«Ogni giorno le donne sono in prima linea non solo nell’assistenza e nella cura, ma anche nella promozione e nella costruzione di un sistema sanitario pubblico più equo, accessibile e inclusivo. Il loro contributo è essenziale per affrontare le sfide sanitarie globali, garantendo con umanità che ogni individuo, indipendentemente dal contesto sociale ed economico, possa accedere alle cure necessarie per tutelare la propria vita e la propria salute».
È la testimonianza di una donna medico di Nuoro, in occasione della Giornata internazionale delle donne.
Anche perché, come sottolinea Cristina Santona, stimata oncologa direttrice del CAS (Centro Accoglienza Servizi), la struttura del San Francesco che si occupa di prendere in carico i pazienti con prima diagnosi di patologia oncologica e di accompagnarli lungo tutto il percorso, «le donne in sanità, anche in realtà considerate periferiche come la nostra, sono il simbolo di competenza, dedizione e resilienza, fondamentali per un sistema che cura con testa e cuore».
«La salute è donna – conferma Rita Nonnis, la chirurga senologa appena entrata nella grande famiglia dell’ASL di Nuoro, che consentirà la ripartenza della senologia chirurgica – e lo è in ogni suo aspetto, dalla cura e prevenzione dei percorsi specifici per la salute femminile all’impegno delle donne stesse nel mondo della sanità. Ogni giorno, milioni di professioniste della salute, mediche, infermiere, ricercatrici e operatrici sanitarie si dedicano con passione e competenza a garantire il benessere di tutte le persone. Dalle malattie più comuni alla gestione della maternità, dalla prevenzione del tumore al seno al sostegno alla salute mentale, il contributo delle donne in sanità è cruciale per costruire un sistema sanitario più inclusivo e sensibile alle diversità.
Dall’Ospedale al territorio il ruolo della donna nella sanità nuorese conferma la sua voglia di crescita e riscatto. Gianfranca Piredda è la Direttrice del Distretto Socio Sanitario di Nuoro, il più grande e popoloso dell’ASL, e della Casa della Comunità San Francesco, gioiello della medicina di prossimità al centro di Nuoro. «In una società ideale – spiega Piredda – non dovrebbe sussistere alcuna disuguaglianza. Oggi sono stati raggiunti molti progressi in materia di parità ma è innegabile che essere donna e medico richieda ancora il dover dimostrare di possedere talento, determinazione e capacità di conciliare le esigenze di tempo e spazio tra vita e lavoro al fine di una piena realizzazione professionale e per assicurare il proprio contribuito al conseguimento di un modello sanitario sempre più vicino alle persone. Solo insieme, donne e uomini, possiamo continuare a tracciare un cammino di uguaglianza e progresso».
«Oggi – conclude il Direttore Generale Paolo Cannas – il ringraziamento va a tutte le operatrici sanitarie Regionali, impegnate nel tutelare quotidianamente la salute delle cittadine e cittadini, supportando l’opera di assistenza e cura».
«È fondamentale – conclude il Direttore –promuovere i principi della “medicina di genere” che rendano più corretto l’approccio clinico e terapeutico a patologie ed affezioni di grande impatto sociale e che, nella Giornata Internazionale della Donna, assumono un particolare significato».