AOU Sassari. La realtà virtuale per aiutare i piccoli pazienti

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Un visore 3D riduce stress e dolore nei bambini durante prelievi e medicazioni. In Chirurgia pediatrica arriva la donazione del Club 4×4, insieme ai pannelli artistici realizzati dagli studenti del Liceo Figari

Sassari 8 luglio 2025 – Un viaggio in mongolfiera o nello spazio tra pianeti e stelle, oppure ancora, una visita all’acquario con la possibilità di pescare e, magari, poi riposarsi ammirando il tramonto. Sono i viaggi immersivi nella realtà virtuale che i piccoli pazienti ricoverati in Chirurgia pediatrica potranno realizzare durante le procedure mediche come un prelievo di sangue o una medicazione. Lo faranno grazie al visore 3D per la realtà virtuale aumentata che l’associazione “Club 4×4 Experience Sardegna” ha donato alla struttura dell’Aou di Sassari diretta dal professor Francesco Saverio Camoglio.

 L’associazione sassarese, presieduta da Paolo Spina, a Natale scorso, grazie all’evento “Natale da Rombo“, ha raccolto 10mila euro che sono stati destinati alla realizzazione di due progetti. Il primo, appunto, l’acquisto del visore 3D e il secondo che ha permesso di abbellire il reparto con pannelli disegnati dagli studenti del Liceo artistico “Filippo Figari”.

I due progetti sono stati presentati questa mattina nel reparto di Chirurgia pediatrica, alla presenza della direttrice della struttura Affari generali, legali, comunicazione e urp Marina Iole Crasti, quindi del presidente dell’associazione “Club 4×4 Experience Sardegna” Paolo Spina, una delegazione degli studenti del “Figari” accompagnati dal dirigente Mariano Muggianu e dalla professoressa Barbara Sanna che ha coordinato il progetto. A fare gli onori di casa il direttore del reparto il professor Francesco Saverio Camoglio e il coordinatore infermieristico dottor Felice Curcio che si occupa di seguire il progetto del visore 3D.

Ai ragazzi e agli organizzatori i ringraziamenti del commissario straordinario dell’Aou Mario Carmine Palermo, della direttrice sanitaria Lucia Anna Mameli, del direttore amministrativo Alberto Mura.

«In ospedale, ogni gesto che aiuta a ridurre la paura nei bambini conta – ha detto a margine dell’iniziativa il commissario dell’Aou di Sassari Mario Carmine Palermo -. Questo progetto è un modo concreto per far sentire i piccoli pazienti un po’ più al sicuro, anche nei momenti più delicati del percorso di cura».


«Nel nostro piccolo – ha affermato Paolo Spina – cerchiamo di tutelare i nostri bambini, in particolare quelli che devono vivere una realtà ospedaliera. E con la realtà virtuale abbiamo voluto regalare loro la possibilità di vivere il ricovero in maniera più serena».


Diversi studi hanno dimostrato che quando un bambino è in ospedale, anche una semplice visita o una medicazione può far paura. Ma con un visore di realtà virtuale tutto cambia: bastano pochi istanti e si ritrova in un mondo diverso, fatto di colori, animali, avventure. Non è solo un gioco. Serve a distrarlo, a farlo sentire un po’ più tranquillo, anche mentre affronta momenti difficili. Lo aiuta a non pensare al dolore, ad avere meno paura. E tutto diventa un po’ più sopportabile.

«Il nostro obiettivo – ha ribadito Francesco Saverio Camoglio – è quello di ridurre l’ansia e lo stress dei bambini ricoverati. E con i visori, secondo diversi studi, è possibile ridurre la percezione del dolore durante le procedure mediche, quindi ottenere una migliore cooperazione da parte dei bambini e offrire un’esperienza ospedaliera meno traumatica».


E che sull’utilizzo dei visori ci sia una particolare attenzione lo testimonia anche la tesi di laurea che nella stessa serata di oggi sarà discussa nell’aula magna della Facoltà di Medicina. Il titolo della tesi è “Valutazione degli effetti dell’utilizzo della realtà virtuale nel dolore da venipuntura in pronto soccorso pediatrico” e sarà presentata dalla laureanda Chiara Soriani, con relatore il professor Camoglio e correlatori il dottor Gianfranco Meloni e la dottoressa Nadia Vacca.


Il visore per la realtà virtuale si aggiunge così al progetto volto ad abbellire il corridoio del reparto, al secondo piano della seconda stecca bianca, con pannelli colorati. A realizzarli sono state le studentesse e gli studenti delle classi IV e V del Liceo artistico “Filippo Figari” di Sassari. «Lo abbiamo chiamato “Il mare che abbraccia” – ha spiegato la docente di Disegno, Moda e Costume Barbara Sanna che ha coordinato gli studenti – perché vuole offrire un abbraccio, anche simbolico, a tutti i piccoli pazienti, per rendere la loro degenza più dolce e accogliente». Un messaggio simbolico racchiuso anche dentro una bottiglia, che campeggia su uno dei pannelli nel corridoio del reparto di Chirurgia pediatrica.


E poi ancora, pesciolini colorati, polpi, granchi, stelle marine, tartarughe di mare, una balena, uno squalo sorridente, tanti cavallucci marini. E ancora un delfino, un gamberetto, una medusa e un’ostrica che racchiude una perla lucente.


«Il progetto – ha raccontato ancora la docente – ci è stato proposto dal Club 4×4 e siamo stati subito tutti felici di partecipare. Così ad aprile abbiamo iniziato a realizzare i bozzetti e a giugno i lavori erano già conclusi».


«Con i fondi raccolti con l’evento “Natale da Rombo” realizzato durante le scorse festività natalizie – ha aggiunto Paolo Spina – abbiamo pensato anche a un allestimento che abbellisse il reparto, per addolcire l’impatto dell’ingresso nella struttura».


I 25 studenti coinvolti (15 di questi hanno conseguito il diploma nei giorni scorsi) hanno utilizzato una particolare tecnica – pittura materica – che si caratterizza per l’uso di materiali diversi, oltre al colore, per creare disegni che hanno una forte componente tattile e – grazie all’utilizzo di sabbia – tridimensionale.


Il progetto non si conclude con questi pannelli. Dopo il corridoio le studentesse e gli studenti della IV classe passeranno alle stanze, realizzando singoli pannelli che abbelliranno e caratterizzeranno il singolo posto letto.

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