AOU Sassari. Evento sulle best practice per l’igiene delle mani

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L’evento organizzato dalla Direzione medica di presidio in occasione della Giornata mondiale ha mostrato miglioramenti nelle tecniche di sanificazione delle mani e la maggiore adesione di personale, pazienti e visitatori. Premiato il reparto vincitore del contest fotografico

Sassari 6 maggio 2025 – “Igiene delle mani, guanti e coscienza professionale: la responsabilità oltre il contatto” era il titolo dell’appuntamento chiave dedicato alla Giornata mondiale dell’igiene delle mani e che si è svolto ieri mattina, al settimo piano dell’ospedale civile di Sassari. L’evento, organizzato dalla Direzione Medica di presidio, igiene, epidemiologia e infezioni ospedaliere dell’Aou di Sassari, ha confermato l’importanza e l’efficacia della promozione delle best practice nell’igiene delle mani.


Il progetto pilota, avviato nel 2024 e conclusosi in questi mesi del 2025, ha coinvolto quattro reparti – Terapia Intensiva Neonatale, Pediatria, Traumatologia e Ortopedia, ed Ematologia – con un monitoraggio costante delle adesioni alle procedure di sanificazione delle mani. I dati emersi mostrano un incremento significativo delle corrette applicazioni della tecnica di frizione igienica, a testimonianza di quanto la formazione e l’informazione possano fare la differenza nella prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza (ICA).


«È importante sottolineare l’importanza dell’igiene delle mani e l’uso appropriato dei guanti nella pratica clinica quotidiana – afferma il professor Paolo Castiglia, direttore della Direzione medica di presidio, igiene, epidemiologia e infezioni ospedaliere –. L’obiettivo è sensibilizzare gli operatori sanitari sulla responsabilità professionale che va oltre il semplice contatto, promuovendo pratiche che garantiscano la sicurezza del paziente e la prevenzione delle infezioni. In Italia, le ICA colpiscono tra il 5% e l’8% dei pazienti ricoverati, ma fino al 50% di queste potrebbe essere evitato con una rigorosa igiene delle mani».

Il claim scelto per il 2025, “Guanti, a volte. Igiene delle mani, sempre”, ha guidato tutte le attività, comprese quelle educative e di sensibilizzazione. Un focus particolare è stato riservato all’apertura al territorio: da maggio, il Gruppo di Lavoro Igiene Mani del CICA avvierà due incontri rivolti agli alunni e ai docenti della Scuola Primaria e Secondaria di Monte Rosello Alto. Con un linguaggio accessibile e coinvolgente, i professionisti ospedalieri illustreranno il ruolo cruciale dell’igiene delle mani come strumento di protezione individuale e collettiva.


«Con iniziative di questo tipo – hanno affermato le dottoresse componenti il Gruppo di lavoro, Maria Grazia Deriu, Serena Soddu e Antonella Arghittu – l’Aou di Sassari conferma il proprio impegno per costruire una comunità più informata e partecipativa nella difesa della salute collettiva: perché ogni gesto, anche il più piccolo, può fare la differenza». All’incontro hanno partecipato anche le dottoresse Luana Azara e Arcadia Del Rio che hanno presentato il monitoraggio del consumo di soluzione idroalcolica e di guanti nell’Aou di Sassari.


Nel corso della mattinata, all’inizio della quale ha partecipato anche il rettore di Uniss Gavino Mariotti, è stata inoltre inaugurata una mostra fotografica, realizzata in collaborazione con la struttura di Comunicazione diretta dalla dottoressa Marina Iole Crasti, allestita agli ingressi di Palazzo Clemente e del Santissima Annunziata. Cinque scatti per ciascun reparto hanno raccontato, attraverso immagini sospese tra fragilità e competenza, l’intensità del gesto assistenziale: dalla cura delle piccole vite in Neonatologia e in Pediatria alla tutela dei pazienti di Ematologia, fino al supporto alla ripresa motoria in Traumatologia e Ortopedia.


A chiudere l’evento, la premiazione del Contest fotografico dedicato ai reparti e ai servizi ambulatoriali dell’Aou di Sassari. I vincitori, individuati tramite like sul profilo Instagram istituzionale, sono stati il reparto di Clinica Neurologica, premiato con orologi da camice pensati per ridurre i rischi di contaminazione. Un riconoscimento simbolico che unisce estetica e sicurezza, rafforzando il messaggio di cura e responsabilità.

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