Ulss Pedemontana. Ospedale San Bassiano: nuova colonna laparoscopica per la chirurgia urologica

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L’apparecchiatura, del valore di circa 140 mila euro, consente una visione ultra dettagliata e agevola la formazione dei giovani medici nella chirurgia laparoscopica, per la quale l’Urologia del San Bassiano è un riferimento a livello nazionale

L’Urologia del San Bassiano si è dotata di una nuova colonna laparoscopica all’avanguardia, con risoluzione 4K e sistema di visualizzazione 3D, e soprattutto un innovativo software per l’elaborazione delle immagini.

«Questo ulteriore nuova dotazione – sottolinea il Direttore Generale dell’ULSS 7 Pedemontana Carlo Bramezza – conferma l’impegno di questa Direzione a investire sul San Bassiano e in generale nel mettere a disposizione dei pazienti e delle nostre équipe tutte le più avanzate tecnologie. Nel caso specifico si tratta di una dotazione che va a valorizzare ulteriormente il patrimonio di competenza presente all’ospedale di Bassano per quanto riguarda la chirurgia laparoscopica ad elevata complessità, per la quale siamo un punto di riferimento anche a livello nazionale».

A spiegare i benefici della nuova apparecchiatura, del valore di circa 140 mila euro, è il dott. Antonio Celia, Direttore dell’U.O.C. Urologia dell’ospedale di Bassano: «Avevamo già una colonna con capacità di visualizzazione in alta risoluzione, ma in questo campo i progressi della tecnologia sono costanti e poter contare su un’apparecchiatura all’avanguardia, che integra tutti gli ultimi progressi della tecnica, è sempre un beneficio importante per l’équipe chirurgica e di riflesso per i pazienti. Nel caso specifico, il sistema di elaborazione delle immagini è particolarmente utile, non solo perché consente di visualizzare un’immagine più dettagliata, ma anche perché tramite l’indocianina è possibile evidenziare i diversi elementi anatomici, come i vasi sanguigni e i tessuti, per studiare in modo più accurato il piano di intervento, e allo stesso tempo verificare le condizioni dei tessuti una volta terminata la procedura».

Anche la visualizzazione 3D risulta più avanzata: «Già da alcuni anni disponiamo di un sistema di visualizzazione 3D – aggiunge il dott. Celia – ma anche su questo aspetto la nuova colonna rappresenta un salto in qualità, in quanto migliora ulteriormente la profondità e il livello di dettaglio della struttura anatomica».

Un aspetto, questo, particolarmente importante non solo per l’attività chirurgica vera e propria, ma anche per la formazione dei nuovi specializzandi. Da trent’anni infatti il San Bassiano è un punto di riferimento per la chirurgia laparoscopica e questo centro di competenze è cresciuto costantemente attraverso l’attività di ricerca, l’evoluzione delle tecnologie e delle metodiche e il confronto continuo tra specialisti, anche a libello nazionale, in occasione di importanti eventi di formazione che sono stati ospitati anche al San Bassiano. 

Questo ha resto l’ospedale di Bassano una struttura in grado di attirare i giovani medici desiderosi di apprendere la tecnica laparoscopica, che per essere padroneggiata richiede un notevole impegno. Su questo aspetto, la nuova colonna consentirà un salto di qualità anche per la formazione degli specializzandi, contribuendo a mantenere lo status del San Bassiano quale ospedale in grado di attirare i giovani talenti della medicina, mantenendo viva la tradizione della tecnica laparoscopica. Una metodica, quest’ultima, che ha continuato e continua a essere strategica anche con lo sviluppo della chirurgia robotica, trovando un’applicazione sempre più diffusa alla luce dei suoi importanti benefici per i pazienti.

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