Imola. All’ospedale Santa Maria della Scaletta confronto tra specialisti ginecologi in interventi Mininvasivi e Robotici

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A fine gennaio, l’ospedale Santa Maria della Scaletta ha ospitato un evento di grande rilevanza, che ha visto la partecipazione di specialisti ginecologi esperti in interventi mini-invasivi e robotici. L’evento, organizzato dalla UOC di Ginecologia e Ostetricia guidata dal dottore Stefano Tamburro, con il supporto della direzione sanitaria, ha reso Imola un punto di riferimento per la formazione e la crescita professionale nel campo della ginecologia.

    Durante l’evento, si sono tenute relazioni in diretta e a distanza sui vari aspetti della chirurgia robotica ginecologica, dalle basi della tecnica alle strategie per affrontare le patologie più comuni, illustrando in modo oggettivo i vantaggi e i benefici per i pazienti. Particolare attenzione è stata dedicata alla selezione dei casi e ai criteri anestesiologici, mettendo a confronto l’esperienza di Imola con quella di un centro di consolidata casistica.

    Specialisti locali e noti esperti italiani del panorama europeo si sono alternati in un confronto formativo. Colleghi provenienti da varie città italiane (Bologna, Reggio Emilia, Verbania, Macerata e altre) hanno avuto l’opportunità di confrontarsi e familiarizzare con la piattaforma robotica della nostra azienda, favorendo una crescita professionale attiva e proficua. Per altri, è stato possibile seguire le relazioni interessanti via web.

    La sessione si è aperta con l’illustrazione sotto il profilo tecnico della piattaforma robotica. Successivamente, il personale infermieristico e strumentista ha descritto la sala operatoria, la disposizione e il materiale utilizzato nelle varie procedure chirurgiche, sottolineando i principi e le regole di sicurezza quotidiane. I dottori Igor Bacchilega, Vincenzo Pennestrì e Michela Poli hanno poi discusso del delicato ruolo dell’anestesia in questo tipo di chirurgia, con i suoi rischi e benefici per i pazienti.

    L’attenzione si è poi focalizzata sulle differenti patologie ginecologiche per le quali l’approccio robotico risulta più vantaggioso rispetto ad altre tecniche chirurgiche. Un collegamento con l’equipe del Policlinico “Gemelli” di Roma, guidata dal professore Giovanni Scambia, attraverso la voce del professore Francesco Fanfani, ha chiarito il ruolo e le potenzialità della robotica nel trattamento del cancro dell’endometrio e della cervice, con un cenno alle potenzialità nelle forme iniziali del tumore ovarico e agli sviluppi futuri.

    Infine, sono stati affrontati temi come l’endometriosi profonda vescicale, del sigma-retto e delle vie urinarie, con un confronto tra l’esperienza dell’Università di Pisa, esposta dal professore Cela Vito, e quella dell’Università di Bologna, presentata dal dottore Diego Raimondo, membro dell’equipe del professore Renato Seracchioli. I difetti del pavimento pelvico e le soluzioni offerte dalla chirurgia robotica sono stati chiaramente illustrati dal professore Tommaso Simoncini dell’Università di Pisa.

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