Sicurezza nella lavorazione del sughero, riconoscimento per lo Spresal della Asl Gallura

Il Ministero del Lavoro ha validato a livello nazionale la buona prassi per l’uso della macchina tagliabande

Olbia, 17 dicembre 2025 – La Procedura operativa di utilizzo in sicurezza della macchina tagliabande per il taglio del sughero è stata validata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che l’ha individuata come nuova buona prassi. Si tratta di un riconoscimento dell’attività svolta dal Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (Spresal) della Asl Gallura, promotore dell’iniziativa nell’ambito dei Piani regionali e nazionali di Prevenzione. Un obiettivo raggiunto anche grazie al coinvolgimento delle aziende del settore e delle aziende fabbricanti di macchine che hanno collaborato durante la stesura della procedura.

L’adozione delle buone prassi da parte delle imprese consente di attuare soluzioni organizzative per migliorare la salute e la sicurezza dei lavoratori. Per le aziende c’è, inoltre, la possibilità di accedere a benefici di natura economica, come la riduzione dei premi Inail. È stato edito un manuale operativo per l’uso corretto e la manutenzione in sicurezza della macchina tagliabande che è disponibile sul sito web del ministero al seguente indirizzo: https://www.lavoro.gov.it/temi-e-priorita/salute-e-sicurezza/focus/buone-prassi/pagine/validate-dalla-commissione-consultiva-permanente.

«Un ringraziamento va esteso all’equipe che ha ottenuto questo risultato – sottolinea il Direttore Sanitario della Asl Gallura, Pietro Masia – formata dai Tecnici della Prevenzione Dott.ssa Leda Bettini, Dott.ssa Serena Lay e Domenico Lombardi. Il risultato, infatti, è frutto di un lavoro dettagliato svolto negli anni dagli operatori dello Spresal, che sono riusciti a dialogare e a coinvolgere le aziende, mettendo al centro un tema così rilevante. Un lavoro che da oggi gode dell’importante riconoscimento ministeriale e che porterà benefici sia alle imprese di un settore trainante in Gallura, come quello del sughero, sia agli addetti alla lavorazione. Questo riconoscimento potrebbe dare avvio ad un percorso volto al conseguimento della certificazione di qualità dell’intera filiera produttiva sul piano della conformità ambientale, igienistico-alimentare e della sicurezza sul lavoro».

«Un risultato di prevenzione tangibile – aggiunge la Dott.ssa Sabina Galistu, Responsabile dello Spresal – ottenuto con gli strumenti della condivisione e della partecipazione che se, da un lato, anticipa ricadute positive sul trend infortunistico del settore, induce dall’altro a pensare possibili fruttuose estensioni del modello collaborativo ad altri ambiti della produzione manufatturiera e non solo».

La lavorazione del sughero ha un ruolo di primo piano per l’economia gallurese: nel territorio è presente circa l’80% del prodotto disponibile in Italia. Un dato di grande rilievo se si considera che il nostro Paese è al terzo posto nel mondo, dopo Portogallo e Spagna, per quantità di sughero lavorato. Il distretto industriale del sughero è formato dai comuni di Berchidda, Calangianus, Luras, Monti, Olbia e Tempio Pausania. Il 75% di queste aziende insiste nei comuni di Calangianus e Tempio Pausania, centri nei quali sono attive anche le tre imprese che fabbricano le macchine utili alla lavorazione.

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