Superate le seimila prestazioni annue al Punto di Primo Intervento Territoriale di Torremaggiore: compiacimento dal Comitato Salute Alto Tavoliere della Puglia

Nel 2025 il Punto di Primo Intervento Territoriale di Torremaggiore ha superato con successo le seimila prestazioni annue confermando di essere la postazione con più prestazioni annue di tutta la Capitanata. Seguono Vieste, Vico del Gargano, Monte S.Angelo e San Marco in Lamis. Il PPIT ( Punto di Primo Intervento Territoriale) di Torremaggiore nel frattempo ha cambiato denominazione in PPFMM – Postazione Fissa Medicalizzata del 118 ed è sempre presente all’interno dei locali dell’Ex Ospedale San Giacomo. Precisamente la postazione ha superato in data 26/12/2025 le seimila prestazioni annue. Il tutto è stata conseguito con uno scenario che ha visto tanti turni scoperti a causa della carenza di personale medico. Il PPIT di Torremaggiore peraltro nel 2025 ha perso improvvisamente il dr Incoronato il 12 ottobre e l’infermiera Ferrandino il 12 dicembre. Entrambi sono deceduti a causa di incidenti stradali mortali.

Di seguito la nota del Presidente del Comitato Salute Alto Tavoliere della Puglia, Michele Antonucci, sul raggiungimento di questa importante soglia numerica: “ La PFM di Torremaggiore ha raggiunto le seimila prestazioni anche nell’anno solare 2025. Il superamento di questa soglia rappresenta una rinnovata conferma sull’importanza della postazione medicalizzata fissa h24 all’interno dei locali dell’ex nosocomio torremaggiorese per un bacino di utenza di oltre trentacinquemila persone residenti nell’Alto Tavoliere pugliese (Torremaggiore, San Paolo di Civitate, Serracapriola, Chieuti, Casalvecchio di Puglia, Casalnuovo Monterotaro, Castelnuovo della Daunia, ma non mancano accessi anche da San Severo, Poggio Imperiale,Apricena e Sannicandro Garganico). Il nostro ringraziamento va all’intero personale sanitario ( nella PFM lavorano due dirigenti medici convenzionati , sette infermieri aziendali , un autista e tre ausiliari) di Torremaggiore che svolge ed ha sempre svolto con grande competenza la gestione dei codici bianchi e verdi oltre alla stabilizzazione e normalizzazione dei codici azzurri, arancioni e rossi. Ringraziamo anche due sanitari che ci hanno lasciato improvvisamente, il dr Vincenzo Incoronato e l’infermiera Michela Ferrandino deceduti nelle scorse settimane, vittime di incidenti stradali, che avevano lavorato all’ex San Giacomo con dedizione e professionalità. Questo presidio salva-vita medicalizzato funzionante h24 rappresenta oggi dopo il declassamento da Ospedale a PTA avvenuto il 15/12/2010 l’unica continuità sostanziale con la storia ospedaliera del fu Ospedale San Giacomo. Questo presidio dell’Emergenza Urgenza insieme alle due postazioni mobili del 118 Mike e India vanno supportate e potenziate in ogni sede. La PFM torremaggiorese svolge ed ha sempre svolto con efficacia il ruolo di filtro ed ha contribuito ad evitare il sovraffollamento del Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero Teresa Masselli Mascia di San Severo ( distante 10 km) , del Pronto Soccorso del Policlinico Riuniti di Foggia ( distante 45 km) e del Pronto Soccorso dell’ Ospedale Ecclesiastico IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo ( distante 42 km) già saturi per l’elevato bacino di utenza fisiologico. Le PFM meritano maggiore attenzione per le esigenze dell’utenza dell’intera Capitanata e a vantaggio del reale decongestionamento dei cinque Pronto Soccorso ospedalieri della nostra provincia. In questi giorni è terminato il corso per i medici da destinare all’attività del Servizio Emergenza Territoriale 118. Si spera che possano essere nominati almeno due nuovi professionisti per il Punto di Primo Intervento di Torremaggiore ed altri due per la postazione mobile del 118 Torremaggiore 1. Questo è l’aspetto prioritario per il 2026.

Per potenziare il PPIT dell’ex San Giacomo si potrebbero dirottare i codici di minori gravità ed urgenza gestiti dalle ambulanze India e Victor del 118. Andando ad ottimizzare processi e flussi interni tanto si può ancora fare per aumentare il ruolo di filtro di queste PFM, passando anche da un incremento della radiologia da h6 ad h12 a vantaggio dell’abbattimento delle liste d’attesa e per le esigenze dell’Emergenza/Urgenza. Non è più rinviabile l’adozione massiccia della teleradiologia, l’adozione di un ecografo e mammografo di ultima generazione (tutto richiesto peraltro da ottobre 2018) con l’incremento sistemico dei turni del personale della radiologia territoriale. Stesso dicasi infine per la nomina in pianta stabile del Dirigente Biologo per il Laboratorio Analisi/Centro Prelievi del PTA torremaggiorese. L’Alto Tavoliere merita attenzioni e non briciole erogate dopo circa otto anni di richieste! Troppi scippi sono stati effettuati e la fiducia nei confronti delle istituzioni è ai minimi storici. Non ci meravigliamo se dopo aumenta la mobilità passiva e l’astensione al voto. E’ tempo quindi di cambiare rotta e di mettere in atto azioni concrete risolutive per tutelare il diritto alla salute della cittadinanza.

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