In merito al comunicato stampa dell’associazione Antigone sull’assistenza sanitaria nel Carcere di Lecce si precisa quanto segue:
Il comunicato di Antigone riporta dati attribuiti a negligenze e mancanze che non trovano riscontro nei fatti.
Rispetto alla presenza di tubercolosi: un Paziente indice trasferito da altro penitenziario, con anamnesi pregressa muta per patologia tubercolare, è risultato positivo a TBC e potenzialmente infettante dopo manifestazione di sintomi pneumologici. Trasferito nell’Ospedale Vito Fazzi Fazzi, è ricoverato in isolamento in malattie infettive.
Pronta è stata la risposta sanitaria di controllo con sinergia tra Pneumotisiologia Territoriale, Dipartimento di Igiene e UOS Medicina Penitenziaria. Più di 140 i test effettuati a detenuti, sanitari e dipendenti della Casa Circondariale includendo anche contatti non stretti. Sono risultati solo pazienti positivi, per aver avuto in passato la patologia o perché vaccinati, quindi non infettanti.
È stato registrato quindi solo un caso.
Rispetto all’offerta sanitaria: è oggettiva e non peculiare della nostra ASL, la difficoltà, nonostante i numerosi bandi dell’azienda, nel reperire medici che vogliano lavorare in continuità assistenziale presso la Casa Circondariale, considerando che non si tratta di dipendenti ma di convenzionati. Non ci sono stati turni scoperti nel 2025 ed è garantito ad oggi almeno un medico per le emergenze.
Sono presenti 3 medici h 24, 4 medici h 12 e 6 medici reperibili.
Gli specialisti ambulatoriali disponibili sono 16, dal lunedì al venerdì, mattina e pomeriggio.
Gli infermieri sono invece 38 (di cui 5 parcellisti) e 2 gli Operatori Socio Sanitari.
Nell’ultimo mese e mezzo presso la Casa Circondariale è avvenuto un decesso, di cui siamo addolorati, decesso non riconducibile a trascuratezza o carenza di assistenza.
I pazienti attualmente in Infermeria sono 56 a fronte di 63 posti disponibili.
Nell’ultimo anno sono stati fatti investimenti importanti all’interno della casa circondariale, grazie ai quali è stata garantita la cardioprotezione e la presenza di carrelli e borsoni di emergenza.
Verrà nominato a strettissimo giro un Coordinatore dalla Direzione Infermieristica.
L’impegno di ASL Lecce all’interno della Casa circondariale Borgo San Nicola è significativo e continuerà ad esserlo anche in termini di reclutamento di nuovi medici, infermieri e personale socio sanitario.
Considerata la complessità degli interventi sanitari, la ASL garantisce la presenza costante di una figura dirigenziale con funzione di coordinamento a cui può essere richiesta, in qualunque momento, ogni informazione sui flussi di attività, ma anche su possibili interventi migliorativi finalizzati ad assicurare ai detenuti tutti gli interventi previsti nei Livelli Essenziali di Assistenza.