“Facciamo rumore” in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne che si celebra il 25 novembre. ASL Foggia ha rinnovato il proprio impegno accanto alle istituzioni e alla cittadinanza, aderendo alla marcia che si è svolta oggi, su iniziativa dell’Università di Foggia, del Comune di Foggia e della Provincia di Foggia.
La mobilitazione è stata organizzata per sensibilizzare la popolazione, ribadire l’importanza di un impegno collettivo e continuo nella lotta alla violenza di genere, sostenere chi ogni giorno trova il coraggio di chiedere aiuto e ricordare tutte le vittime, perché il silenzio non è mai un’opzione.
LA MARCIA
Alla marcia hanno preso parte Cinzia Piccaluga, Direttrice del Distretto Socio Sanitario di Foggia, Annarita Stoppiello coordinatrice del Servizio Civile Universale, Anna Michelina D’Angelo consulente ASL Foggia, Mariella Romano Presidente Comitato Unico di Garanzia (CUG), Teresa Prisco referente del Tavolo Tecnico “Salute e Medicina di Genere”, a testimonianza dell’impegno di ASL Foggia nel contrasto alla violenza di genere e nella promozione di una cultura del rispetto.
Il corteo, partito da via Arpi 155/176 (Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia), si è concluso in Piazza Italia (ex Caserma Miale), dopo aver attraversato Piazza De Sanctis, Piazza Felici, Via Duomo, Corso Garibaldi, Corso Vittorio Emanuele II, Piazza Giordano, Via Lanza, Piazza Cavour e Piazza Quattro Novembre. L’iniziativa, promossa in collaborazione con enti e associazioni della Capitanata, rientra nel programma antiviolenza “R.I.S.A.L.T.O.” e nel progetto PRO-BEN.
ROMPERE IL MURO DEL SILENZIO
“La presenza di ASL Foggia – ha dichiarato la Direttrice del Distretto Socio Sanitario di Foggia, Cinzia Piccaluga – testimonia l’impegno costante dell’Azienda nel promuovere una cultura della prevenzione, del rispetto e della tutela delle donne, sia attraverso la rete dei servizi socio-sanitari, sia con azioni di sensibilizzazione sul territorio. In un contesto sociale che continua a registrare episodi di violenza fisica, psicologica ed economica ai danni delle donne – ha aggiunto – è fondamentale fare rumore per rompere il muro del silenzio e mobilitare cittadini, istituzioni e operatori affinché l’impegno contro la violenza di genere sia condiviso e continuo. La marcia – ha concluso Piccaluga -è un atto di responsabilità, un segnale di presenza accanto a chi soffre e un’occasione per ricordare tutte le vittime di femminicidio”.“La manifestazione del 25 novembre rappresenta un momento di partecipazione collettiva e un segnale forte: la violenza sulle donne non è un fatto privato, ma una violazione che riguarda l’intera comunità”, ha affermato Annarita Stoppiello, Coordinatrice del Servizio civile di ASL Foggia. “Scendere in piazza – ha aggiunto – significa ribadire con forza che non accettiamo l’indifferenza e che scegliamo di essere parte attiva del cambiamento. Fare rumore è necessario per chi non riesce ancora a parlare e per chi non può più farlo”.