Intorno alle 19.15 di ieri, 18 ottobre, al Pronto Soccorso di Imola si è verificato un episodio di aggressione ai danni del personale sanitario e di un cittadino in attesa di visita.
L’intervento tempestivo e coordinato delle professioniste e dei professionisti presenti ha permesso di mettere rapidamente in sicurezza tutte le persone e di contenere le conseguenze dell’evento. L’aggressore è stato poi fermato dalle forze dell’ordine.
L’unica persona che ha riportato lesioni fisiche è un cittadino che, in attesa di essere visitato, è intervenuto in difesa del personale: per lui una prognosi di due giorni, senza necessità di ricovero.
L’Azienda USL di Imola esprime piena vicinanza e gratitudine al personale coinvolto e al cittadino che ha dimostrato solidarietà concreta in un momento di tensione.
La tutela e la sicurezza di chi lavora nei nostri servizi, come di tutte le persone che si affidano alla sanità pubblica, rappresentano un impegno costante e non negoziabile.
Negli ultimi anni l’Azienda ha messo in campo numerose azioni per la prevenzione e la gestione delle situazioni di rischio: formazione specifica del personale, potenziamento delle dotazioni di sicurezza, miglioramento degli ambienti e dei percorsi di accoglienza. Attualmente sono in corso ulteriori interventi di adeguamento strutturale e ambientale del Pronto Soccorso per migliorare l’accoglienza e ridurre le situazioni di tensione. Parallelamente, prosegue il lavoro di formazione e ascolto rivolto agli operatori, nella convinzione che prendersi cura della sicurezza di chi cura sia parte integrante della qualità del servizio sanitario.
A conferma della parziale efficacia di questo impegno, le segnalazioni*di episodi di aggressione risultano in forte diminuzione: 41 da inizio anno a metà settembre 2025 (rispetto alle 76 dello stesso periodo del 2024), di cui 40 verbali, 6 fisiche e 4 contro la proprietà, spesso con sovrapposizione tra le diverse forme.
Il Pronto Soccorso e la Medicina d’Urgenza concentrano oltre la metà delle segnalazioni (21 su 41), a conferma di quanto le aree di emergenza – per la loro natura di accoglienza immediata e di prossimità alla fragilità sociale – restino i contesti più esposti.
«Nonostante il trend positivo – sottolinea la Direttrice generale dell’Azienda USL di Imola, Agostina Aimola – episodi come quello di ieri dimostrano che la violenza nei confronti delle operatrici e degli operatori sanitari è un fenomeno che va contrastato in modo condiviso. Non riguarda solo le aziende sanitarie, ma chiama in causa la responsabilità di tutta la comunità: istituzioni, forze dell’ordine, mondo dell’informazione e cittadinanza. È necessario un impegno collettivo per promuovere rispetto, fiducia e collaborazione, con la consapevolezza che il ruolo della sanità pubblica è anche quello di accogliere e prenderci cura di tutte le persone, comprese quelle più fragili. Non potremo mai annullare completamente questi rischi, ma continueremo a fare la nostra parte. Su questo punto – conclude Aimola – non c’è alcuna distanza con le organizzazioni sindacali: serve un percorso condiviso per garantire la sicurezza di chi si prende cura della nostra comunità».
Il Sindaco di Imola, Marco Panieri, si unisce alle parole della Direttrice generale esprimendo, a nome dell’Amministrazione comunale e della Città, la più sincera solidarietà e vicinanza al personale medico e infermieristico del Pronto Soccorso dell’Ospedale S. Maria della Scaletta, colpito dall’episodio di violenza avvenuto ieri sera.
«Ogni giorno queste donne e questi uomini si prendono cura della nostra comunità con professionalità e umanità, affrontando con coraggio situazioni spesso complesse. Vederli oggetto di aggressioni è qualcosa che ferisce tutta la città. Condanno con forza quanto accaduto e ribadisco l’impegno di Imola a sostenere e proteggere chi, con il proprio lavoro, garantisce salute e sicurezza a tutte e tutti noi».
*le segnalazioni sono individuali da parte degli operatori e pertanto un singolo episodio può portare a più segnalazioni a seconda del numero di operatori coinvolti.