Nel corso di una conferenza stampa che si è svolta oggi (16 dicembre) nella sede di via Cocchi a Pisa, la Direzione dell’Azienda USL Toscana nord ovest ha fatto un bilancio dell’attività svolta, evidenziando in particolare i dati diffusi recentemente da AGENAS – l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali.
La direttrice generale Asl Maria Letizia Casani ha ricordato che questi anni del dopo-Covid hanno rappresentato un periodo di svolta per la sanità, visti i cambiamenti in corso, soprattutto sul territorio ma anche negli ospedali, e ha ringraziato i suoi più stretti collaboratori, presenti all’incontro: il direttore sanitario Giacomo Corsini, il direttore amministrativo Gabriele Morotti, la direttrice dei servizi sociali Laura Guerrini e il direttore di staff Alessandro Sergi.
La dottoressa Casani ha anche espresso la sua gratitudine a tutto il personale dell’Azienda per il lavoro svolto quotidianamente. A questo proposito ha fornito una “carta d’identità” della Asl, dando un’idea dell’ampiezza – dalla Lunigiana all’isola d’Elba – e quindi della complessità di questa organizzazione: 10 zone distretto, 102 comuni, 6.586 chilometri quadrati di superficie, 1.250mila abitanti, 13 ospedali, 9 strutture private accreditate, 2.708 posti letto pubblici, 408 privati accreditati, 806 medici e 129 pediatri di famiglia, 13.816 dipendenti, 341 specialisti ambulatoriale, 672 convenzionati, 133 libero professionisti, 2,8 miliardi di euro di bilancio annuale.
In questo ambito ogni giorno in Asl vengono assistiti 3mila pazienti, vengono eseguiti 300 interventi chirurgici, nascono 20 bambini, si ricoverano 400 persone, si eseguono esami radiografici a 2.000 persone, accedono al Pronto soccorso 1.500 persone, si eseguono 65.000 esami di laboratorio, si ricevono in ambulatorio 6.000 persone, si consumano beni sanitari per 1,5 milioni di euro, si spendono oltre 2 milioni di euro per il personale.
Questi poi i dati per il 2024 (proiezione a fine anno da dati gennaio-settembre 2024): 83.100 ricoveri ordinari; 448.300 accessi al PS; 5.400 parti; 4.419.000 prestazioni ambulatoriali (escluse quelle di laboratorio); 618.000 prime visite; 1.068.000 prestazioni radiologiche; 87.000 interventi chirurgici.
Entrando nel dettaglio dei risultati 2023 diffusi da AGENAS, i componenti della Direzione hanno ribadito che l’Azienda USL Toscana nord ovest è la prima grande Asl (oltre i 700mila abitanti, avendone oltre 1.200) in Italia per prevenzione e assistenza territoriale.
Complessivamente l’Azienda USL Toscana nord ovest si attesta tra le prime 10 Asl italiane sopra i 700mila abitanti.
In particolare nel settore della prevenzione è inoltre, in assoluto (al di là del numero di abitanti), tra le prime cinque Asl a livello nazionale. A determinare questa ottima performance sono in particolare i dati sugli screening per mammella, cervice e colon: garantirli significa aiutare i cittadini a fare prevenzione e, in caso di un problema oncologico, a scoprirlo il prima possibile per essere curati in maniera tempestiva e quindi al meglio. Lo screening rappresenta infatti uno strumento fondamentale per la diagnosi precoce e la riduzione della mortalità, ma il suo successo dipende dal coinvolgimento della popolazione e dallo sviluppo di strategie mirate per migliorare l’adesione.
L’Asl è “verde” in particolare per mammella e cervice. Lo screening del colon-retto è un indicatore critico a livello nazionale e anche su questi territori l’adesione non è alta come dovrebbe.
I direttori hanno quindi approfittato della conferenza stampa per rivolgere un appello alla popolazione (in questo caso in particolare quella maschile) perché aderisca sempre di più a questo programma di screening, con un ringraziamento a tutti gli operatori che si occupano di prevenzione e screening per il grande lavoro che stanno svolgendo in questo settore.
Anche nell’ambito dell’assistenza territoriale l’Azienda USL Toscana nord ovest, in base alla valutazione AGENAS, è la migliore tra le grandi Asl (sopra i 700mila abitanti) italiane. Tra gli indicatori presi in considerazione, le ospedalizzazioni evitabili, il consumo delle prestazioni specialistiche e quello sulla presa in carico del territorio, con un buon grado di attuazione del Decreto ministeriale 77 del 2022 per lo sviluppo appunto dell’assistenza territoriale.
Anche in questo caso i componenti della Direzione hanno ringraziato gli operatori che si occupano di assistenza territoriale, a partire ovviamente dai direttori di Zona distretto e di SdS.
Nello specifico sono presenti in Asl: 20 Case di comunità HUB, 33 Case della comunità SPOKE, 1 COT Aziendale, 12 COT Zonali, 18 Ospedali di comunità.
Molto bene pure l’assistenza ospedaliera, anch’essa con performance buone. Qui ad essere presi in considerazione sono la degenza media in medicina interna e geriatria, l’indice di fuga per medio-bassa complessità e il rispetto dei tempi di attesa per gli interventi chirurgici di colecistectomia, protesi d’anca, ginocchio e spalla. In questo ambito da segnalare i tempi d’attesa chirurgici – classe di priorità A (oncologici e non): ci sono dati positivi e soprattutto emerge in maniera evidente il sostanziale miglioramento dei tempi d’attesa dal 2019 (epoca pre Covid) ai primi sei mesi del 2024.
Alto, e quindi particolarmente positivo, il dato sui cosiddetti outcame, con un’ottima performance sulla mortalità prevenibile e un buon risultato sulla mortalità trattabile.
Sulla sostenibilità economico-patrimoniale l’Asl Toscana nord ovest raggiunge il “verde”, segnalandosi in positivo soprattutto per costo della prevenzione pro-capite e per costo della farmaceutica convenzionata pro-capite.
Sugli investimenti l’Asl Toscana nord ovest non si discosta dal quadro nazionale. Ci sono quindi margini di miglioramento, con azioni in corso anche legate all’arrivo di ulteriori fondi ministeriali.
Si è data priorità soprattutto agli investimenti in attrezzature sanitarie: grazie al PNRR sono state installate 15 grandi macchine e nel 2025 si proseguirà sulla stessa strada.
Un fiore all’occhiello per la Asl è poi il robot Da Vinci per l’attività chirurgica (inizialmente soprattutto urologica) che è stato installato all’ospedale “Versilia” ma che è a disposizione di tutti i territori dell’Azienda. Sono già stati effettuati molti interventi, con importanti vantaggi per i pazienti.
“La fotografia che viene fatta da AGENAS – hanno rilevato i componenti della Direzione aziendale – è di una Asl capace di conseguire i propri obiettivi assistenziali coerentemente con le risorse disponibili, governando i processi e adottando modelli organizzativi adeguati.
La valutazione dei nostri servizi che emerge da questa ricerca ci riempie di soddisfazione e di orgoglio perché è un riconoscimento degli investimenti e degli sforzi fatti negli ultimi anni ma soprattutto dell’impegno e della professionalità del nostro personale, che ringrazio di cuore.
L’analisi dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali si basa su requisiti ben documentati, che fondono e bilanciano l’aspetto gestionale con quello clinico. E’ dunque un riconoscimento che conferma la validità delle scelte di fondo assunte e che può sicuramente rafforzare il senso di appartenenza di tutta la nostra numerosa squadra, in una fase storica oggettivamente complessa per tutto il sistema sanitario.
L’ottimo risultato evidenziato dai dati non ci deve però appagare. Il nostro compito è migliorare ancora, sia nelle aree in cui abbiamo avuto ottime performance, sia nei settori in cui ci sono margini di miglioramento. La valutazione di AGENAS ci dice che siamo sulla buona strada ma dobbiamo continuare a guardare avanti, per disegnare un futuro popolato di iniziative e progetti in grado di venire incontro sempre di più alle esigenze dei nostri cittadini. Il diritto alla salute per tutti va tutelato e difeso. Noi cerchiamo di farlo al meglio, in una fase difficile come quella che stiamo vivendo in ambito sanitario”.