Villa Serena compie 60 anni. E giovedì 14 novembre, per commemorarne l’inaugurazione, alla sede di Villa Serena sarà dedicato un momento celebrativo, vista l’importanza che la struttura ricopre ancora oggi.
L’Istituto “Villa Serena” fu inaugurato il 14 novembre 1964 alla presenza delle principali autorità cittadine. Primo esempio di questo tipo in Lombardia e tra i pochi in Italia, l’Istituto forniva prestazioni di “assistenza globale” per gli anziani. Nella stessa occasione veniva posata anche la prima pietra del Nuovo ospedale San Gerardo.
Un’organizzazione specializzata nei bisogni assistenziali e medici della terza età
Il primo direttore dell’Istituto fu il medico monzese Elio Baldoni (1921-2014), titolare della cattedra di Geriatria e Gerontologia prima all’Università di Pavia e successivamente all’Università di Milano. Baldoni concepì in Villa Serena un innovativo modello di ricovero per pazienti anziani, incentrato sull’assistenza continuativa e sulla riabilitazione psico-motoria.
L’Istituto Villa Serena si articolava in più sezioni: ospedale geriatrico specializzato in medicina geriatrica, reparto ospedaliero per lungodegenti, reparto ospedaliero per cronici, reparto per anziani autosufficienti. In base alle condizioni del paziente, l’Istituto prospettava un percorso completo di cura, dalla gestione delle forme morbose acute, alla lungodegenza e al trattamento delle cronicità. L’obiettivo di questo ciclo di assistenza era, dove possibile, il reinserimento nella società e il ritorno in famiglia dell’anziano. Tuttavia, nel caso in cui la guarigione clinica non fosse raggiungibile o emergessero difficoltà socio-familiari, Villa Serena offriva la possibilità di ospitare il paziente in un reparto dedicato. Per questi ospiti permanenti erano previste anche attività complementari come la terapia occupazionale e la ludoterapia. Questo assetto organizzativo consentiva peraltro, in caso di necessità, il trasferimento interno e tempestivo dei pazienti colpiti da patologie acute, senza il bisogno di trasferimenti all’Ospedale San Gerardo, già gravato da carenza di posti letto.
Una struttura architettonica aperta e dinamica
La costruzione di Villa Serena fu finanziata dall’Ente Comunale di Assistenza di Monza (ECA) che affidò il progetto all’ingegnere Vittorio Bellini (1917-2014). La nuova struttura, situata nelle vicinanze della Cascina Valera, era composta da tre corpi distinti, collegati e integrati in un unico complesso: il Corpo Sud, di forma pentagonale e sviluppato su tre piani, era destinato agli anziani autosufficienti, il Corpo Centrale, di sei piani, ospitava uffici amministrativi, accettazione, teatro, cappella, biblioteca, sala riunioni, alloggi per il personale e, ai piani collegati con le ali adiacenti, i refettori comuni, il Corpo Nord, di cinque piani, si estendeva in due lunghe ali (est e ovest) ed era riservato agli anziani che necessitavano di assistenza infermieristica.
L’intero complesso si estendeva su una superficie di 24.000 metri quadrati, di cui 3.500 occupati dai fabbricati, 12.200 sistemati a giardino e 8.300 adibiti a parcheggio e aree di servizio.
Villa Serena oggi
Oggi l’edificio, che ospita principalmente uffici amministrativi e di Direzione, ha mantenuto in parte anche le attività sanitarie con una forte vocazione verso gli aspetti psicosociali. La palazzina accoglie infatti quotidianamente pazienti che necessitano delle prestazioni della Clinica odontoiatrica, della Psichiatria, compresi i ricoveri, dell’Unità operativa di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza – Uonpia, della Psicologia clinica e della Medicina del lavoro.
“Era doveroso rievocare il momento dell’inaugurazione di Villa Serena – sottolinea il presidente della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori Claudio Cogliati – che ha rappresentato un esempio lungimirante di istituto di ricovero per anziani e cronici. Un doppio ricordo però, visto che nello stesso giorno era stata posata anche la prima pietra di quella
che oggi è la struttura che ospita l’IRCCS, un altro esempio di eccellenza”.