In occasione della Giornata Mondiale dell’Ictus, la Struttura di Neurologia e Stroke Unit dell’ARNAS G. Brotzu, diretta dal Dr. Giovanni Cossu, si unisce alla campagna internazionale di sensibilizzazione, sottolineando l’importanza della prevenzione, del riconoscimento precoce dei sintomi e del ruolo fondamentale delle Stroke Unit nel trattamento tempestivo dell’ictus cerebrale.
L’iniziativa, che ancora una volta conferma l’impegno dell’ARNAS G. Brotzu per la prevenzione e la gestione integrata dell’ictus, prevede momenti informativi e divulgativi aperti al pubblico, con la partecipazione del personale della Stroke Unit, coordinato dalla referente la dott.ssa Jessica Moller.
Saranno garantiti visite e controlli gratuiti rivolti ai primi 30 cittadini di età pari o superiore a 50 anni con fattori di rischio vascolari che compileranno e invieranno il modulo di partecipazione.
Le visite si terranno presso il Presidio Ospedaliero San Michele, 6° piano, Reparto di Neurologia, nel mese di Novembre 2025.
Periodo per aderire: da mercoledì 22 a mercoledì 29 ottobre 2025
Modalità di adesione:
scarica dal sito dell’ARNAS G. Brotzu www.aobrotzu.it il form di partecipazione, compila e invia all’indirizzo neurologia@aob.it
Le prestazioni gratuite includono:
- Ecocolordoppler dei tronchi sovraortici (TSA)
- Controllo della pressione arteriosa
- HGT (controllo glicemico)
- Elettrocardiogramma (ECG)
- Visita neurologica con colloquio informativo sull’importanza della prevenzione delle malattie cerebrovascolari
Cos’è l’ictus e perché è importante parlarne
L’ictus cerebrale è una delle principali cause di morte, disabilità e demenza nel mondo. Ogni anno colpisce milioni di persone e troppo spesso i sintomi vengono sottovalutati o riconosciuti troppo tardi. Riconoscere subito i segnali d’allarme e intervenire tempestivamente può fare la differenza tra la vita e la morte, oppure tra una vita autonoma e una condizionata da gravi disabilità.
Prevenire l’ictus è possibile: uno stile di vita sano, il controllo regolare della pressione arteriosa, della glicemia e del colesterolo, l’abolizione del fumo e la pratica costante di attività fisica sono strumenti fondamentali per ridurre il rischio.
Conoscere i propri fattori di rischio e agire prontamente ai primi segnali è essenziale per proteggere la salute. Fino a 4 recidive su 5 potrebbero essere evitate proprio con il controllo dei principali fattori di rischio modificabili.
E’ importante riconoscere immediatamente i sintomi.
La regola FAST (Face, Arms, Speech, Time) aiuta a identificarli facilmente:
- Face – il viso è asimmetrico? La bocca pende da un lato?
- Arms – il paziente riesce a sollevare entrambe le braccia?
- Speech – il linguaggio è confuso, impastato o assente?
- Time – se si nota anche solo uno di questi segni, chiamare subito il 112!
Cos’è la Stroke Unit e quali terapie offre
La Stroke Unit è un reparto specialistico dedicato alla diagnosi e al trattamento intensivo dell’ictus cerebrale, dove un’équipe multidisciplinare e multiprofessionale (neurologi, fisiatri, infermieri, fisioterapisti, logopedisti, tecnici e oss) opera in modo coordinato 24 ore su 24 insieme ad altri professionisti del percorso ictus (operatori del 118 e del Pronto Soccorso, della Radiologia/Neuroradiologia, della Rianimazione e della Cardiologia) per gestire la fase acuta dell’ictus, prevenire le complicanze ed instaurare precocemente la terapia di prevenzione secondaria. L’obiettivo principale è ridurre il più possibile disabilità e mortalità.
In particolare, i pazienti con ictus ischemico possono essere sottoposti a trattamenti di rivascolarizzazione farmacologica (fibrinolisi) e/o endovascolare (trombectomia meccanica), che consentono di riaprire il vaso cerebrale occluso e ripristinare il flusso di sangue al cervello. Tali trattamenti devono essere eseguiti il più rapidamente possibile, idealmente entro 4.5 ore dall’esordio dei sintomi per la trombolisi endovenosa e entro 6 ore per la trombectomia meccanica.
In casi selezionati e valutati con imaging avanzato, la fibrinolisi può essere indicata fino a 9 ore dall’esordio e la trombectomia fino a 24 ore.