San Gerardo di Monza. Medicina e Filosofia in dialogo per l’umanizzazione delle cure

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Prende il via il 23 aprile il secondo ciclo di incontri:  a confronto filosofi e professionisti sanitari 

Al via la seconda edizione di Medicina e Filosofia, il ciclo di incontri promosso dalla Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza, in collaborazione con  La Casa della Poesia di Monza, per favorire l’Umanizzazione delle cure.  

Sei incontri, promossi dalla dott.ssa Milena Provenzi, medico psichiatra, Coordinatore del  Day Hospital di Psichiatria dell’Ospedale San Gerardo e Antonetta Carrabs, scrittrice, poeta,  giornalista, presidente de La Casa della Poesia di Monza, in cui altrettanti filosofi si  metteranno in dialogo con medici e operatori sanitari di varie discipline, con un’attenzione  all’ambito relazionale. 

La filosofia in ambito medico riveste un’importanza cruciale, poiché offre una lente  attraverso cui esaminare e comprendere le complesse dinamiche che caratterizzano il  rapporto tra medico e paziente. In un’epoca dominata dalla medicina tecnologica, il contesto  clinico si trasforma, richiedendo un approccio che vada oltre la semplice applicazione di  protocolli e tecnologie. È qui che entrano in gioco la resilienza, non solo come capacità di  affrontare le avversità, ma come strumento di trasformazione, e la speranza nella cura,  perché in un mondo in cui le malattie possono sembrare invincibili, il ruolo del medico si  estende a quello di un custode della speranza.  

“La filosofia ci insegna che la speranza non è solo un sentimento, ma una dimensione  essenziale del processo di guarigione – spiega il presidente della Fondazione IRCCS San  Gerardo dei Tintori Claudio Cogliati -. inoltre, veniamo chiamati a riflettere sul valore  dell’invecchiamento come fase di crescita e arricchimento, piuttosto che come declino, e al  diritto alla cura, come principio etico fondamentale. Questa consapevolezza può trasformare  il nostro approccio alla medicina, portandoci a vedere ogni interazione con il paziente non  solo come un’opportunità di cura, ma come un momento di connessione umana”.

“Riconoscere e abbracciare la vulnerabilità non è solo un atto di umanità – sottolinea la  dott.ssa Provenzi – ma un modo per creare un legame più profondo tra il medico e il paziente,  ma anche tra colleghi, favorendo una cura che tenga conto dell’interezza dell’individuo. La  filosofia in ambito medico non è solo un complemento, ma un elemento essenziale che  arricchisce la pratica clinica, promuovendo una visione olistica della salute e della cura, in  grado di rispondere alle sfide del presente e del futuro”. 

“Il contributo di filosofi, professionisti della salute mentale e della relazione – afferma  Antonetta Carrabs – darà l’opportunità per promuovere una diversa accezione del contesto  ospedaliero. Tale proposta non si rivolge al solo personale dell’ospedale ma vuole creare un  progressivo avvicinamento della popolazione ad una realtà solitamente vissuta con connotati  negativi, quale è il contesto della sofferenza. Sarà anche l’occasione per affrontare le nuove  modalità di relazione che i cambiamenti tecnologici e societari ci impongono, analizzando le  criticità e le peculiarità della relazione medico-paziente, mutate a seguito della pandemia da  SARS-CoV-2 con nuovi spunti di riflessione per prepararsi alle sfide del futuro”. 

Gli incontri si terranno presso l’Auditorium Pogliani, dal 23 aprile al 7 novembre, con cadenza  mensile, dalle 16 alle 19. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Monza, dall’Ordine dei  Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Monza e Brianza e dalla Fondazione  della Comunità di Monza e Brianza onlus. 

Iscrizione on-line sul Portale Formazione https://serviziweb.inaz.it/formaz_irccs-sangerardo 

Ma non è tutto. Il ciclo di eventi di Medicina e Filosofia prosegue con un “fuori programma”:  un incontro con gli studenti sul tema “Emozioni fragili. L’universo degli adolescenti”, il 10  ottobre. Leonardo Mendolicchio, medico, psichiatra, psicoanalista, saggista, esperto nei  disturbi del comportamento alimentare, incontrerà i giovani studenti monzesi per una  riflessione sulla complessità delle esperienze adolescenziali e le sfide psicologiche che sono  costretti ad affrontare. Sarà l’occasione per riflettere sulle loro fragilità, offrendo un supporto  concreto nell’identificazione delle strategie per il loro benessere.  

Inoltre c’è un altro progetto ormai in rampa di lancio grazie ai contributi ottenuti. Si tratta  de “Il dono della voce”, un progetto innovativo, in cui la Fondazione IRCCS San Gerardo si  pone come antesignano di un nuovo accesso alla lettura, tramite un QR code che raggiunga  tutti i pazienti. Al momento dell’apertura della cartella clinica, di degenza o di Day Hospital,  ai pazienti verrà consegnata una cartolina recante un QR code. Tramite la scansione, e  usufruendo del wi-fi dell’ospedale, i pazienti, con il loro dispositivo mobile, potranno  ascoltare letture che li accompagnino durante il tempo della cura.

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