Primi impianti di valvole cardiache a torace chiuso (TAVI) all’Ospedale “Parini” di Aosta

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L’intervento transcatetere di impianto valvolare aortico (TAVI) è una tecnica avanzatissima nata come complementare all’intervento di Cardiochirurgia tradizionale “a cuore aperto”, che è indicata in pazienti anziani o ad alto rischio chirurgico e che consente risultati eccellenti in termini di sicurezza ed efficacia

L’Assessorato della Sanità e l’Azienda USL comunicano un traguardo decisivo per la sanità valdostana: l’11 marzo 2025 nella Sala Ibrida dell’Ospedale Regionale “Parini” di Aosta, l’équipe della SC Cardiologia, diretta dal Dott. Paolo Scacciatella, in collaborazione con la SC Anestesia e Rianimazione diretta dalla Dott.ssa Susanna Petrucci, ha eseguito con successo i primi due interventi transcatetere di impianto valvolare aortico (TAVI). Gli interventi, eseguiti su due pazienti valdostani di 83 e 85 anni, segnano l’avvio operativo del Centro Interaziendale e Interregionale per il Trattamento delle Cardiopatie Valvolari, un modello innovativo di sanità pubblica nato dalla sinergia tra l’Azienda USL Valle d’Aosta e l’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino.

La TAVI è un intervento di altissima complessità che richiede requisiti strutturali e capacità tecniche. In Italia attualmente viene svolta solo nei pochi Ospedali dotati di Cardiochirurgia presenti in ogni Regione. Grazie alla collaborazione con gli specialisti del Mauriziano, il “Parini” è il primo centro italiano senza Cardiochirurgia che ha realizzato un programma strutturato in loco per eseguire in sicurezza questi interventi cardiologici con una gestione integrata e multidisciplinare delle valvulopatie cardiache.

La Valle d’Aosta non dispone di una struttura cardiochirurgica propria per motivi di epidemiologici: finora, i pazienti affetti da patologie valvolari con indicazione all’intervento dovevano rivolgersi a strutture di altre regioni. La collaborazione con la Cardiochirurgia (diretta dal Dott. Paolo Centofanti) e la Cardiologia (diretta dal Dott. Giuseppe Musumeci) del Mauriziano di Torino per il trattamento chirurgico o transcatetere delle patologie valvolari ha coinvolto 500 pazienti valdostani negli ultimi 5 anni. 

L’innovazione assoluta introdotta con il progetto di Aosta, è rappresentata dalla presenza dell’equipe cardiologica del “Parini” integrata dall’equipe cardiochirurgica del “Mauriziano” (Heart Team) per l’intera durata degli interventi di TAVI. La presenza delle figure professionali e degli strumenti necessari ad eseguire un intervento cardiochirurgico in caso di complicanze durante gli interventi di TAVI garantisce gli stessi standard di efficacia e sicurezza di un Ospedale con Cardiochirurgia in sede. In Italia solo la Regione Autonoma Valle d’Aosta può vantare un’organizzazione di questo tipo.

Dott. Paolo Scacciatella, Direttore della Cardiologia dell’Ospedale Parini di Aosta: «Con questi primi interventi TAVI eseguiti ad Aosta, inauguriamo una nuova era per la Cardiologia Interventistica nella nostra regione ed avviamo un modello innovativo per il nostro Paese. Si tratta di un risultato di squadra, frutto di anni di collaborazione e formazione, che permette oggi ai nostri pazienti di ricevere cure di eccellenza senza lasciare il proprio territorio”. “L’intervento di TAVI – spiega il Dott. Scacciatella – consiste nell’impianto di una protesi biologica valvolare miniaturizzata che introduciamo attraverso il sistema vascolare periferico del paziente. È una tecnica avanzatissima nata come complementare all’intervento di sostituzione valvolare aortica per via tradizionale cardiochirurgica, “a cuore aperto”, cioè attraverso l’apertura del torace e la circolazione extracorporea per cambiare completamente la valvola degenerata. Inizialmente riservato ai pazienti anziani che avevano un rischio alto di sottoporsi a chirurgia tradizionale, la ricerca scientifica ha dimostrato che la TAVI ha risultati eccellenti in termini di sicurezza ed efficacia, paragonabili a quelli dell’intervento chirurgico tradizionale, anche per pazienti con livelli di rischio intermedio”.

Secondo le stime epidemiologiche, in Valle d’Aosta si contano circa 423 pazienti affetti da stenosi valvolare aortica, che è una condizione cronica progressiva e che quando diventa severa risulta altamente invalidante e riduce la speranza di vita. La possibilità di eseguire interventi TAVI direttamente ad Aosta, in collaborazione con il “Mauriziano” di Torino, rappresenta una risposta concreta a un bisogno clinico rilevante.

Dott. Massimo Uberti, Direttore Generale dell’Azienda USL Valle d’Aosta: «L’avvio di questa nuova e importante attività è un esempio concreto di come la collaborazione tra territori e tra professionisti porti a un miglioramento reale della qualità dell’assistenza. Una risposta innovativa, sicura e sostenibile a bisogni clinici sempre più diffusi. A nome di tutta la nostra Organizzazione ringrazio tutti i professionisti che hanno saputo lavorare a questo potenziamento in linea con quella che è la missione del nostro sistema sanitario pubblico: garantire alla popolazione cure avanzate, integrate e vicine al territorio».

Dott.ssa Franca Dall’Occo, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino: «Si tratta di un traguardo molto importante che mette a disposizione della popolazione valdostana un nuovo prezioso strumento di cura e che riconosce, una volta di più, la professionalità dei medici del “Parini” e l’organizzazione dell’Azienda USL Valle d’Aosta. Il forte legame storico che lega il Mauriziano al territorio della Valle d’Aosta rende ancora più gratificante il percorso di collaborazione che le due Aziende portano avanti da anni con risultati concreti come i due interventi eseguiti nel mese di marzo al “Parini” alla presenza dei nostri specialisti».

Dott. Paolo Centofanti: “Sono orgoglioso di condividere con Paolo Scacciatella e con i nostri rispettivi ospedali la soddisfazione per la creazione di un progetto di Heart Team interaziendale ed interregionale, che garantisce ai cittadini della Valle d’Aosta un trattamento personalizzato e multidisciplinare. Grazie a questa iniziativa, ogni paziente riceve la migliore strategia terapeutica, sia chirurgica che transcatetere (TAVI), con il grande vantaggio che, in quest’ultimo caso, può essere curato, in sicurezza, senza dover lasciare la regione”.

L’intervento, che richiede competenze specialistiche di altissimo livello, è stato eseguito dal Dott. Scacciatella, coadiuvato dai Cardiologi Interventisti della sua équipe, Francesco Pisano e Alessandro Bernardi. L’assistenza anestesiologica è stata garantita dalla Direttrice (facente funzione) della SC Anestesia e Rianimazione del “Parini” Susanna Petrucci e dall’Anestesista Luca Amendolia.

Il Direttore della SC Cardiochirurgia del “Mauriziano” di Torino Paolo Centofanti, i Cardiochirurghi Edoardo Zingarelli, Vittoria Lodo e la Direttrice della Cardio Rianimazione Gabriella Buono hanno partecipato all’intervento ed hanno garantito lo stand by cardiochirurgico attivo qualora si fosse verificata la necessità di una conversione ad intervento a cuore aperto in emergenza. 

I Chirurghi Vascolari Gianluca Iob e Federico Navarretta della SC Chirurgia Vascolare del “Parini” diretta da Flavio Peinetti hanno garantito lo stand by vascolare attivo per il trattamento di eventuali complicanze vascolari.

L’assistenza di sala è stata fornita dagli Infermieri dell’équipe di Cardiologia Interventistica (Valentina Ferrara, Denise La Spina, Alessia Pala, Cesare Malacrinis, Giulia Bozzetti e Gianpiero Liporace, con la coordinatrice infermieristica Patrizia Persico), mentre l’assistenza tecnica è stata curata dai Tecnici di Radiologia Luca Villanova, Galia Michel e dal Tecnico perfusionista Giacomo Plati. 

Lo staff del Parini è stato coadiuvato dall’Infermiere Strumentista Ernesto Lettieri e dal Tecnico perfusionista Paolo Borin del “Mauriziano” di Torino.

Il progetto si inserisce come programma sperimentale all’interno dell’Accordo Quadro tra le Regioni Valle d’Aosta e Piemonte, siglato per promuovere la cooperazione nei settori della ricerca e dell’innovazione. La scelta di creare un “Heart Valve Centre” risponde alla necessità di offrire trattamenti ad alta specializzazione anche in contesti regionali periferici, ottimizzando risorse e competenze.

Dal punto di vista economico, il progetto consente un quasi completo azzeramento della mobilità passiva extraregione per il trattamento transcatetere delle patologie valvolari, con costi sostenibili e in linea con le tariffe previste per queste procedure. Inoltre, l’iniziativa qualifica l’Ospedale Parini come centro di riferimento per l’interventistica strutturale cardiovascolare, con positive ricadute sull’attrattività per pazienti e nuovi professionisti.

Tra l’Ospedale di Aosta e il Mauriziano di Torino Umberto I esiste un importante legame storico. L’iniziativa di istituire un grande ospedale moderno al servizio dei malati della città di Aosta e delle comunità dell’intera regione fu dovuta proprio all’ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro di Torino, la cui vocazione ospitaliero-assitenziale si concretizzò in Valle d’Aosta nel 1752, quando l’ordine ereditò la giurisdizione di tutti i beni valdostani già in possesso dei canonici del Gran San Bernardo. L’atto di fondazione ufficiale dell’Ospedale dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro di Aosta reca la data del 17 aprile 1773. Disponeva in origine di dodici posti letto, situati in due stanze separate, una per le donne e una per gli uomini. Quasi 200 anni dopo, con decreto del Presidente della Giunta regionale della Valle d’Aosta n. 75 del 2 marzo 1970, l’Ospedale Mauriziano di Aosta fu costituito in Ente Ospedaliero Regionale e la gestione amministrativa (compresa la gestione del personale) dell’ospedale di Aosta fu trasferita dall’Ordine mauriziano alla Regione Autonoma della Valle d’Aosta.

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