ULSS Berica. Ospedali di Vicenza, Arzignano e Valdagno accreditati come “Punti Nascita per l’Allattamento”

Il prestigioso riconoscimento è stato ottenuto dagli ospedali di Vicenza, Arzignano e Valdagno nell’ambito di un progetto nazionale per la promozione dell’allattamento al seno.

Tutti i punti nascita dell’ULS S8 Berica, dunque gli ospedali di Vicenza, Arzignano e Valdagno, hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento di “Punti Nascita per l’Allattamento” nell’ambito del progetto nazionale Politica Aziendale sull’Allattamento promosso dalle principali società scientifiche nell’ambito della salute materno-infantile (SIN, SIP, SIGO, SINUPE, AOGOI, FNOPO, FNOPI, SININF, SIPINF e Vivere Onlus) con l’obiettivo di sensibilizzare le strutture sanitarie e l’opinione pubblica sull’importanza dell’allattamento al seno.

«Questo risultato – sottolinea la dott.ssa Patrizia Simionato, Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica – conferma l’attenzione della nostra Azienda per la salute dei bambini e delle mamme e in generale per i servizi e percorsi a sostegno della maternità. Il tutto anche in un’ottica di forte attenzione alla prevenzione, perché come dimostrano gli studi clinici l’allattamento ha effetti benefici a lungo termine sulla salute del bambino e anche della madre. Inoltre avere ottenuto questo riconoscimento per tutti gli ospedali della nostra Azienda in cui è presente un punto nascita dimostra l’impegno a garantire i medesimi elevati standard assistenziali in tutte le sedi ospedaliere e in tutto il territorio di competenza».

Il riconoscimento “Punti Nascita per l’Allattamento” è stato conferito in occasione dell’annuale Congresso della Società Italiana di Neonatologia e assegnato sulla base di una serie di indicatori oggettivi, quali la presenza di un gruppo di lavoro locale multidisciplinare per la politica aziendale sull’allattamento (GdL-L-PAA), composto da almeno 4 diverse figure professionali d’area perinatale (ginecologo, pediatria, ostetrica e infermiera), la formazione di almeno l’80% del personale dedicato alla diade madre-neonato, la presenza di una policy aziendale sull’allattamento, l’adozione del contatto pelle a pelle tra madre e neonato per almeno un’ora dopo la nascita per almeno il 60% delle donne che hanno partorito naturalmente a termine, l’adozione del rooming-in estensivo per almeno l’80% delle coppie madre-neonato, l’utilizzo esclusivo del latte materno per l’alimentazione durante tutto il ricovero di almeno il 50% dei nati oltre le 37 settimane gestazionali con peso alla nascita superiore a 2500 g, oltre all’adozione a livello aziendale dei protocolli sull’allattamento previsti dal progetto. 

«Questo risultato – commenta la dott.ssa Silvia Bonato, responsabile dell’U.O.S. Nido Neonatologia – è il riconoscimento ad un progetto accolto con entusiasmo nel 2023, supportato dalla Direzione strategica e dal dott. Bellettato, reso possibile da tutto il personale sanitario che quotidianamente assiste i genitori e i neonati con l’obiettivo di favorire l’avvio e il sostegno dell’allattamento fin dai primi istanti di vita. Per far ciò occorre dare alle famiglie l’opportunità di vivere l’esperienza del parto-nascita in un contesto assistenziale formato e sensibile alle esigenze di vicinanza intima e affettuosa delle mamme e dei loro neonati attraverso le buone pratiche previste dal progetto. Gli obiettivi richiesti dal progetto sono stati ampiamente superati e quest’esperienza ci fornisce lo slancio per proseguire in un’ottica di futuro continuo miglioramento e di lavoro di squadra, necessario perché il supporto offerto alle famiglie sia efficace».

«Questo accreditamento – commenta il dott. Massimo Bellettato, direttore del Dipartimento Materno Infantile dell’ULSS 8 Berica – è frutto di un lungo lavoro e dell’impegno in particolare della dott.ssa Bonato insieme a tutto il gruppo della Neonatologia aziendale, e avvalora ulteriormente la qualità dell’assistenza che viene garantita in tutti i punti nascita aziendali. Proprio per l’importanza che ha per la salute del bambino e anche della donna, l’attenzione all’allattamento materno è uno degli elementi caratterizzanti dei nostri reparti e un valore arricchente per tutti i bambini e le bambine che vengono alla luce nei nostri ospedali, nonché per le loro mamme».

Tanta attenzione al tema è motivata dal fatto che numerose ricerche dimostrano che l’allattamento è in grado di condizionare fin dalle prime ore di vita la salute del bambino ottimizzandone la qualità di crescita e lo sviluppo cognitivo-comportamentale  e proteggendolo da tutti i tipi di infezioni e dal rischio di morte improvvisa in culla ed influenza anche la sua salute nell’età adulta attraverso la prevenzione di malattie che si potrebbero sviluppare negli anni successivi come l’obesità, il diabete, le allergie, l’asma e persino alcune neoplasie.

Inoltre ha un importante ruolo anche per la salute della mamma sia a breve termine (minore incidenza di sanguinamento e depressione post-partum, migliore relazione con il neonato) sia a medio-lungo termine (minore incidenza di neoplasie, ipertensione e diabete). 

Per queste ragioni la promozione dell’allattamento al seno viene oggi inquadrata come vera e propria attività di prevenzione ed è entrata di diritto tra gli obiettivi specificamente previsti dal Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) 2020-2025 che mira al raggiungimento degli obiettivi dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite.

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