Con l’attivazione della chirurgia robotica all’Ospedale di Ravenna si completa la rete romagnola della piattaforma robotica, già operativa negli ospedali di Forlì, Cesena e Rimini. Questo traguardo rappresenta un passo fondamentale per la sanità pubblica del territorio, che ora può contare su un’offerta chirurgica robot-assistita capillare, equamente distribuita e ad alto contenuto tecnologico.
A partire dal 10 giugno 2025 il presidio ravennate ha avviato l’attività chirurgica robotica con una previsione di 150 interventi nel primo anno, nelle specialità di chirurgia generale e urologia, le due discipline in cui le evidenze scientifiche hanno dimostrato i maggiori benefici clinici derivanti da questa tecnologia.
Tecnologia all’avanguardia e interventi a maggior precisione
Il sistema robotico consente ai chirurghi di eseguire operazioni con maggiore precisione, riducendo il trauma sui tessuti e migliorando la visibilità dell’area chirurgica con estrema precisione e visione tridimensionale. L’approccio robotico offre vantaggi significativi per i pazienti:
Minore perdita di sangue
Ridotto rischio di complicanze post-operatorie
Tempi di recupero più brevi
Ridotta degenza ospedaliera
Migliore qualità della vita nel post-intervento
Numerosi studi hanno confermato infatti l’efficacia della chirurgia robotica. Une revisione sistematica ha evidenziato che la prostatectomia robot-assistita, per esempio, è associata a minori perdite ematiche e a una degenza ospedaliera più breve.
Un investimento per la salute del territorio
L’introduzione della piattaforma robotica è stata resa possibile grazie a un investimento di circa 1 milione di euro, sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio Ravenna, dalla Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna, da AIL Ravenna e da Confindustria Romagna. Un esempio virtuoso di sinergia tra istituzioni pubbliche e realtà del territorio, unite nel promuovere l’innovazione tecnologica al servizio della sanità pubblica.
Trattandosi di un’apparecchiatura ad alto costo e complessità, è stato definito un percorso organizzativo dedicato, con la creazione di un’équipe multidisciplinare e multiprofessionale composta da 24 professionisti – tra chirurghi, anestesisti e infermieri – formati specificamente per garantire il massimo livello di sicurezza, efficienza e qualità nelle procedure robotiche.