Il nuovo sistema angiografico di ultima generazione è in grado di acquisire immagini ad alta qualità, riducendo al minimo la dose di radiazioni.
Dal 30 giugno scorso il Policlinico di Modena può contare su una nuova e moderna sala emodinamica avanzata che è andata a prendere il posto della precedente, ormai attiva da numerosi anni. Trova spazio al quarto piano, ingresso 3, dello stabilimento di via del Pozzo nell’area della Cardiologia diretta dal Professor Giuseppe Boriani e questa mattina, martedì 8 luglio, si è tenuta la cerimonia inaugurale alla presenza del Sindaco di Modena e Presidente della CTSS, Massimo Mezzetti. A fare gli onori di casa sono stati invece il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, Ingegner Luca Baldino, il Dottor Fabio Sgura coordinatore dell’équipe di emodinamica, il Professor Boriani e tutto il proprio staff.
«Questa nuova sala emodinamica – commenta il Direttore Generale dell’AOU di Modena, Ingegner Luca Baldino – rappresenta un investimento concreto nella qualità della cura e nella sicurezza di pazienti e operatori, reso possibile grazie ai fondi PNRR, che confermano la nostra volontà di dotare il Policlinico di tecnologie d’avanguardia al servizio di tutta la comunità».
La sala conta di nuovo sistema angiografico di ultima generazione firmato Philips, dotato della tecnologia ClarityIQ, in grado di acquisire immagini ad alta qualità riducendo al minimo la dose di radiazioni. Un beneficio significativo sia per i pazienti sia per gli operatori, grazie a una maggiore protezione durante le procedure.
Il sistema integra diversi dispositivi di imaging, come IVUS e OCT, oltre a tecnologie funzionali quali iFR e FFR, offrendo così un supporto completo per l’interventistica coronarica e strutturale. Inoltre, la piattaforma permette di combinare metodiche diverse – dall’ecocardiografia all’AngioTC – garantendo procedure più rapide, semplici e sicure.
«Il sistema – spiega l’Ingegner Marco Martignon, Responsabile Unico del Progetto del Servizio Unico Ingegneria Clinica – è inoltre dotato di angiografia rotazionale CBCT (Cone Beam CT) e Fusion Imaging in grado di unire all’immagine angiografica le immagini anatomiche provenienti da precedenti esami TC ed RM a supporto degli operatori durante l’attività interventistica. L’angiografo inoltre possiede caratteristiche che lo rendono sovrapponibile con l’altro già in uso alla Radiologia Interventistica ed installato al piano terra dell’edificio, garantendo in tal senso il massimo dell’intercambiabilità delle due apparecchiature nel caso di guasto o malfunzionamento.L’angiografo è stato interamente finanziato con fondi PNRR nell’ambito della Misura M6C2I1.1.2 Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero (grandi apparecchiature) – CUP F99J22001410006 ed acquisito mediante gara centralizzata Intercent-ER comprensiva di oneri per l’adeguamento di locali ed impianti per un importo complessivo di 668.804,00 euro IVA compresa».
La nuova strumentazione supporterà sensibilmente l’attività della sala emodinamica che, nel 2024, è stata utilizzata per l’esecuzione di 1300 coronarografie e 650 angioplastiche coronariche in pazienti acuti e cronici. Quello del Policlinico di Modena è l’unico centro provinciale per il cateterismo cardiaco destro per ipertensione polmonare e valutazione della valvola tricuspide. Nello specifico, lo scorso anno sono stati eseguiti 100 cateterismi destri e 29 destro/sinistro, con 20 pericardiocentesi di malati dell’Oncologia e della Nefrologia.
«La Cardiologia che dirigo offre una ampia gamma di valutazioni sia invasive che non invasive, sia nel campo delle malattie coronariche, che nel campo dello scompenso cardiaco, delle valvulopatie e delle patologie aritmiche – commenta il Professor Giuseppe Boriani, Direttore della Cardiologia del Policlinico e del Dipartimento Interaziendale di Malttie Nefrologiche, Cardiache e Vascolari – il rinnovamento della sala angiografica è un elemento fondamentale per i futuri sviluppi nel nostro campo e si affianca a una riorganizzazione che coinvolge anche la attigua sala di elettrofisiologia, la cui attività costituisce riferimento in ambito provinciale e regionale per le ablazioni transcatere di varie patologie aritmiche. In effetti, se nella cardiologia sono oggi presenti sub-specialità come la interventistica coronarica e strutturale, l’elettrofisiologia e l’ecocardiografia, cio’ che ritengo essenziale, come docente e direttore, è mantenere viva la centralità del paziente, oggetto delle cure integrate e dell’assistenza dei cardiologi della nostra struttura, assistiti in modo eccellente dal nostro personale infermieristico e tecnico. Tecnologia, esperienza clinica e ricerca clinica sono le basi per garantire le migliori cure ai nostri pazienti, nonché la migliore formazione ai nostri specializzandi, in piena collaborazione con tutti i reparti del Policlinico e con tutto il territorio».
«Si tratta di un sistema di integrazione delle immagini cardiovascolari che offre vantaggi significativi per i pazienti – spiega il Dottor Fabio Sgura – con il nuovo angiografo, infatti, sarà possibile integrare immagini ecocardiografiche, angiografiche e TAC, permettendo di esplorare il cuore in modo più dettagliato ed eseguire procedure interventistiche mininvasive, a torace chiuso, mantenendo comunque una visione completa a 360 gradi. In altre parole, la visione cardiologica viene esplorata contestualmente in tre diversi modi su un unico sistema di integrazione di immagini. Inoltre, il nuovo angiografo consentirà di svolgere le procedure con una minore emissione di dose per il paziente».
«Acquistare nuovi e più performanti strumenti – sono le conclusioni di Massimo Mezzetti, Sindaco di Modena e Presidente della CTSS – è segno di una sanità pubblica che sa cogliere con intelligenza e lungimiranza le occasioni che vengono date, in questo caso dal PNRR. Un aspetto che non va dato per scontato ma che significa capacità di programmare e mettere a sistema per offrire maggiore e migliore cura ai pazienti».