L’intelligenza artificiale applicata alla Medicina d’Urgenza e alla ricerca clinica, la gestione degli affollamenti nei Pronto Soccorso con simulazioni dal vivo, la Medicina d’Urgenza al femminile, la Terapia Intensiva e la formazione specialistica: sono questi i temi al centro del “Meeting Fenice 2025” in programma a Catania da domani 6 novembre alle 9.30 e per tutta la giornata di venerdì 7, nella Torre Biologica dell’Università di Catania (via Santa Sofia 89).
L’evento, promosso per la prima volta nel capoluogo etneo dal Gruppo Italiano per la Ricerca Clinica in Medicina d’Urgenza – Fenice, è organizzato in collaborazione con l’Università di Catania, l’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico “G. Rodolico – San Marco” di Catania e l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri – IRCCS di Ranica (Bergamo).
Durante il seminario, esperti italiani di fama internazionale, provenienti dalle principali realtà accademiche e sanitarie del Paese, si confronteranno su come la tecnologia e l’innovazione possano migliorare la qualità dell’assistenza in situazioni di emergenza e ridurre lo stress per pazienti e personale sanitario.
Uno dei momenti centrali dell’incontro sarà dedicato al progetto eCREAM, iniziativa che punta a sviluppare nuove soluzioni per estrarre informazioni cliniche accurate e affidabili da diverse fonti di dati –strutturate e non- direttamente dagli applicativi dei Pronto Soccorso.I lavori saranno aperti dai saluti istituzionali del Commissario Straordinario dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Catania, Giorgio Giulio Santonocito.
Tra gli ospiti dell’incontro, accolti dal direttore del Dipartimento delle Emergenze – Urgenze dell’Azienda Giuseppe Carpinteri, ci saranno Giorgio Costantino dell’Università degli Studi di Milano, Giovanni Volpicelli dell’Università degli Studi “Magna Grecia” di Catanzaro, Carlo Barbagallo dell’Università degli Studi di Palermo e Agostino Gaudio del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Catania.
Interverranno, inoltre, rappresentanti di numerose aziende sanitarie e ospedaliere provenienti da Bergamo, Chivasso (TO), Alessandria, Orbassano (TO) e naturalmente Catania, per un confronto multidisciplinare su ricerca, innovazione e buone pratiche nella Medicina d’Urgenza.