VENETO. UN CAMPIMETRO PER L’OCULISTICA DI CAMPOSAMPIERO, GRAZIE A “RETINA VENETO APS”

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“E’ un’apparecchiatura d’avanguardia in grado di diagnosticare in modo standardizzato e ripetibile difetti della visione periferica, ossia del campo visivo, spesso asintomatici nella loro fase iniziale nei pazienti affetti da eredo distrofie retiniche. Rappresenta una delle poche macchine disponibili in Italia specificamente dedicate al monitoraggio del progressivo deficit visivo in pazienti che, fin dall’età infantile o giovane-adulta, sono a rischio di gravi compromissioni della vista”. Così il dr. Marco Tavolato, direttore della UOC Oculistica dell’Ospedale di Camposampiero, descrive il campimetro automatizzato Octopus 900 gentilmente donato dall’Associazione Retina Veneto APS, presieduta da Antonio Ongaro.

La consegna dell’apparecchiatura, del valore di circa 60mila euro, è avvenuta oggi alla presenza del direttore generale dr. Paolo Fortuna, del dr. Tavolato, del presidente Ongaro, del prof. Francesco Parmeggiani per la Rete Europea Malattie della Retina e di Milvia Marchiori, direttore del presidio ospedaliero camposampierese

La caratteristica tecnica che rende questo campimetro unico nel suo genere è quella di poter eseguire con la medesima accuratezza sia gli esami mediante la presentazione di stimoli luminosi statici (proiettati), indicati soprattutto nei pazienti affetti da malattie comuni di nervo ottico e retina quali, ad esempio, il glaucoma e la maculopatia, sia gli esami mediante la presentazione di stimoli luminosi cinetici (in movimento), in grado di meglio identificare tutte le aree di visione residua dei casi più complessi quali, in particolare, quelli di persone colpite da malattie genetiche rare della retina come la retinite pigmentosa e le altre forme di eredo-distrofia retino-coroideale.

La strumentazione diagnostica, da poche settimane resa operativa a Camposampiero, presso il Centro Europeo ERN-EYE per la Retinite Pigmentosa della Regione Veneto, rappresenta una delle poche macchine disponibili in Italia specificamente dedicate al monitoraggio del progressivo deficit visivo in pazienti che, fin dall’età infantile o giovane-adulta, sono a rischio di gravi compromissioni della vista ma anche potenzialmente candidabili a studi clinici sperimentali riguardanti terapie avanzate di tipo genico (come quelle già regolarmente eseguite in casi selezionati presso l’Ospedale di Camposampiero a partire dal dicembre 2022), farmacologico, tissutale o cellulare.

Questa modalità di sorveglianza sanitaria permetterà di raccogliere dati essenziali per analizzare efficacemente la storia naturale delle diverse forme genotipiche di eredo-distrofie della retina, finalmente condivisibili con i più importanti Centri di riferimento nazionali e internazionali dotati della medesima apparecchiatura.

Infine, l’apparecchiatura diagnostica potrà divenire parte integrante di un innovativo modello di monitoraggio dei pazienti affetti da retinite pigmentosa o altre malattie rare della retina. Il modello sarà infatti esportabile.

Un sentito ringraziamento all’Associazione Retina Veneto APS e a tutti i benefattori che hanno contribuito all’iniziativa.

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