Ulss Scaligera. Inaugurata la nuova Casa della Comunità di Cerea

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La cura della persona declinata al concetto di prossimità. Succede nelle Case della Comunità, i luoghi fisici frutto della riforma sanitaria italiana dove i cittadini possono entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria, sociosanitaria e sociale. 

Oggi a Cerea è stata inaugurata la prima del territorio dell’ULSS 9 Scaligera realizzata con i finanziamenti del PNRR. Si aggiunge alla Casa della Comunità di Bovolone, attiva da fine gennaio, con l’obiettivo condiviso di offrire assistenza sanitaria di prossimità ai residenti, in particolare a quelli più anziani, riducendo così il numero delle ospedalizzazioni anche non urgenti. In questo modo le cure sanitarie sul territorio possono essere coordinate in modo efficiente e rapido per soddisfare ai bisogni dei cittadini, un modello di integrazione che  risponde anche alla generale carenza dei Medici di Medicina generale. 

La Casa della Comunità di Cerea ha come bacino di utenza una popolazione di circa 28.000 abitanti afferenti ai Comuni di Cerea, Casaleone, San Pietro di Morubio e Roverchiara.

L’INAUGURAZIONE

Il taglio del nastro si è tenuto questa mattina negli spazi rinnovati in via Oberdan 10. Presenti l’Assessore alla Sanità e ai Servizi Sociali della Regione del Veneto, Manuela Lanzarin, la Vicepresidente della Regione, Elisa De Berti, il Direttore Generale dell’ULSS 9 Scaligera, Dott.ssa Patrizia Benini, il Presidente della Provincia di Verona, Flavio Pasini, il Sindaco di Cerea, Marco Franzoni, il Direttore del Distretto 3 – Pianura Veronese, Dott. Claudio Coppo, il Direttore dell’UOC Servizi Tecnici e Patrimoniali, Ing. Luca Avesani, il Dott. Lucio Cordioli in rappresentanza dell’Ordine dei Medici di Verona, e la Direttrice della Cooperativa Anderlini di Cerea, Elena Tobaldo. Alla cerimonia hanno partecipato inoltre alcuni Sindaci del Distretto 3, Assessori e Presidente del Consiglio comunale di Cerea, la Direzione Strategica e i Dirigenti dell’ULSS 9 coinvolti nei lavori e una rappresentanza del personale che lavora nella Casa della Comunità e di coloro che hanno preso parte alla sua realizzazione.

I SERVIZI PRESENTI

La struttura è dotata del Punto Unico di Accesso (PUA), nuovo riferimento per gli utenti che necessitano di informazioni, orientamento e accompagnamento all’accesso ai servizi e di presa in carico unitaria della persona non autosufficiente. Nel caso di utenti a elevata complessità o con necessità di integrazione socio sanitaria, i cui bisogni richiedano una valutazione multidimensionale, il PUA si occupa di segnalare il caso al servizio competente, in modo che vengano presi in carico nel minor tempo possibile e in modo adeguato. Il servizio è garantito da un infermiere “case manager” dell’Azienda ULSS 9 e da un’assistente sociale assegnato dall’Ambito Territoriale Sociale (ATS) di Legnago, altra nuova articolazione organizzativa del territorio.

La Casa di Comunità è anche la sede dell’Infermiere di famiglia o di Comunità (IfoC), figura professionale impegnata nella gestione integrata della cronicità, per la risposta a bisogni occasionali di carattere infermieristico e per la promozione della salute nella comunità. L’infermiere di famiglia va a integrarsi con il personale infermieristico dei Medici di Medicina Generale che operano nella struttura.

Come previsto dai requisiti ministeriali, all’interno della Casa di Comunità è presente un’attività di Punto prelievo che consente agli utenti di effettuare esami del sangue e altri prelievi in un ambiente dedicato e confortevole che agevola la diagnosi precoce e il monitoraggio delle condizioni di salute, contribuendo ad un’assistenza sanitaria di prossimità.

All’interno della Casa di Comunità trovano spazio i Servizi di specialistica ambulatoriale, anche per le patologie a elevata prevalenza, che vanno a integrare le attività già in essere che vedono coinvolti i Medici di Medicina Generale della Medicina di Gruppo Integrata operanti in struttura e alcune Unità Operative dell’Ospedale Mater Salutis di Legnago, in particolare la Pneumologia, per la presa in carico dei pazienti affetti da patologie respiratorie croniche.

Oltre ai 14 Medici di Medicina Generale, svolgeranno attività ambulatoriale anche due Pediatri di Libera Scelta, a integrazione dell’offerta di assistenza primaria già presente, in attesa degli accordi contrattuali che definiranno il ruolo del Medico di Medicina Generale e del Pediatra di Libera Scelta all’interno della Casa di Comunità.

Ancora, il Servizio di Continuità Assistenziale notturna viene funzionalmente garantito dalla sede di Legnago, come concesso dalle attuali disposizioni regionali in materia.

Il Servizio di Assistenza Domiciliare si collega funzionalmente con la sede di Legnago: il personale del Servizio, attraverso la presenza in sede collaborando con i medici inseriti nella Casa di Comunità, integra il percorso della presa in carico dei pazienti.

Anche CUP e Sportello Amministrativo Territoriale, qui trasferiti dalla sede distrettuale in via Monte Carega, fanno parte dei servizi previsti dal Decreto Ministeriale 77/2022 all’interno delle Case di Comunità.

Sono inseriti all’interno della nuova Casa di Comunità gli altri servizi già attivi nella sede distrettuale di Cerea: gli ambulatori vaccinali, il servizio di screening del tumore della cervice uterina e l’ambulatorio oculistico. Tali attività vanno a completare i servizi della Casa di Comunità, in un’ottica di integrazione multi-professionale secondo i principi definiti dalla riforma dell’assistenza territoriale.

INTERVENTI REALIZZATI 

I lavori, durati circa un anno, hanno avuto un costo di 1.400.000 euro, di cui 1 milione finanziato con i fondi PNRR, e hanno riguardato la ristrutturazione di una porzione dell’edificio esistente nel complesso dell’Area EXP del Comune di Cerea. I lavori hanno interessato una porzione del piano terra  al “Padiglione A” dove sono collocati la Centrale Operativa Territoriale (COT) e gli ambulatori dei medici AFT di Cerea, per una superficie pari a circa 491 mq. 

La Casa della Comunità è accessibile con ingressi distinti ed è collegata con la COT tramite un corridoio di distribuzione interno.

L’area interna è stata interessata da una riqualificazione mediante la realizzazione di lavori edili ed impiantistici, come l’isolamento termico e acustico, nuovi spogliatoi e bagni e la sostituzione dei serramenti esistenti. Per quanto riguarda l’aspetto impiantistico, sono stati realizzati nuovi impianti di climatizzazione, ventilazione meccanica e distribuzione idrico-sanitaria, oltre a nuovi impianti elettrici con corpi illuminanti a LED. 

Per l’esecuzione dei lavori è stata stipulata una convenzione tra il Comune di Cerea e l’Azienda ULSS 9 Scaligera per la concessione a titolo gratuito dell’immobile da destinare a Casa della Comunità per la durata di 25 anni.

L’intervento ha anche migliorato notevolmente l’efficienza energetica dell’edificio, che è passato dalla classe energetica C alla classe A2, come certificato dall’Attestato di Prestazione Energetica (APE) che quantifica il consumo energetico annuo dell’edificio. Prima dei lavori, la struttura presentava un consumo energetico annuo pari a 222,48 kWh/m², ora ridotto a 118,91 kWh/m², con una riduzione del 46,55%. Questo miglioramento comporta un risparmio energetico significativo, con benefici in termini di minori costi di gestione, ridotto impatto ambientale e maggiore sostenibilità. L’intervento rientra all’interno degli obiettivi del PNRR e si configura come un esempio di rigenerazione sostenibile, contribuendo al raggiungimento degli impegni europei in materia di efficienza energetica, riduzione delle emissioni e resilienza climatica.

L’interno della struttura è abbellito e reso confortevole dalla presenza di piante e quadri donati dalla Cooperativa Anderlini di Cerea, a cui va la gratitudine dell’Azienda ULSS 9. Le opere, esposte in modo permanente, nascono da un percorso condiviso di riflessione dei ragazzi che frequentano la cooperativa sul concetto di comunità, accoglienza e cura. Gli elementi ricorrenti nei quadri sono testimonianza di quanto l’idea di Casa della Comunità sia sentita come un luogo vivo, ricco di relazioni, cura e speranza. Il progetto si inserisce all’interno di un più ampio percorso di inclusione, volto a valorizzare i ragazzi della cooperativa Anderlini, e rappresenta un esempio di come si possano coinvolgere le comunità locali all’interno delle Case della Comunità.

«Questa è la prima delle 19 Case della Comunità previste per il territorio veronese – ha spiegato l’Assessore alla Sanità della Regione Veneto, Manuela Lanzarin – Si tratta di punti fondamentali di collegamento con la parte ospedaliera e territoriale, ma sono  i presidi di prossimità importanti in particolare per i cittadini anziani. È prevista un’apertura 24ore al giorno, 7 giorni su 7, perché l’obiettivo è anche di cercare di alleggerire i Pronto Soccorso, e soprattutto di far sì che i cittadini trovino vicino a casa un punto di riferimento sanitario». 

«Quella di Cerea è la prima Casa della Comunità hub che inauguriamo – ha aggiunto il Direttore Generale dell’ULSS 9, Patrizia Benini – ed è di fatto attiva con tutti i suoi servizi già da una settimana. Siamo soddisfatti per come sono venuti i lavori: un bell’ambiente che facilita anche l’accesso dell’utenza. Abbiamo usato il codice colore proprio per orientare gli utenti. Qui abbiamo convogliato una serie di servizi, dal Punto Unico di Accesso ai servizi vaccinali, i pediatri, il Punto prelievi, il CUP e vicino c’è una medicina di gruppo integrata. Chi si rivolgerà qui per assistenza potrà trovare risposte alle proprie esigenze ed essere anche indirizzato. Un posto dove trovare una risposta unitaria».

«La Casa di Comunità di Cerea – ha sottolineato il Presidente della Provincia, Flavio Pasini – è un investimento importante da parte dell’ULSS 9 e dell’Amministrazione comunale di Cerea ai quali va un plauso, come anche alla Regione che ha creduto in questi progetti e li sta portando avanti. Qui troviamo gli ambulatori, quindi medici, specialisti, infermieri, ma anche quello che riguarda il sociale, come l’ATS che farà parte di questa struttura attraverso un assistente sociale. Un punto di partenza, guardando al futuro».

«Sono particolarmente orgoglioso – ha affermato il Sindaco di Cerea, Marco Franzoni – di inaugurare con l’Amministrazione comunale questa Casa della Comunità. Un traguardo reso possibile grazie ai finanziamenti della Regione, ma anche al lavoro importante a livello organizzativo da parte della Direzione dell’ULSS 9 e di tutti i tecnici che in questi mesi hanno preso parte ai lavori. A livello organizzativo, la sfida è quella di rispondere il più possibile ai bisogni dei nostri cittadini, di favorire la prevenzione, investendo anche sulla formazione e sulla informazione, perché è proprio la prevenzione che potrà fare la differenza in futuro».

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