MILANO, 20 ottobre 2025 – Un nuovo studio indipendente condotto in Europa da New Angle, agenzia di consulenza e ricerca, e sponsorizzato da Viatris (Nasdaq: VTRS), azienda globale che opera nell’ambito della salute, indaga le cause alla base della crescente indisponibilità di farmaci. Lo studio evidenzia i rischi che minacciano la fornitura di farmaci essenziali, con un particolare focus sugli antibiotici, fondamentali per la salute pubblica.
Lo studio, intitolato Garantire l’accesso, migliorare la vita delle persone. Rafforzare l’accesso dei pazienti ai farmaci off-patent in Europa, è stato condotto in 16 Paesi europei (Austria, Belgio, Croazia, Estonia, Finlandia, Germania, Ungheria, Irlanda, Italia, Norvegia, Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito) e ha rilevato che tra il 2020 e il 2024, l’aumento vertiginoso dei costi di produzione – tra cui un incremento del 31,6% dei prezzi industriali, del 25,7% dei costi del lavoro, oltre a rincari energetici e all’aumento del costo dei materiali fondamentali – combinato con il calo dei prezzi dei farmaci, ha creato un ambiente insostenibile che sta spingendo i fornitori fuori dal mercato e sta mettendo a rischio l’accesso dei pazienti ai farmaci.
I dati mostrano che tra il 2020 e il 2024, il prezzo medio dei 10 principali antibiotici off-patent è diminuito del 10%[3], nonostante i forti aumenti dei costi di produzione e dell’inflazione. L’amoxicillina ha registrato un calo di prezzo di quasi il 19%, risultando tra i farmaci più colpiti dalle diffuse carenze segnalate nel comparto degli antibiotici fondamentali a metà 2025.
Questo divario insostenibile sta provocando uscite dal mercato, limitando ulteriormente l’accesso dei pazienti ai farmaci essenziali.
I risultati evidenziano l’urgente necessità di riformare i sistemi nazionali di determinazione dei prezzi, per proteggere l’accesso a questi farmaci essenziali, che sono fondamentali per la salute pubblica e la cura dei pazienti.
Commentando le conclusioni dello studio, Margarida Bajanca, Lead Researcher di New Angle, ha sottolineato: “Gli antibiotici off-patent rappresentano una base essenziale dell’assistenza sanitaria: permettono il trattamento routinario delle infezioni e costituiscono lo standard consolidato per la profilassi chirurgica. Il nostro studio mostra che, mentre i prezzi continuano a diminuire come diretto risultato delle regole di determinazione dei prezzi e di approvvigionamento, i costi di produzione di questi farmaci stanno aumentando drasticamente, minacciandone la sostenibilità e la disponibilità a lungo termine. Senza riforme mirate – come adeguamento dei prezzi legati all’inflazione[4], prezzi minimi (floor price)[5] o modelli di prezzo a più livelli [6]– i pazienti in tutta Europa rischiano di perdere l’accesso a questi trattamenti, e ciò comprometterebbe la salute pubblica e accelererebbe la resistenza antimicrobica.”
“Viatris si impegna per garantire la disponibilità e l’accesso ai farmaci off-patent, con particolare attenzione agli antibiotici, e a educare sul loro corretto utilizzo, poiché essi rappresentano ancora un presidio indispensabile nella gestione di molte malattie infettive: la loro indisponibilità porterebbe a un peggioramento del già critico trend dell’antimicrobico-resistenza, che in Italia rischia di diventare un’emergenza sanitaria”, ha commentato Fabio Torriglia, Country Manager di Viatris in Italia. “Invitiamo i policymaker, i payer, i professionisti sanitari e i leader del settore a collaborare per attuare riforme che prioritizzino l’accesso dei pazienti e la resilienza della fornitura.”
“I risultati di questo studio sono perfettamente in linea con quanto emerso dal decimo Rapporto dell’Osservatorio Egualia–Nomisma, presentato la scorsa settimana”, ha dichiarato Stefano Collatina, Presidente di Egualia. “I farmaci equivalenti non sono una commodity: sono la spina dorsale delle terapie quotidiane per milioni di cittadini. Senza di loro non c’è un sistema sanitario sostenibile, non c’è autonomia strategica europea, non c’è equità per i pazienti. Se cede l’industria dei fuori brevetto, crolla l’intera impalcatura dell’accesso ai farmaci. Riteniamo importante riunire tutti gli interlocutori intorno a un tavolo per approfondire questo tema come ulteriore stimolo per invitare i policymaker all’azione”.
Risultati principali
- Aumento dei costi:
- Indice dei prezzi di produzione – aumentato del 31,6% nel periodo.
- Costi del lavoro, particolarmente rilevanti per la produzione di medicinali, aumentati del 25,7%.
- Inflazione generale cresciuta del 23,4%.
- Prezzi dell’energia, elettricità e gas: è stato registrato un aumento significativo nel periodo, soprattutto del gas nel 2022 (+173,2%). Anche se i prezzi si sono in qualche modo stabilizzati, nel 2024 l’aumento è stato del 88,4% per il gas naturale e del 62,3% per l’elettricità.
- Materiali fondamentali per la produzione di farmaci – come alluminio e materiali per il confezionamento, hanno subito forti rincari, con il prezzo dell’alluminio aumentato del 40% e i costi degli imballaggi cresciuti di quasi il 25% dal 2020.
- Diminuzione dei prezzi:
- Tra il 2020 e il 2024, i prezzi dei 10 principali antibiotici off-patent sono diminuiti del 10,4%.
- Amoxicillina, Amoxicillina con acido clavulanico e Azitromicina – che insieme rappresentano il 52% del valore totale del mercato nel 2024 – hanno avuto un calo dei prezzi rispettivamente del 18,9%, 5,9% e 7,9%.
- Carenza di antibiotici: Sono state segnalate carenze per quasi tutti gli antibiotici fondamentali inclusi nello studio. In totale, 240 prodotti antibiotici sono stati ritirati dal mercato, e sono stati registrati 385 episodi di carenza nei Paesi analizzati[7]. Amoxicillina, azitromicina e altri farmaci essenziali sono stati tra i più colpiti.
- Fragilità della fornitura: Il consolidamento del mercato e la riduzione dei margini hanno portato a una diminuzione della diversità dei fornitori, aumentando il rischio di interruzioni nella disponibilità e compromettendo la continuità delle cure.
In linea con il contesto europeo, anche in Italia si registrano gli stessi trend con un generale aumento dei costi, una diminuzione dei prezzi, e problematiche legate alla disponibilità di diverse molecole. In Italia, nel periodo 2020 – 2024, i prezzi degli antibiotici off-patent sono diminuiti del 21,6%, mentre i costi di produzione e del lavoro sono aumentati rispettivamente del 26,3% e del 9,3%. In particolare, l’amoxicillina ha registrato un calo di prezzo del 38,4%, seguita dall’azitromicina con un calo del 26,7%.
Perché è importante
Gli antibiotici, inclusi quelli off-patent, sono fondamentali per il trattamento delle infezioni batteriche e per prevenire complicazioni durante interventi chirurgici e nella gestione delle patologie croniche. Quando gli antibiotici di prima linea non sono disponibili, i pazienti possono ricevere alternative meno efficaci; la disponibilità degli antibiotici è un fattore cruciale per combattere tempestivamente le infezioni in maniera appropriata, e con questo contrastare la resistenza antimicrobica (AMR).
In senso più ampio, questa situazione riguarda tutti i medicinali essenziali in Europa. Nelle aree terapeutiche con il maggiore impatto sulla salute pubblica, i farmaci off-patent rappresentano spesso la prima opzione di trattamento. Di conseguenza, l’efficacia delle iniziative di sanità pubblica volte a migliorare la salute della popolazione dipende fortemente dalla possibilità di assicurare accesso e corretto utilizzo di questi medicinali accessibili.
Raccomandazioni di policy
L’Europa ha beneficiato a lungo di un mercato competitivo di farmaci off-patent, che ha garantito trattamenti sicuri, efficaci e accessibili a milioni di pazienti. Per proteggere questo modello di accesso, è necessario che i sistemi di determinazione dei prezzi e di approvvigionamento evolvano per affrontare le attuali sfide di accesso e riconoscano ulteriormente il valore terapeutico dei farmaci off-patent. I nuovi sistemi di prezzo e approvvigionamento dovrebbero garantire la sostenibilità economica dei medicinali, proteggere la disponibilità dei medicinali e assicurare l’accesso dei pazienti ai farmaci.
Le possibili misure suggerite includono:
- Indicizzazione dei prezzi all’inflazione e ai costi di produzione
I prezzi dovrebbero essere soggetti a un meccanismo automatico di indicizzazione, basato sull’inflazione o su indici concordati di costi sanitari, per supportare la sostenibilità economica e la disponibilità dei farmaci in presenza di aumenti dei costi di produzione. - Prezzi minimi
Il prezzo di un medicinale non dovrebbe scendere al di sotto di un valore definito (floor price), per evitare che il farmaco venga venduto al di sotto del costo di produzione sostenibile, prevenendo distorsioni di mercato che limitano la concorrenza. - Modelli di prezzo a più livelli
I prezzi dei medicinali dovrebbero variare in base al livello di concorrenza, permettendo ai prezzi di aumentare o diminuire in funzione del numero di fornitori presenti sul mercato, favorendo una competizione sana tra più produttori. - Riforma degli appalti pubblici
Inclusione di gare con più vincitori e di criteri non legati al solo prezzo, come l’affidabilità della fornitura e gli standard ambientali.
Questi interventi di policy mirati contribuirebbero a stabilizzare la fornitura e a proteggere l’accesso ai farmaci essenziali, riconoscendo ulteriormente il valore terapeutico dei medicinali off-patent.
Una visione più ampia per l’accesso
Come principale fornitore di farmaci in Europa[8], Viatris distribuisce ogni anno oltre 32 miliardi di dosi di farmaci attraverso un portafoglio diversificato di oltre 700 molecole, in tutte le principali aree terapeutiche. L’azienda ricopre un ruolo cruciale nel collaborare con gli stakeholder per migliorare l’accesso ai farmaci.
Viatris ritiene che garantire il futuro dell’assistenza sanitaria in Europa richieda partnership, collaborazione e politiche solide che promuovano l’accesso e la sicurezza dell’approvvigionamento per tutti i pazienti.
La campagna EU Access dell’azienda si articola in tre aree principali:
- Garantire l’accesso ai farmaci essenziali
Assicurare che i pazienti in ogni Paese dell’UE possano accedere ai medicinali di cui hanno bisogno, quando ne hanno bisogno. - Affrontare le sfide sanitarie più urgenti in Europa
Promuovere l’accesso ai farmaci e all’educazione sanitaria nelle aree terapeutiche chiave. - Costruire l’accesso del futuro
Rispondere ai bisogni non soddisfatti dei pazienti e sostenere riforme che rendano il sistema farmaceutico più resiliente e centrato sul paziente.
Con circa 10.000 dipendenti in Europa[9] e un portafoglio di oltre 700 molecole, Viatris gestisce tutte le fasi dello sviluppo e della distribuzione dei farmaci, inclusi produzione, confezionamento e commercializzazione. La sua supply chain globale, flessibile e diversificata, supportata da 26 siti di produzione e confezionamento e 10 centri di sviluppo – dei quali 13 in Europa –, è progettata per ridurre il rischio di interruzioni e garantire un accesso affidabile anche in caso di fluttuazioni della domanda.
Viatris accoglie con favore le recenti iniziative a livello europeo, come la Critical Medicines List, la Critical Medicines Alliance e la proposta del Critical Medicines Act, dichiarandosi pronta a sostenere gli sforzi volti a colmare le lacune nell’accesso e a rafforzare la resilienza della supply chain in tutti gli Stati membri.