Sassari, 16 ottobre 2025 – Dopo la pausa estiva riprende da Bono il piano “Contrastare la povertà sanitaria” del Programma Nazionale Equità nella Salute, previsto nell’Accordo di Partenariato dell’Italia sulla Programmazione della politica di coesione 2021-2027, e che si pone l’obiettivo di rafforzare i servizi sanitari e rendendo più equo l’accesso.
La Asl di Sassari, con la preziosa collaborazione delle amministrazioni comunali e del terzo settore, lo scorso sabato ha contattato una trentina di cittadini di Bono che rientravano nella fascia di popolazione target del progetto, e nei locali del Poliambulatorio del paese sono stati sottoposti dai professionisti della Asl n. 1 a visite gratuite di cardiologia, diabetologia, pneumologia, ginecologia.
Il Programma Nazionale Equità nella Salute ha individuato quattro aree per le quali è più urgente intervenire ed è necessaria un’iniziativa nazionale a supporto dell’organizzazione regionale e locale dei servizi sanitari e sociosanitari rivolta alle persone in condizione di svantaggio socio-economico:
- Prendersi cura della salute mentale
- Maggiore copertura degli screening oncologici
- Il genere al centro della cura
- Contrastare la povertà sanitaria
Il progetto
Sono 38 le aziende sanitarie selezionate, nel panorama nazionale; tra queste la Asl n. 1 di Sassari ha elaborato un piano di intervento, che si articola in sette progetti per un ammontare complessivo di 3.680.000 euro, provenienti dal FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) e dal FSE+ (Fondo Sociale Europeo), e approvati dall’Istituto Nazionale Migrazioni e Povertà (INMP), quale organismo intermedio con cui la Asl di Sassari ha sottoscritto un’apposita convenzione.
L’attenzione del PNES è puntata in modo particolare sull’area del contrasto della povertà sanitaria: nei prossimi 5 anni la Asl n.1 svilupperà una serie di attività che mirano a concretizzare iniziative capaci di ridurre le barriere di accesso ai servizi sanitari e sociosanitari per le persone vulnerabili dal punto di vista socio-economico, con progetti di sanità pubblica di prossimità, dell’inclusione attiva, dell’integrazione sociosanitaria e di comunità.
Per la realizzazione degli obiettivi la Asl di Sassari ha previsto l’allestimento di ambulatori situati in zone strategiche e facilmente accessibili la costituzione di équipe multidisciplinari e trasversali (composte da medico, assistente sociale, infermiere, autista, amministrativo ed altre figure specifiche) per le cure di base e quelle specialistiche.
Il progetto prevede inoltre la fornitura e distribuzione di farmaci di fascia A e C, essenziali per la cura della salute sanitaria in quanto utilizzati per malattie croniche gravi, a persone svantaggiate per migliorarne la qualità di vita e promuovere l’equità nell’accesso ai servizi sanitari. Altrettanto fondamentale sarà la co-progettazione tra l’Asl sassarese e gli Enti del Terzo Settore per realizzare interventi finalizzati a contrastare la povertà sanitaria attraverso una serie di attività coordinate e mirate, a partire dalla mappatura dei bisogni territoriali dei vari siti identificati a livello di ogni Distretto Socio-Sanitario.
Molta attenzione, con due diversi progetti, sarà inoltre posta sulla salute odontoiatrica delle fasce più vulnerabili di popolazione, alle quali saranno offerte visite e cure, ma anche la possibilità – con un finanziamento specifico – di poter usufruire di protesi odontoiatriche: sono tre gli ambulatori (a Ozieri, Porto Torres e Sassari) in cui al momento le equipe odontoiatrica opera.
Dopo la tappa di Bono (lo scorso 11 ottobre), si prosegue il 25 ottobre ad Ozieri; il 08 novembre a Pattada, il 15 novembre Ploaghe, il 22 Novembre a Sorso e il 13 dicembre a Uri.
Nell’ambito dell’area “prendersi cura della salute mentale” e “il genere al dentro della cura”, inoltre, la Asl di Sassari sta provvedendo a reclutare terapisti della riabilitazione psichiatrica, assistenti sociali, assistenti sanitari, dirigenti psicologi.