ASL Lecce avvia un progetto sperimentale per il recupero e il riuso di ausili protesici non più utilizzati da persone con disabilità ma ancora perfettamente funzionanti, per destinarli a strutture sanitarie della ASL e ad associazioni di volontariato.
Nelle scorse settimane, diversi cittadini, su invito della ASL (Ufficio Protesi del Distretto di residenza) – che ha provveduto al ritiro a domicilio – hanno consegnato carrozzine, sollevatori, sedie comode, sedie doccia, materassi antidecubito, deambulatori e letti in dotazione da meno di due anni.
Attraverso un sistema di raccolta, sanificazione, verifica e reimmissione in uso, nel rispetto dei requisiti di sicurezza e qualità, è stato avviato un progetto per ridurre gli sprechi, i rifiuti e supportare le persone in difficoltà: con questo spirito ieri sono stati consegnati i primi ausili alla Caritas Diocesana di Lecce.
“Questo progetto sperimentale ci consente non solo di ridurre gli sprechi e l’impatto ambientale legato allo smaltimento di dispositivi ancora in buone condizioni, ma anche di garantire una più ampia disponibilità di ausili a favore dei cittadini, in particolare di quelli più fragili e in condizioni di necessità. In un’ottica di sostenibilità ambientale, responsabilità sociale ed efficienza economica, questa iniziativa si inserisce in una visione moderna di sanità pubblica, orientata alla circolarità, all’inclusione e alla valorizzazione delle risorse” ha dichiarato il Direttore Generale Stefano Rossi.
Nei prossimi giorni altri ausili saranno consegnati ad altre associazioni e ai reparti che più ne hanno necessità: richieste sono già pervenute dalle Direzioni sanitarie dei Presidi Ospedalieri di Casarano, Copertino, Scorrano, dai Pronto Soccorso di Scorrano e Galatina nonché dalla UOC di Ortopedia del Fazzi.
Il progetto sperimentale di riuso interno, che non prevede alcun intervento di ricondizionamento o riparazione, è stato avviato in attesa della definizione della regolamentazione aziendale e dell’attuazione di un sistema di riuso maggiormente strutturato, che prevede la riassegnazione degli ausili ad altri utenti.