14 LUGLIO 2026. Sono state date in dotazione in via sperimentale al personale dell’accettazione-triage nei pronto soccorso di San Donà di Piave e di Portogruaro e, in caso di atteggiamenti aggressivi o aggressioni vere e proprie, dopo aver avvisato l’utente l’operatore attiva il dispositivo.
Dopo la presentazione del presidente Luca Zaia a Palazzo Balbi, all’Ulss 4 sono state attivate le body cam contro le aggressioni al personale sanitario. Questa mattina la presentazione e la dimostrazione pratica, con tanto di aggressione simulata, al pronto soccorso di San Donà di Piave.
“Il personale di queste unità operative è tra i più esposti a episodi di aggressione in ambito medico e sanitario– ha spiegato il direttore del pronto soccorso di San Donà, Angela Beltrame – l’impiego delle body cam rappresenta in primo luogo una forma di prevenzione nei confronti dell’utenza, che è consapevole di essere ripresa in caso di aggressione, in secondo luogo queste videocamere tutelano il personale in quanto riprendono audio e video che possono essere utilizzati all’occorrenza dalle forze dell’ordine o dall’autorità giudiziaria”.
Il direttore generale dell’Ulss 4, Mauro Filippi, ha tracciato il quadro generale delle aggressioni ad operatore registrate in questa azienda sanitaria: 133 nel 2023 diminuite a 108 nel 2024, di cui 19 di tipo fisico nel 2023, ridotte a 8 nel 2024: “Un trend in diminuzione che va monitorato nel tempo – ha sottolineato Filippi – Va evidenziato che su questo fronte a livello nazionale si sono inasprite le pene per chi aggredisce e a livello regionale sono nel tempo intervenute diverse misure a tutela degli operatori tra le quali le recenti linee di indirizzo, ed è attivo anche un tavolo regionale per la prevenzione e la protezione degli atti di violenza a danno degli operatori sanitari”.
“In questo contesto – continua Filippi – anche l’Ulss 4 si è concretamente attivata, adottando un piano di contrasto alle aggressioni che ha previsto azioni mirate, di carattere strutturale, come la mappatura e il monitoraggio dei varchi di accesso delle zone di attesa e percorsi, delle zone videosorvegliate, la formazione al personale per la prevenzione e gestione degli utenti aggressivi, l’adesione al protocollo provinciale con le forze dell’ordine per la gestione di utenti aggressori. Ora l’impiego delle body cam fornisce un ulteriore elemento di prevenzione e protezione del personale”.
L’azienda sanitaria ha definito un regolamento di utilizzo delle videocamere, predisposto documenti e un’informativa per l’utenza esposta nei pronto soccorso. Il tutto nel rispetto della normativa sulla privacy.