“Il Governo ha messo in campo la nuova Piattaforma Nazionale per il Monitoraggio delle Liste di Attesa, con l’autorevole supporto di Agenas, e i dati delle Regioni cominciano a emergere.
Siamo sicuramente di fronte ad un passo in avanti in termini di trasparenza, ma serve il coraggio politico e la lungimiranza di guardare oltre la superficie: possiamo anche dotarci della più efficiente delle piattaforme, ma, se mancano gli infermieri e i professionisti sanitari, la macchina del Servizio Sanitario Nazionale resta costantemente in riserva”.
Così Antonio De Palma, presidente del Nursing Up, commenta i dati appena pubblicati da AGENAS e la nuova infrastruttura voluta dal Ministro Schillaci.
“Stiamo davvero affrontando alla radice il problema delle liste d’attesa? – si chiede De Palma – Oppure ci stiamo solo limitando a rendere più visibile il disagio, senza risolverlo nei fatti?
I primi dati della Piattaforma di Monitoraggio rivelano ad esempio che nelle emergenze si stanno compiendo piccoli passi in avanti, ma rimangono ad esempio scogli enormi da superare sulle prestazioni programmabili e il divario tra Regione e Regione resta molto grave.
I numeri delle attese gradualmente li abbiamo davanti, ed è un bene, oggi, conoscerli fino in fondo, continua De Palma, ma i deficit saranno sanati e miglioreranno solo con un coraggioso piano di assunzioni, in grado di colmare il vuoto ormai strutturale di personale.
E non servono solo medici sia chiaro: servono infermieri, tecnici, ostetriche, fisioterapisti. Tutti quei professionisti non medici che rendono possibile ogni esame, ogni visita, ogni intervento di prevenzione e cura”.
Le misure attuali non bastano. “Il Governo ha introdotto una flat tax al 5% per gli straordinari e ha aumentato di pochi euro alcune indennità. Ma come si può pensare che questo basti? La verità – continua De Palma – è che i deficit del personale che scarseggia e delle risorse insufficienti restano e come. Se non si abolisce il tetto di spesa sulle assunzioni, sbloccando finalmente il turnover, nessuna riforma potrà essere realmente incisiva”.
La piattaforma digitale? È come lucidare ogni giorno la carrozzeria di un’auto senza benzina. “Abbiamo l’impressione – conclude il presidente del Nursing Up – che il Ministero della Salute voglia guidare una vettura nuova e scintillante, ma con il serbatoio quasi completamente vuoto.
La sanità ha bisogno di investimenti veri, non di maquillage. I professionisti sono stremati e le liste d’attesa continueranno a crescere se non si investe nella dignità, nella stabilità e nella valorizzazione del personale sanitario.
La politica smetta di inseguire soluzioni facili: serve più sanità pubblica, non più sanità a gettone o in outsourcing. Serve visione, serve coraggio, servono assunzioni. Ora”, conclude De Palma.