamenti di dipendenza. Per questo il Cpa offre loro un periodo di 30 giorni per recuperare l’equilibrio psicofisico in un ambiente protetto e terapeutico. Al termine del percorso, il paziente può rientrare al Ser.T. territorialmente competente o, se necessario, essere indirizzato verso un percorso più lungo in una comunità terapeutica o in un servizio ambulatoriale più strutturato».

La sede del Centro dispone di spazi dedicati a attività terapeutiche, ambulatori medici e infermieristici, ambienti per colloqui familiari, aree ricreative e spazi per la riabilitazione psicosociale, a supporto di un percorso clinico-sociale coordinato e continuativo.

Presenti oggi per l’occasione, insieme al direttore generale Laganga Senzio, il direttore sanitario, Giuseppe Angelo Reina; il direttore amministrativo, Tamara Civello; il direttore del Dipartimento di Salute mentale (Dsm), Carmelo Florio; il direttore dell’UOC Servizio Territoriale Dipendenze patologiche, Fabio Brogna con i suoi collaboratori; la responsabile del Ser.T. di Camporotondo Etneo e coordinatrice del Cpa, Antonella Marinaro, affiancata dai 17 professionisti assunti incaricati delle attività; nonché i direttori dei Dipartimenti amministrativi e sanitari, delle Unità operative del Dsm e delle strutture aziendali coinvolte nell’attivazione del servizio.

Il Cpa si inserisce nel piano regionale di potenziamento della rete per la cura delle dipendenze, voluto dal Governo Regionale e previsto dalla legge regionale n. 26/2024. È stato finanziato con circa 1,2 milioni di euro attingendo ai fondi del Pnes 2025–2026 e del Fondo sanitario regionale – Missione 20.

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