Febbre del Nilo. Asl Oristano, “Prevenire è meglio che curare”: consigli per proteggersi dal virus

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Con l’aumento delle temperature e le frequenti piogge che hanno favorito il clima caldo-umido, si ripresenta il rischio della proliferazione delle zanzare, insetto che può trasmettere all’uomo la Febbre del Nilo e altri virus, tra cui Usutu e Dengue. Per questo il dipartimento di Prevenzione della Asl 5 di Oristano ha già messo in atto tutte le azioni necessarie a proteggere la popolazione dalla diffusione della malattia. Nei giorni scorsi – a seguito della positività riscontrata su una cornacchia nel territorio di Arborea – il servizio di Sanità Animale ha inviato a tutti gli 88 comuni della provincia la proposta di ordinanza sulle misure da adottare per la prevenzione ed il controllo della West Nile Disease e altre malattie trasmesse dagli insetti vettori.

Le precauzioni da adottare
E’ importante che, accanto alle attività di disinfestazione condotte dagli enti pubblici, tutti i cittadini adottino alcune semplici precauzioni. «In prima battuta – spiega la direttrice del dipartimento di Prevenzione Maria Valentina Marras – occorre evitare i ristagni d’acqua, ambiente ideale per lo sviluppo delle larve di zanzara: vanno quindi cambiate di frequente le ciotole d’acqua degli animali, svuotati i contenitori come le piscine per bambini, i sottovasi, le vasche bucataie e tutti i contenitori in cui l’acqua può stagnare. Importante anche ripulire i tombini ed evitare che si creino pozzanghere in orti e giardini. E’ importante poi proteggere la propria abitazione, schermando porte e finestre con zanzariere, e se stessi, in particolare quando si sta all’aperto la sera, utilizzando spray repellenti con moderazione e prudenza, e indossando abiti a maniche lunghe e di colore chiaro».

I sintomi della Febbre del Nilo
Chi è contagiato dal virus della Febbre del Nilo nell’80% dei casi non presenta nessun sintomo. In circa il 19% di chi è colpito invece è possibile sviluppare una forma simil-influenzale, accompagnata da febbre, mal di testa, nausea e vomito. In meno dell’1% dei soggetti (lo 0,6%) il virus provoca gravi conseguenze neurologiche, come encefalite, meningoencefalite o paralisi flaccida. «Si tratta di soggetti prevalentemente anziani e immunodepressi, con patologie pregresse, che risultano dunque i più vulnerabili» chiarisce  ancora la dottoressa Marras.

Le misure in atto
Come negli anni scorsi, per scongiurare la diffusione della West Nile, virus ormai endemico alle nostre latitudini, «è stata potenziata l’informazione ai cittadini e agli enti competenti per adottare le misure di prevenzione e controllo della malattia volte a ridurre l’attacco da parte degli insetti vettori e la proliferazione delle zanzare» afferma il direttore del servizio di Sanità Animale Enrico Vacca, servizio che, in collaborazione con gli altri enti competenti, monitora la diffusione del virus sul territorio attraverso la costante sorveglianza e l’analisi di insetti e volatili. «Per questo – afferma la veterinaria Anna Paola Corda – è prezioso anche il contributo dei cittadini: se si rinviene il cadavere di un volatile, è utile segnalarne la presenza alla Asl 5, chiamando i seguenti numeri 0783 317767 o 317769, o portandolo direttamente ai nostri servizi veterinari».

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