Il 16 maggio riflessione aperta a cittadini e professionisti sulla Legge 219/2017
La Legge 219 del 2017 ha introdotto il riconoscimento del diritto all’autodeterminazione nel rapporto tra paziente ed équipe sanitaria, garantendo a ogni persona la possibilità di decidere come essere curata, anche nel caso in cui, per motivi di salute, non sia più in grado di esprimere direttamente la propria volontà. Insieme a recenti sentenze della Corte costituzionale ha portato alla luce interrogativi profondi, aprendo un confronto civile ed etico sul senso della cura e della libertà individuale. Per approfondire questi temi e favorire un dialogo aperto tra cittadini, operatori sanitari e giuristi, l’Azienda Usl di Piacenza promuove il convegno “Il potere e la complessità delle scelte: l’autodeterminazione del paziente e del cittadino tra etica e legge”, in programma venerdì 16 maggio 2025, dalle 9 alle 15, nella sala convegni di Confindustria Piacenza, via IV novembre, 132.
L’evento sarà introdotto dalla dottoressa Raffaella Bertè, direttrice delle Cure palliative dell’Ausl di Piacenza, e dalla dottoressa Valentina Vignola, psicologa, psicoterapeuta e bioeticista aziendale, entrambe responsabili scientifiche della giornata. Nella prima parte del convegno si rifletterà sulla Legge 219/2017, sulle sue implicazioni etiche e giuridiche. Donata Lenzi, bioeticista ed esperta di politiche sanitarie, già relatrice della legge alla Camera dei deputati, offrirà una testimonianza preziosa sull’evoluzione normativa e culturale del diritto all’autodeterminazione. Interverranno anche Alessandra De Palma, direttrice della Medicina legale e Gestione del rischio clinico dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Bologna, e Ludovica De Panfilis, docente e bioeticista dell’Università di Bologna, per approfondire il legame tra legge, dignità della persona e ruolo della bioetica nelle Aziende sanitarie. La seconda parte sarà dedicata alle esperienze concrete sul territorio. Francesca Mengoli, responsabile del Programma di Bioetica clinica applicata dell’Ausl di Bologna, e Marta Perin , ricercatrice dell’Ausl-IRCCS di Reggio Emilia e componente del Comitato regionale per l’etica nella clinica, condivideranno buone pratiche e modelli organizzativi che mettono in atto i principi della legge in modo efficace e umano.
Oltre al confronto con esperienze esterne, il convegno sarà anche l’occasione per delineare le attività già in essere e quelle in fase di attuazione che l’Azienda Usl di Piacenza sta coordinando nell’ambito della bioetica applicata. Tra queste, l’apertura – prevista per giugno 2025 – di uno sportello dedicato alle Disposizioni anticipate di trattamento (DAT): un servizio voluto con convinzione dalla Direzione aziendale e pensato dall’Unità operativa Cure Palliative, che offrirà ascolto, orientamento e accompagnamento personalizzato ai cittadini che desiderano esprimere e formalizzare le proprie volontà di cura. Accanto a questo servizio, è in fase di avvio anche una consulenza etica in ospedale, pensata per supportare pazienti, famiglie e professionisti nelle decisioni cliniche complesse. Entrambi i servizi saranno garantiti dalla dottoressa Vignola. Inoltre, è in programma l’attivazione di un percorso di formazione permanente in etica clinica, rivolto agli operatori dell’Azienda Usl di Piacenza, sempre coordinato e gestito dalla dottoressa Vignola, con l’obiettivo di promuovere una cultura condivisa dell’etica nelle pratiche assistenziali quotidiane.
Il convegno è accreditato ECM (3 crediti) per numerose professioni sanitarie, ma è aperto anche ad avvocati e cittadini, che potranno partecipare senza crediti ECM, semplicemente iscrivendosi via e-mail a: v.vignola@ausl.pc.it.
Per i dipendenti del Servizio sanitario regionale è possibile iscriversi tramite WHR-GRU (corso 6323.1), mentre gli utenti esterni possono seguire la procedura indicata sul sito Ausl: www.ausl.pc.it – sezione Eventi.